Jerry Lewis e l'intervista più ostile di sempre

L’Hollywood Reporter ha realizzato una serie di 10 interviste con gente dello spettacolo ancora in attività. Tutte sono andate bene tranne quella a Jerry Lewis che è stato di un’ostilità esagerata.
Guardate il video per farvi un’idea dell’incubo vissuto dal povero intervistatore che per 7 minuti è in balìa di un cattivissimo Jerry Lewis che non ha per niente voglia di rispondere alle sue domande.

L’intervistatore non è il massimo, va detto, ma in ogni caso bisogna riconoscere che era assolutamente intimorito da Lewis e questo lo capisco perfettamente.

Oh, poi magari ci sta che fosse tutta una gag ma ne dubito visto che Lewis è famoso per poter essere davvero intrattabile.

Mi sono capitati diversi intervistati ostili ma nessuno mai a questi livelli, questo video per me, in un certo senso, è come un horror disturbante :giorgiob:

Però bisogna dire che se Lewis avesse risposto normalmente alle noiosissime domande del giornalista ne sarebbe venuta fuori una roba discretamente inutile e pallosa mentre invece così è venuta fuori una cosa mitica.

Bisogna anche considerare che probabilmente è successa qualcosa prima dell’intervista che ha indisposto il picchiatello perché, per quanto bizzoso, difficilmente si sarebbe comportato così senza un casus belli che non conosciamo.

Guardate tutti il video, 7 minuti di disagio: http://www.hollywoodreporter.com/video/watch-7-painfully-awkward-minutes-jerry-lewis-957299

Bisogna tenere conto che Jerry Lewis ha 90 anni, ha tipo 50 malattie diverse una peggiore dell’altra e non è mai stato noto per il savoir-faire nemmeno quando era molto più giovane.

Detto questo, resta effettivamente la possibilità che sia una gag. L’intervistatore continua a fare domande da sì/no, quando mi pareva logico dopo i primi sessanta secondi che sarebbe stato il caso di farne qualcuna a risposta aperta. Chissà.

L’intervistatore, oltre ad essere nel pallone, era inadeguato, questo è chiaro.

Magari prima ha fatto una gaffe che ha indisposto Lewis visto che durante l’intervista c’è un momento in cui il picchiatello si compiace ironicamente del fatto che lui si ricordasse il titolo di un suo film, come a dire “almeno questo lo sai…”

Su Lewis ho sempre sentito dire - vero o falso che sia - che in alcune interviste aveva preso e se n’era andato solo perché avevano osato fargli una domanda su The Day the Clown Cried, il suo film mai completato che precede quello di Benigni di 25 anni.

La BBC ha da poco fatto un interessante documentario sul film e ovviamente Lewis non partecipa. Pare che il film lo si potrà vedere solo dopo la sua morte. Forse.

Ho sempre avuto la sensazione che la sua interpretazione in Re per una notte contenesse molte verità sul suo carattere; e, in generale, che la sua vita privata e professionale negli anni abbiano subito una parabola discendente abbastanza netta. Curiosamente, ho da vedere un poliziesco con Nicolas Cage ed Elijah Wood in cui compare il Picchiatello (non vi dico la tristezza, quando sulla fascetta gli vedevo accreditare solo la partecipazione al film di Scorsese), s’intitola The Trust (preso il DVD italiano un paio di giorni fa). Trattandosi di un noir, credo che il suo personaggio non risulterà simpaticissimo… del resto, tanti Has Been hollywoodiani son finiti ad interpretare catastrofici o storie nere/ gotiche. Magari diventerà la versione virile di Bette Davis. :smiley:

Molto divertente.
L’intervistatore in effetti è inadeguato, volutamente o no, ma Jerry Lewis l’ho visto intervistato anche da Sonia Grey, ed era molto disponibile in quell’occasione.
Io penso che fosse tutto preparato. D’altronde Jerry Lewis cosa può dire di nuovo sulla sua carriera?
Almeno divertiamoci un po’, avranno detto entrambi, o avrà pensato solo Jerry Lewis. Facciamo divertire la gente.
Anche se si è lasciato sfuggire che il periodo della sua carriera più felice è stato quando era in coppia con Dean Martin.
“Quando il mio partner era vivo” :smiley:

Ho visto anche l’intervista a Don Rickles. Non so se è fatta proprio dallo stesso intervistatore, che si sente solo verso la fine, ma lo insulta anche Don Rickles. Un filino più bonariamente, ma lo insulta.

Il film è interessante, ma la presenza di Lewis è quasi nulla, a me è parso un piccolo omaggio all’attore.
Scusate il post parzialmente OT…

Giorgio forse semplicemente al vecchio Levitch, causa età e malattie, si è liquefatto il gulliver. Succede…

Forse, considerato che l’intervistatore è stato insultato anche da altri, a Hollywood han fatto il passaparola e gli attori estraggono a sorte il prossimo che avrà il privilegio di sfotterlo davanti ai microfoni.


Ma fa la parte di se stesso, almeno? Avrebbe senso, in caso contrario sarebbe un cameo inspiegabile…

Don Rickles però stava giocando e lo faceva in maniera divertente, Jerry Lewis invece era proprio infastidito e lo faceva notare in maniera parecchio cafona/crudele.

Oppure, forse, stava semplicemente recitando meglio. Ma non ci giurerei, ecco

Dovresti intervistarlo tu, ti accompagnerei per l’onore di assistere. :giorgiob::smt049

Per quanto un paio di volte abbia avuto a che fare con intervistati difficili da gestire e per nulla collaborativi devo dire che non mi sono mai trovato davanti nessuno così malmostoso (più o meno).
Ora, onestamente, prenderei la cosa con molta filosofia e non ne farei un dramma ma un po’ di anni fa vivevo molto male questo tipo di cose (anche se, ripeto, nessuno mi ha mai fatto nulla di lontanamente simile a quello che ha fatto Lewis al Giorgio Brass wannabe americano).

Sì, sappiamo dei tuoi problemi con un famigerato Movie Historian

:pollanet:

Chi dimentica è complice

Comunque lo poteva maltrattare anche di più, tutto sommato si è trattenuto… :smiley:

Effettivamente è di un imbarazzo spiazzante. Comunque è a mio avviso che qualcosa era successo o prima dell’intervista oppure (idea mia) aleggiava la classica aria da “Hollywood a morte” e tutta la sua patina.
Ad ogni modo se avete notato ha guardato due volte all’insù davanti a se come se ci fosse un orologio e alla fine qualcuno dei familiari o domestici ha fatto stoppare l’intervista.
Rimane il fatto che, al di là dell’ostilità caratteriale o delle malattie debilitanti, lo speaker era 'na ciabatta.

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Quello che alla fine stoppa tutto mi sa che è il regista o comunque un autore.

ma una rivista prestigiosa come l’Hollywood Reporter non poteva mandare qualcuno più esperto ? ho avuto l’impressione che l’intervistatore avesse in mano un foglietto di domande che avesse fretta di leggere interamente invece di cercare in qualche maniera di approfondire qualcosa e forse Jerry aveva capito da subito di avere a che fare con uno che di lui non sapeva una mazza e gli sono girate le scatole fin dall’inizio.

Oddio, da quel che ho letto Lewis ha rotto i coglioni pure prima, pretendendo di decidere su come posizionare tutta l’attrezzatura per le riprese e comunque lamentandosi che era troppo ingombrante. A detta del regista è stato una piaga al culo per tutto il tempo.