E pensare che, nonostante tutte queste elargizioni statali, non ne hanno abbastanza. Wojtyla, ad esempio, per tanto tempo ha chiesto pubblicamente aiuti statali per le scuole cattoliche.
Io sono contro il finanziamento pubblico della Chiesa, ma ora che i democristiani sono sparsi in entrambi gli schieramenti una revisione del concordato ce la possiamo scordare.
In questo articolo, trovo comunque assai sottostimati i costi della politica.
se la chiesa vendesse 1/1000 delle sue ricchezze non ci sarebbe più fame nel mondo. Altro che predicare e predicare e predicare.
Hanno la faccia come il culo…
Il segretario di Stato vaticano attacca gli articoli di “Repubblica”
“L’apertura alla fede in Dio porta solo frutti a favore della società”
Bertone contro le inchieste sulla Chiesa
“Finiamola con questa storia dei costi”
Il commento di Mauro:
La Chiesa non paga l’imposta sui fabbricati appellandosi ad una legge del '92
Ma la Cassazione la giudica illegittima e l’Ue ha messo l’Italia sotto processo
Gli alberghi dei santi
alla crociata dell’Ici
Per me il finanziamento pubblico alla Chiesa andrebbe sostituito da un finanziamento privato: ad esempio, potrebbero far pagare il biglietto per la Messa. Lo scopo, giustamente, sarebbe quello di far sì che il finanziamento sia a carico dei soli cattolici.
In realtà, una specie di biglietto per assistere alla messa lo si paga già: durante le funzioni religiose, una persona fa il giro della chiesa con un cestino per raccogliere le offerte (anche durante i funerali!): molte persone si vergognano a non dare nulla e almeno una moneta gliela mettono dentro.
La materia è completamente da rivedere, in primis il noto Concordato.
Ma occorre tenere conto dell’attività sociale svolta dalla Chiesa che indubbiamente produce generali benefici. Il tutto andrebbe inquadrato nell’ambito dell’associazionismo privato.
Per un 10% di “generali benefici” che la Chiesa produce,c’è un 90% di cazzate,crimini e “magna magna”.Percentuale poco…“salomonica”,direi!
Porco D*o.
Io non sarei così drastico da far pagare il biglietto per andare a messa. Però è vero che le spese diocesane dovrebbero essere a carico esclusivo dei fedeli e non di tutta la comunità, dato che tanti non credono com’è loro diritto. Che direbbero i vescovi se lo stato pretendesse un contributo dai cattolici per il mantenimento di moschee e imam?
Direbbero quel che ha detto Agente…