La casa delle hostess (Arduino Sacco, 1983)

Altra imperdonabile mancanza sul database.
Si ricordano solamente la scena iniziale (fellatio accompagnata da aspirapolvere - sic) e la martellante soundtrack (P.C. Studio). Il trucco è di Massimiliano Lucci, poi diventato truccatore televisivo e pure di Silvio Berlusconi, purtroppo mancato prematuramente. Marina è ancora accreditata con il cognome da sposata.

Confrontato alle coeve opere di Sacco, sembra quasi girato da un altro regista (le inquadrature sono in parallasse!) e sospetto che vi abbia messo mano un altro e Dudy abbia solamente montato il girato. Pure la calligrafia dei titoli di testa sembra più curata…

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La scena dell’aspirapolvere è memorabile… :grin:

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Indubbiamente, quasi un Dario Lussuria “decaffeinato” (per fortuna).

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Avete risvegliato il mio animo “porcello & perverso”. E oramai, ce ne vuole. Complimenti a entrambi, Rodar e Andrea…:grin::smiling_imp::+1:
P.S. Fra le tante “bizzarrie” viste nel corso della vita, l’uso improprio di un aspirapolvere mi manca, lo ammetto. Son verginello e innocente…:wink::tongue::face_with_open_eyes_and_hand_over_mouth:

Scena con l aspirapolvere da antologia. Ma c’è pure quella con l apriscatole. Strappa un sorriso l atmosfera di genuino divertimento che regna nella scena dell ammucchiata, con le attrici “arrivo dove posso”… Mai riemersa la locandina, riuscite a rimediare?

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In effetti è un film guardabile. Le scene al ristorante sulla spiaggia sono le migliori.
Ma avranno pagato il conto??
Oppure lavato i piatti come Sonia Bennet??

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La mia rabbia è di non essere mai riuscito a identificare l’attore protagonista, quello che interpreta il fotografo Gabriele…

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che peraltro alcune fonti identificano erroneamente in Rodolfo Montagnani. La fisicità del baffuto anonimo mi ha invece sempre ricordato, chissà perché, Cavallone…

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Qui si rischia di rivalutare pure Sacco :star_struck:

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X me è già rivalutato. Al di là di scelte tecniche discutibili ha partorito una serie di pellicole stracult. E molte idee che sconfinano nel demenziale mi fanno impazzire. Poi noi italiani dobbiamo x forza essere cattivi coi nostri compaesani, ma io preferisco sempre vedere i pregi più che i difetti e cercare di buttarla sul goliardico

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RiVisto ieri, saltando le scene di sesso.
Diciamo che ha un minimo di trama, dialoghi abbastanza demenziali, luoghi comuni sul rapporto uomo-donna.
Mi ero dimenticato dell’incidente tra le due Citroen 2CV, con i dialoghi accelerati. In quel periodo erano di moda, casomai con adesivi del Cosmica, Typhoon e Melody mecca…
Quelli esterni sembrano girati dove hanno girato Dyane.
Comunque, non avendo luce rossa sotto mano, riusciamo ad elencare il cast?
Non ricordo il nome di quella con i capelli lisci neri che appare durante il ballo-orgia.
Comunque Laura Prati nella sua maggiore interpretazione. Si sa nulla di lei? Devo ripassare su Luce Rossa

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Locandina originale mai riemersa (sì, invedibile pure su internet) e vhs idem, flani… seee, buonanotte!.. zero recensioni sui vari Le ore, Men, Turbo, Hard, ecc. Conservo solo copia su dvd, e sono quasi convinto che non ebbe una grandissima diffusione.

@A_N Come mai in Luce rossa lo pseudo “Harry Thomas” è attribuito - con un punto di domanda - a Enrico Priori?

Perché da alcuni carteggi ministeriali risulta che in questo periodo Priori era il dop di Sacco. Non se ne ha alcuna certezza per questo film, ma l’ho voluto suggerire ugualmente in via ipotetica (Harry=Enrico?)

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