Italian Concupido (Roger Fratter, 2020)

Roger Fratter, abbandonato (per nostra fortuna) per un attimo l’horror, continua la sua escursione nel mondo e nella psicologia femminile. Già in passato dissi che forse questi erano i temi più congeniali al regista bergamasco. Quelli che gli avrebbero consentito una nuova nicchia di pubblico, e la visione di questo film conferma le mie convinzioni

Una commedia per 40enni in cui il buon Fratter ,di nuovo protagonista, incarna un tipo di maschio: quello che crede ancora nell’amore, ma poi tradisce la moglie. Quello che crede di condurre il gioco con le tante donne che entrano ed escono dalla sua vita, ma invece, come nella vita reale, è lui pedina del loro gioco.

La trama in 2 parole: Fratter è un uomo separato, che ha tradito più volte la moglie, con la quale continua però ad avere un rapporto di amicizia. Conduce una specie di app per cuori solitari, che ovviamente lo metterà in contatto con la classica moglie insoddisfatta.
Nel frattempo la sue ex moglie si fidanza con uno che, dopo i primi tempi appassionati, si dimostrerà essere un violento possessivo
C’è dunque anche l’attualissimo tema della violenza di genere, trattato in modo molto sbrigativo…vi lascio la sorpresa

In definitiva un buon film, in cui il regista prosegue nel suo studio delle donne e in certo qual modo le decanta. Di Fratter mi stupiscono sempre gli elementi eleganti. Sono film poveri, ma riesce sempre a mettere elementi di design o architettonici molto eleganti
Anche in questo caso, oltre alle solite attrici bellissime (e non mancano i nudi gratuiti), ci sono altri elementi che danno quel tocco di “bello”

Un film che personalmente ho visto con piacere

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Io sono anni che mi chiedo chi possa essere così disperato da sorbirsi i ““film”” di Roger Fratter.

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Letto così mi pare un’implementazione artigianale del famigerato metodo Pieraccioni

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