http://www.imdb.com/title/tt1646973/
Non capita spesso di vedere un horror uruguayano e si rimane piacevolmente sorpresi quando ci si trova davanti a un film che è un autentico monumento di tecnica cinematografica.
Il film è interamente girato con la Canon EOS 5D (che altro non è che una macchina fotografica, la versione più recente di quella utilizzata per Eaters, tanto per capire) ed è strutturato in lunghissimi piani sequenza che stupiscono continuamente per gusto, stile, tecnica, abilità, inventiva e genialità.
Non mi entusiasmo facilmente ma il lavoro dell’operatore/direttore della fotografia Pedro Luque è davvero da standing ovation, specie se si conoscono tutti i problemi e limiti del fatto di girare con una fotocamera.
I piani sequenza sono magnificamente raccordati (in maniera spesso completamente invisibile) con un sapiente lavoro di montaggio e il film viene spacciato come un unico piano sequenza (cosa non vera).
Alcune recensioni dicono che in realtà i piani sequenza sono 2, uno di circa 50 minuti e l’altro di 20 ma non è assolutamente vero. Saranno 6 o 7 almeno ma sono comunque lunghissimi, complicati e davvero magistrali.
Pare poi che il film sia stato girato in pochissimi giorni.
La storia per me è passata in secondo piano dopo che ho iniziato a rendermi conto del tecnicismo delle riprese e in effetti la forma annienta la sostanza, in questo film.
È la storia di un padre e una figlia che vengono chiamati da un amico comune a dare una sistemata alla sua casa in campagna prima che questa venga venduta. I due arrivano prima dell’alba e appena vengono lasciati soli iniziano a sentire rumori inquietanti venire dal piano di sopra. Non svelo altro…
La storia non è proprio una bomba e ci sono un sacco di cose che potrebbero non tornare anche se il twist finale (non originalissimo ma comunque efficace) mette tutto sotto un’altra luce.
Gli attori se la cavano (anche se la ragazza convince a metà - ma anche qui vale il discorso fatto sul twist finale che cambia un po’ di cose) e le musiche non sono particolarmente memorabili anche se funzionano abbastanza.
Visto in condizioni ottimali (di notte, senza cazzeggio e al buio) il film regala anche un paio (io ne ho contati 3) di momenti davvero spaventosi, da salto sulla sedia dopo lunghe scene di tensione. Due in particolare sono davvero potenti.
Alla fine della fiera mi sento di consigliare anche questo film, non fosse altro che per il suo notevole tasso tecnico. È comunque un buon horror con la sua buona dose di brividi.
Ocio a guardare anche dopo i titoli di coda, c’è una lunga sequenza (un po’ pleonastica ma vabbeh). I titoli di coda invece sono molto inquietanti.
Tra l’altro pare essere basato su una storia realmente accaduta in Uruguay negli anni '40.
Il remake americano è già stato girato, pazzesco…