La Coniglietta di Casa (House Bunny, 2008)

Titolo: La Coniglietta di Casa (House Bunny)
Regia: Fred Wolf
Anno: 2008
Genere: Commedia
Paese: U.S.A.
Durata: 97’
Cast: Anna Faris, Colin Hanks, Emma Stone, Kat Dennings, Hugh Hefner, Cristopher McDonald, Beverly D’Angelo
Produzione: Columbia Pictures

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Ennesima variazione sul tema “bella, bionda, americana, zoccola, sciocchina, ma pura di cuore, volitiva e tenace, tanto da volgere la situazione a proprio favore, conquistare il prossimo e far contenti tutti”. Trattasi di commedia stupidella e glamour chic, ovvio quindi che ci si debba aspettare determinate cose e non ci si debba aspettare altre determinate cose. Giusto per chiarire ai Morando Morandini-ini-ini che di Michelangelo Leonardo Dante William Ludovico Van Antonioni qui, non c’è traccia (e per fortuna, direi!)

La Coniglietta di Casa ripropone situazioni già vista ne La Rivincita delle Bionde e relativo seguito Una Bionda In Carriera (Legally Blonde 1 e 2), non a caso gli sceneggiatori sono gli stessi; bionda svampita vs invidiose e sapientoni presuntuosi e saccenti che pensano di neutralizzare la Barbie scema a colpi di cultura e cinismo. Alla fine però, i “valori” veri sono quelli della Barbie, che crede sinceramente nell’amicizia, nell’amore, nell’altruismo, nella celebrazione del proprio potenziale (molto americano), in contrapposizione ad un mondo moralmente infingardo, che dietro al rifiuto dell’apparenza e del consumismo cela in realtà una aridità di sentimenti ed un egoismo sfrenato. Nonostante il capello platinato, il wonderbra e l’abbronzatura integrale, Shelley fa tenerezza, così come accadeva con il personaggio di Reese Witherspoon in Legally Blonde, il pubblico parteggia per lei, al di là del valore aggiunto della bellezza.

Film divertente, con una simpatica Anna Faris mattatrice, che si compiace di inscenare stereotipi a gogo, ma che ha dalla sua diversi momenti buffi (anche se rispetto a Legally Blonde è di lana più grossa).
Menzione d’onore per Beverly D’Angelo, mitica moglie di Cheevy Chase nella saga dei National Lampoons (e in generale attrice coi controfiocchi). Adoro la cara zia Beverly, che si è pure conservata discretamente, non so se con o senza apporti chirurgici.
C’è pure Hugh Hefner che intrepreta se stesso, poichè il film è parzialmente ambientato nella Playboy Mansion.

Dvd di buona qualità audio/video e con molto materiale bonus, backstage, scene eliminate, etc…