Recensione Spaghetti Western Database
Regia: Giuliano Carnimeo
Con: Jeffrey Hunter, Pascale Petit, Piero Lulli, Daniela Giordano Anthony Blond, Mario Dardanelli, Umberto Di Grazia, Reza Fahzeli, Adolfo Lastretti, Gianni Pallavicino Nello Pazzafini, Serafino Profumo.
Musiche: Gianni Ferrio
Martedì 22 Aprile alle 21.00 su Telenorba 7
Discreto primo western avventuroso di Giuliano Carmineo diretto si dice insieme ha Hugo Fregonese basato su una selvaggia caccia all’oro,la sceneggiatura e’ inspirata a un film americano del 54’ Il prigioniero della miniera .
Cosi’ e cosi’ i protagonisti Jeffrey Hunter e Pascale Petit mentre si distinguono Nello Pazzafini ,Adolfo Lastretti(finto prete) e Daniela Giordano nella parte di Juanita che incarna tutta la sua bellezza mediterranea.
Uno di quei rari western senza villaggi western!!!
A seguito di una sparatoria con la banda di Chato che vuole sottrargli l’oro trovato in una vecchia miniera abbandonata, Paul Martin (Piero Lulli) rimane intrappolato sotto le macerie e la moglie Lisa è costretta a chiedere aiuto presso il Nido de Aguila, un posto dimenticato da Dio ma non da briganti ed avventurieri. Qui la donna, non senza difficoltà, riesce a trovare l’aiuto di una squadra di quattro uomini, capeggiati da Joe Collins (Jeffrey Hunter) ex confederato espulso dall’esercito e ora dedito al contrabbando di armi, ai quali si aggiunge sulla strada di ritorno alla miniera, un finto prete. All’arrivo a destinazione, le cose però non vanno secondo aspettative…
Inizialmente uscito nel settembre 1968 con un divieto ai minori di 14 anni per “le continue scene di violenza”, a seguito di una sforbiciata di una sessantina di metri di pellicola, il film è stato derubricato per tutti.
Sorprendente esordio western alla regia di Giuliano Carnimeo, lontano anni luce dall’ironia che lo caratterizzerà nei successivi film di Sartana.
Ottima prova dello sfortunato attore americano Jeffrey Hunter, nei panni di un reietto senza speranze che trova la propria redenzione nella missione suicida e notevoli topless sia di Daniela Giordano che di Pascale Petit, in questo film che è uscito in dvd in due pessime edizioni tedesche e in un’edizione americana decisamente migliore.
Belle le location di Canale Monterano, dove sono stati girati gli esterni, a una cinquantina di chilometri a nord di Roma (come dice giustamente Roger non esiste traccia di villaggio western né più in generale di qualsiasi interno) e non male le musiche di Gianni Ferrio (è uscito anche il dvd della colonna sonora del film).
In Francia (Ringo! Cherche une place pour mourir) e Germania (Ringo - Such Dir einen Platz zum Sterben) il protagonista del film viene ribattezzato Ringo, nel tentativo di fare maggiore cassetta.
Uscito anche questo in br, per Arrow, e incluso nel loro recentissimo cofanetto dedicato al Western nostrano… 
il film in sè non è certo un granchè, con una sceneggiatura minimale e tirato per le lunghe in troppe scene
però è molto particolare, con una ambientazione italiana poverissima, tutta esterni, che lo rende affascinante
a questo contribuisce anche la buona fotografia e lo splendore del blu-ray Arrow