Joker (Todd Phillips, 2019)

Harmonica, a volte tendi un po’ al prolisso, ma argomenti bene i tuoi giudizi. Su Tarantino, siamo assolutamente in sintonia. “Imprevedibilità” o meno, il film di Phillips mi ha coinvolto dall’inizio alla fine. E Phoenix è davvero sublime , bastano certi suoi sguardi o anche semplici movimenti del corpo per decretarne la grandezza attoriale. Il film sta godendo di un passaparola eccezionale: puoi promuovere una cosa quanto vuoi, ma se non c’è vera “sostanza” la gente ormai non la fotti più, o quasi. Ecco perché i titoli italiani floppano in massa. Potremmo anche dire che “Joker” coglie e cattura con sapienza e abilità una certa “aria dei tempi” attuale, dal punto di vista sociale e politico. Sottolineo inoltre che il pubblico presente insieme a me durante la proiezione non era affatto composto da ragazzetti in cerca di svago e relax, semmai era attento, interessato e curioso. E mediamente “maturo”. La qual cosa, non lo nascondo, mi ha fatto grande piacere…

Credevo che questo target di ragazzini andasse solo allo stadio con relativo bidone dell’immondizia al posto del cuore!

Per chi ama il cinema, quando si parla di immondizia e impossiblie non pensare ar Monnezza.
“Er Monezza ar posto der cuore”

Chissa’ cosa si aspettavano e chissa’ se alcuni di loro, credendo di andare a vedere un “film-ottovolante”, non ne siano rimasti piacevolmente sorpresi invece che delusi. Un po’ di ottimismo non guasta ogni tanto! :slight_smile:

Ciao!
C.

Quoto Cage: può tranquillamente darsi che perfino degli adolescenti ignorantelli e inconsapevoli, si siano ritrovati in sala pensando di vedere un cinecomic “tradizionale”. Restando poi sorpresi. E dati gli incassi cospicui, direi PIACEVOLMENTE sorpresi. Anche se a questo punto, dovrebbero recuperare diversi titoli della filmografia di un certo Scorsese. E lui stesso dovrebbe vedersi il film di Phillips. Prima di sparare a zero, con imbarazzante superficialità e fastidioso snobismo…

Sull’ottimismo sono d’accordo e proprio per questo non ho parlato di spettatori delusi ma solo di persone intelligenti che sono riusciti a portare al cinema ogni tipo di spettatore, spettatori di ogni gusto.

Ottimo! Io a questo punto vorrei andarlo a vedere! ;-D
Ciao!
C.

Appena visto “in trasferta” in un cinema pugliese con uno schermo ed impianto audio fenomenali. A quest’ultimo riguardo consiglio a chi deve ancora vederlo di assicurarsi che ci sia un impianto audio adeguato.

E’ un signor film e la cosa che mi ha più spiazzato è la regia di Phillips. Non riesco a capire come il regista della trilogia Hangover possa essere lo stesso raffinatissimo autore di questo Joker. Non c’è un’inquadratura che non mi abbia colpito, con un uso della fotografia che aggiunge ulteriore angoscia ad una storia già angosciante. Sono d’accordo sul fatto che il contenuto sappia di già visto (la comprensione del cattivo, l’attacco al capitale) ma è vero che è la prima volta che io personalmente vedo il Joker sotto questa luce e quindi per me è innovativo.

Di Joaquin Phoenix si è ormai detto tutto. Un gigante.

Una considerazione cronologica. Ero convinto che gli eventi del film si svolgessero tra i '60 ed i '70 visti anche i brani della colonna sonora ma anche il logo retrò della Warner che compare all’inizio dei titoli di testa. A pensarci bene l’abbigliamento avrebbe dovuto indicarmi che ero in errore ma poi sono riuscito ad inquadrarlo correttamente grazie alla finezza di Phillips nel ricostruire l’episodio della genesi di Batman. I coniugi Wayne nel fumetto vengono uccisi in un vicolo dopo essere usciti dal cinema dove avevano visto “Il Segno di Zorro”. Qui il cinema proietta “Zorro: the Gay Blade” (da noi Zorro Mezzo e Mezzo) che è del 1981, anno in cui poi ho letto che effettivamente si svolgono le vicende di Joker.

Ciao!

Invece io- ingenuamente e da ignorante- sono andato al cinema pensando non vi fosse nessuna attinenza con il personaggio dei fumetti e, in maniera speculare ad alcuni che speravano in una riproposizione pedissequa delle origini del personaggio cartaceo (su pellicola), sono rimasto sorpreso (felicemente) dal vedere che si stava tratteggiando una nuova genesi del supercriminale! :smiley:

A me e’ piaciuto molto: mi pare che si veda come il regista ami la materia che sta trattando (il personaggio e un po’ il cinema tutto), la scena finale in manicomio mi è rimasta particolarmente impressa: e’ una scena tipica da film comico, con il personaggio che corre ora in una direzione, ora in quella opposta inseguito da guardie di vario genere, ma ovviamente ha tutto un altro significato nel contesto del film. Ci sono un paio di cose della sceneggiatura che non mi sono piaciute tanto: tutta la faccenda della vicina “inesistente” è superflua (che si voleva far capire? Che il protagonista e’ pazzo? Che e’ uno che ha preso mazzate da una vita? Che e’ stato abbandonato dalla societa’? Mi pare che non ci fossero dubbi in proposito!) e il trucchetto del personaggio prodotto dalla fantasia di un altro ormai e’ abusato. Poi qualcuno mi deve dire se e’ vero che ho visto una giovane donna, che vive sola e con una bambina piccola non chiudere la porta di casa del proprio appartamento, di un condominio fatiscente, di una zona degradata di una citta’ in preda a sommosse. Non si poteva permettere due dollari (piu’ manodopera, se non voleva montarla lei stessa) di catenella per la porta (come quella che ha montato sulla porta il protagonista)? Ma forse dormivo e mi sono perso un dettaglio di quell’episodio. Mi e’ successo altre volte eh! :smiley: :smiley:

Ciao!
C.

Dopo aver acceso la polemica, il signor Scorsese ha avuto un rigurgito di onestà intellettuale. Ha infatti elogiato il film e sopratutto la prova di Phoenix. Non è ancora rincoglioniro, il vecchio Martin…

Il vecchio Martin ha talmente fatto ammenda da produrre il sequel

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