Se il primo era esagerato questo lo è ancora di più, e come potrebbe essere altrimenti, quando tra gli interpreti c’è persino Sir Elton John. Siamo nel camp più camp, l’azione si sposta negli USA (evidentemente speravano d’incrementare l’audience americana, intento non riuscito) con tanto di Jeff Bridges & Channing Tatum , Julianne Moore & Hale Berry. Ma il film dura per lo meno mezzora di troppo, e alla fine risulta stancante.
Non c’è Caine, non c’è Jackson. E Firth medesimo, fisico giusto escluso, troppe volte appare poco convinto e coinvolto. Egerton, già sulla via del tarchiatello antipatico (confermata poi da un Robin Hood dimenticabile e da una roba su Elton John che è bene resti sepolta nella memoria). Sprecati Bridges, Tatum, la Berry (quasi irriconoscibile) e in parte pure Julianne Moore. Un 20 minuti, inoltre, si potevano agevolmente tagliare. Da buttare in toto, allora? No, dai. Ci sono buone sequenze, buone idee di sceneggiatura (specie sul discorso relativo alle droghe…) e soprattutto c’è Pedro Pascal. Praticamente perfetto, del tutto in parte, fighissimo, anche sexy, e carismatico da brivido. Con frusta e/o pistole, è una vera forza della natura. Forse dovevano fare un film tutto su di lui, specie di James Bond del Kentucky. Senza perdere tempo e soldi con quei fighetti azzimati della Kingsman. Insomma, un buon spettacolo, ma il primo capitolo è di altro, superiore livello…
