Una Squillo per l’ispettore Klute - 1971
“La Squillo” di Pakula è il film che avrei voluto girare io.
T. Haynes
Klute? Non è niente male. Io ci avrei piazzato qualche scopata, una mezza dozzina di pompe e le scene di kung fu. Ma le cosce della Fonda sono anche meglio.
B. Chinn
Klute? Itte cosa bedda gazz… !!!
B. Urgu
Lo vidi da piccola e capii subito che cosa avrei fatto da grande.
G. Coscialunga
Io sono come Pakula, ma “Una Squillo per l’ispettore Klute” ha delle lacune. So io quello che bisogna fare: bisogna inquadrare molte montagne ed essere lentissimi. Sfidare lo spettatore e farlo morire. Deve essere un film che uno si vuole tagliare le vene. Ed io adoro quando si tagliano le vene. Mi eccito.
L. Del Santo
Tanto per non far mancare nulla al dibattito vi dirò che io Alan Pakula l’ho incontrato personalmente al meeting della Digos: un tipo appostissimo.
Pollanet
L’Ispettore Klute? Beh… diciamo che io sono più un tipo da figa, mint julep e romanzi dal grande impatto introspettivo.
Marcello
Io Tarzan… lei Jane.
Tarzan
Dopo la mia recensione di Youth mi avete citofonato a orde. E tutti per chiedermi di scrivere un’altra recensione di un altro film di Sorrentino. Naturalmente sempre con Caine, Keitel e la Fonda. Ma possibilmente anche con Wayne, Newman, Kazzon, Bruce Lee ed Amanda Lear.
E così ho controllato un po’ in giro.
Su Wikipedia, su Tripadvisor e su Meteo.it.
Poi su Babes.com, su BabesThatCome.com e pure su ComeOnBabes.com.
Ma niente.
Beh, di fica assai ma di quei film là, di quelli ne ho trovati mica.
Allora ho scelto questo.
Perché c’è la Fonda.
Perché lei è sempre la più dritta.
Perchè l’ho visto 16 volte.
Perchè ce l’ho in blu ray super-chic-super-freak, con dedica a pantone della Fonda stessa che dice: “Oh Marcy-Marcy-Marcy, Show-Me-No-Mercy-Mercy-Mercy!”
Ed è roba che io, ai tempi, m’ero gasato mica poco.
Perché anche se non l’ha diretto Sorrentino qui c’è l’Alano che sforna un noir (ma in realtà è nero pece) da ammollarsi la cappella nel vin santo.
E che a voi tutti piace tanto.
Il vin santo.
E poi anche perché c’era già un thread dedicato. E così vai che mi evitavo tutto quello sbatti della locandina, delle notizie di anagrafica, di tutto quel solito copia & incolla dai siti ciucci che ogni volta è un po’ come ritrovarselo in bocca ad un dobermann.
Eh sì, tutti noi amiamo i cani ma mica che loro sempre ti ringraziano.
E’ una bomba di film e te lo dice subito.
Siamo ai primi secondi e quel taglio filmico, sfasatissimo, elegantissimo, contrastatissimo, è tutto un assalto per lo spettatore medio americano.
Pem!
Pum!
Pam!
&
Bum!
Bam!
Beng!
Va giù pure Ronda Rousey e di spettatori ne sono usciti parecchi che nemmeno si era a metà (della metà) del primo tempo.
Ma mica si vive solo a Pepsi ed Ufo-Robot, colle bollicine ed i razzi-sparanti. E così, appena entra in scena la Fonda - o meglio - appena la Bree esce da quel gran-cazzo-di-chiaro-scuro di un porticato urbano, ecco, pure voi capirete che quella faccenda della Nuova Hollywood passa anche da quel porticato lì.
Qui non c’è azione che vada di fretta, perchè qui le corse sono tutte nella zucca dei protagonisti. Con quelle macchine da presa puntate fisse sulle loro facce, e quelle pause riflessive gonfiate dalle note di Michael Small.
Sono lente, precise e piene pennellate di pietà sulla condizione umana.
Ma non c’è alcuna morale da educanda.
Non gliel’ho mai chiesto.
Non ho mai chiesto a Lou Reed cosa ne pensasse.
E chissà poi perchè.
Ho sempre creduto che avesse apprezzato.
Ahh… è un capolavoro!