James Hadley Chase

Sicuramente il mio scrittore noir preferito, molto più incisivo e diretto di tanti altri suoi colleghi più celebrati (almeno per i miei gusti).
Prolificissimo (circa 90 romanzi in poco più di 40 anni di carriera), secco, tagliente, cattivo… Non mi stancherei mai di leggerlo.
Ieri ho letto il suo bellissimo “Eva” e mentre lo leggevo avevo la sensazione di averlo già letto ma la cosa mi sembrava strana… Solo verso metà mi sono reso conto che avevo visto il film omonimo diretto da Losey con Virna Lisi e Jeanne Moreau (che comunque si prende qualche libertà rispetto al romanzo).

Immagino di non essere il solo a cui piaccia, vero?

Di James Hadley Chase ho finora letto solo questo, nella vecchia edizione del Giallo Mondadori (credo risalente al 1967)

Bellissimo e teso psycho-thriller ambientato nel mondo del cinema, precisamente durante il festival di Cannes, assurdo che all’epoca nessun regista abbia pensato a una eventuale trasposizione cinematografica. Forse è un’opera poco considerata, ma l’ho trovato entusiasmante.

Immagino di non essere il solo a cui piaccia, vero?

Veramente no :D. Quali sono le sue migliori opere?

Non riuscirei a consigliarti i migliori romanzi di James Hadley Chase per il semplice fatto che… non ricordo i loro titoli!!! :oops:
Ne ho letti almeno una quarantina ma i titoli, specialmente quelli italiani, non mi restano impressi o, per essere più precisi, non riesco a collegarli alla storia. Spesso quando ne compro uno nuovo devo per forza leggere la trama dietro per capire se l’ho già letto o meno…

nella libreria alle mie spalle riesco a scorgere BARA PER DUE, A COLPO SICURO, CANAGLIA CERCASI e UNDICESIMO NON VIVERE. Non saprei identificarli, dovrei riprenderli in mano per ricordarmi di cosa parlano…

Oltre a EVA (che ho letto l’altro giorno e che comunque è un titolo che rimane impresso) mi ricordo IL MONDO IN TASCA, splendido racconto di una rapina (con un finale disperatissimo, come sempre). Quello te lo consiglio alla grande.
Consiglio anche UNA SPLENDIDA MATTINA D’ESTATE (che si trova molto facilmente, è stato ristampato per Feltrinelli), nerissima storia di un sequestro.

Di Chase ho letto solo Eva e ne rimasi molto positivamente colpito. A parte il linguaggio livido e perdente (come ogni buon noir deve avere) ricordo una caratterizzazione dei personaggi incentrati fortemente sul loro carattere e modo di fare. In particolar modo dell’Eva del titolo.
Quasi quasi mi cerco gli altri…

Io lessi secoli fa “Il boia di New York”, ricordo che mi piacque ma non riesco a ricostruirne il contenuto.
Peraltro, a casa dei miei, devo avere un paio di registrazioni di film tv tratti da sue opere, ma anche di questi non ricordo praticamente nulla.
Fidandomi di Wikipedia dovrebbero essere questi (del secondo sono sicuro, il titolo è quello, per quanto riguarda il primo meno):
[u][i]
Un cambiamento d’aria, regia di Gianpietro Calasso (1991) - da Have a Change of Scene (film tv)

L’avvoltoio sa attendere, regia di Gianpietro Calasso (1991) - da The Vulture Is a Patient Bird (film tv)
[/i][/u]

Trovati in una bancarella a un euro l’uno:

Via Con L’Uragano (Believe This… You’ll Believe Anything)
Chi Dice Donna… (Cade)
Inferno A Paradise City (Want To Stay Alive?)
L’Uomo Che Parlava Due Volte (You Can Say That Again)
Il Boia Di New York (This Way For A Shroud)
Praga: Cortina Di Tornasole (Have This One On Me)

Notate l’incredibile differenza tra il titolo originale e quello italiano.
Il titolo italiano dell’ultimo è davvero pazzesco…

Sto traducendo un’intervista di Sergio Donati (dell’ottimo Sergio Donati, direi) e sono arrivato a un punto in cui parla dei suoi inizi e dice che, assieme a Riccardo Freda, aveva scritto una sceneggiatura basata su un romanzo di James Hadley Chase ma poi il film non si fece mai.
Qualcuno sa di che romanzo si tratta? Sono molto curioso, se qualcuno sa qualcosa parli, altrimenti lo chiedo direttamente a Donati :smiley:

Era “Niente Orchidee per Miss Blandish”. Me lo confermò Donati anni fa e mi dimenticai di scriverlo qui.
Ne esistono due versioni cinematografiche, una è inglese (fine anni '40), l’altra è americana, dei primi anni '70, diretta da Aldrich, con Tony Musante.