Visto su Primevideo, è l’ennesima variazione sul tema home invasion (che poi a dire il vero non varia granché).
Il film si apre con un lungo piano sequenza (molto ben fatto, va detto) che mostra una persona che si introduce in una casa per poi fare qualcosa che non spoilero.
Poi si passa al film vero e proprio che è la storia di un ragazzo che viene fatto sequestrare dalla propria famiglia per cercare di riportarlo alla ragione dopo che li ha abbandonati per unirsi a una setta. E così mentre cercano di farlo rinsavire dal lavaggio del cervello a cui è stato sottoposto devono fare i conti con quelli della setta che sono venuti a riprenderselo.
Nulla di nuovo, insomma, tutto è confezionato decentemente, la storia è quella che è, gli attori pure (ci sono Stephen Dorff e Deborah Kara Unger, devastata dalla chirurgia estetica), c’è qualche sprazzo di violenza, una fotografia corretta e poco altro.
Scorre veloce ma non aspettatevi nulla di originale.
È ambientato negli anni '80 ma nel film non si nota praticamente per nulla, mi è sembrato un semplice escamotage per giustificare l’assenza di telefoni cellulari (con la presenza dei quali il film sarebbe durato mezz’ora).
Il regista ha diretto alcuni episodi della saga di Saw, l’innocuo Jessabelle e il loffio Visions. È anche un montatore e tra i film che ha montato c’è pure The Strangers, film che ha diversi punti in comune con questo.
Esiste anche un blu ray italiano.
La versione su Primevideo ha pure l’audio originale (cosa che purtroppo non capita sempre con questa piattaforma, anzi…) ma se avete bisogno di sottotitoli vi attaccate, almeno che non sappiate il magiaro, il polacco o l’indonesiano (giuro, ci sono queste opzioni e basta) A me non frega granché perché l’ho visto senza sottotitoli ma mi domando che senso abbia questa politica di Primevideo.