Finalmente è uscito e in tre giorni mi sono divorata 500 pagine. L’ho aspettato per quasi due lunghi anni ma questa attesa ora non mi stupisce, il traduttore (Giorgio Amitrano) ha fatto un lavoro a dir poco monumentale.
La storia si svolge su due piani paralleli: da una parte c’è Kafka Tamura, un ragazzo di 15 anni, molto più maturo della sua età, che fugge per scappare dal padre che gli ha lanciato una maledizione; dall’altra c’è il vecchio Nakata, un simpatico signore che, in seguito ad un misterioso incidente capitatogli molti anni prima, ha ricevuto il potere di parlare con i gatti.
Il libro, pur essendo molto lungo, non annoia mai. Fin dalle prime pagine si rivela avvincente, prosegue incalzando con una suspence da romanzo thriller e la scelta della struttura a capitoli alternati si rivela vincente, fino alla sconvolgente finale in cui in due piani narrativi si intrecciano.
Tutto si incastra alla perfezione, il mistero cmq rimane in parte insoluto.