La Defonce Transalpine aka Video Vicende Intime (A. Sacco, 1986)

Con il titolo francese ‘La defonce transalpine’ dovrebbe essere identificato (in parte, come vedremo) il presunto amatoriale ‘Video vicende intime’, uscito in vhs nel 1986 per la regia di Arduino Sacco. I titoli di testa sono infatti quelli italiani, giustapposti a immagini di nudi femminili e dettagli di penetrazioni da ‘rivista di annunci erotici’. Vale a dire che, nelle foto, le donne ritratte sono private del volto e riprese dal collo in giù, secondo quell’estetica volta a ‘non farsi vedere’ tipica dei video porno girati da attori non professionisti. Torniamo comunque al film. che dopo la precisazione

VIDEO VICENDE INTIME
sono episodi privati, realmente accaduti, interpretati dai VERI PROTAGONISTI
e non da attrici e attori professionisti

passa al primo episodio, ‘Andiamo al cinema’. Si tratta della coppia di ‘Massimo e Teresa’, che se ne vanno al cinema a vedere un film luci rosse. All’entrata del cinema vediamo, sulla destra, il manifesto del film proiettato: mi pare, con estrema probabilità, di riconoscere Marina Lotar, tuttavia non ho avuto voglia di individuare il titolo. Purtroppo vedo che le sagome degli attori ‘non professionisti’ sono occultate da un gigantesco iride nero che ne occlude le fattezze ben oltre il volto. Come dire, che ci siamo venuti affà. Proseguo comunque la visione, che si sposta nella sala buia del cinema. Qui il vicino di posto di Teresa ha la mascherina e non perde tempo,cominciando a toccarla, in questo imitato da un uomo seduto dall’altra parte. Massimo s’è infatti andato a sedere nella fila dietro, così la moglie - in mutandine rosse - può fare i propri comodi con i due sconosciuti. Sentiamo nel frattempo la voce over italiana, doppiata in asincrono da quella francese, precisare: ‘Sono una troia, sono una gran troia’. Non ne avevamo dubbi, infatti ai due vicini di posto si uniscono gli spettatori tutti, che finiscono col toglierle le mutande, palpandola. Qualche dettaglio del volto di lei, con mascherina d’ordinanza, ci rivela trattarsi di donna non più giovane, mora, fisicamente ‘consistente’.
L’azione si sposta in bagno, dove la truppa di maschi conduce la signora. ‘A la guerre comme à la guerre’ recita la voce over, anticipando una giostra di blowjob ripresi hic et nunc, con movimenti di camera frenetici, urgenti e ‘dentro’ l’azione. ‘Sono così eccitato che non riesco a tenerlo duro’ afferma la voce over, in effetti le erezioni latitano e il tentativo di facial finale non è esteticamente gratificante.

Segue intervallo ‘Videoflash: foto, autoscatti, videospot, racconti & Co.’: video annuncio con dettagli di genitali femminili anonimi stimolati e poi penetrati da due peni di gomma. Si intravede anche il volto della donna, in giarrettiera nera. Segue schermata in cui si precisa che a chiunque voglia inviare materiale ‘attinente’ la BHV (?) garantisce massima riservatezza e anonimato.

Proseguiamo con annuncio di show bolognese con tre foto di anonime sullo sfondo, ed eccoci al secondo episodio. Qui la mascherina non ci impedisce di affermare con ragionevole sicurezza che la donna - bionda, abito azzurro, più giovane di quella del primo racconto - sia alquanto ‘attizzante’. Fisicamente ‘tanta’, fondoschiena abbondante, un po’ chiatta, la ragazza organizza uno spogliarello per il futuro marito con autostimolazione restituita dettagliatamente dalla camera. Segue show sul divano con i soliti falli di gomma, prima di buttarsi su quello vero (a riposo) del suo lui.
Ecco poi un 69 sul tappeto con la consueta ripresa lenta, descrittiva, dell’azione. Sull’estrema sinistra dello schermo ci pare di intravedere la sagoma dell’operatore: ecco la firma registica di Dudy Steel!
Nel frattempo si prova un anal, l’erezione mancante non aiuta ma poi tutto pare, in un modo o nell’altro, prendere ritmo. O forse è la confusione generata dalla presenza del pene gommoso con cui lei provvede a motivarsi a gettare un po’ di fumo negli occhi…

A questo punto finisce il video, che presenta, a differenza di quelli di testa, dei titoli di chiusura in francese che annunciano una seconda uscita imminente di ‘Defonce transalpine’.

Qualche riflessione:
ferma restando la mia opinione che gli attori impiegati negli episodi non siano ‘casuali’ esibizionisti da appartamento - o sala cinematografica - sarebbe (stato) davvero intrigante indagarne le identità, ancor più perché non hanno le fattezze di nessuno degli hardisti italiani di allora.
Questa versione doppiata ‘alla bell’e meglio’ in francese di ‘Video vicende intime’ è comunque strana, presentando due soli episodi rispetto alla versione italiana, che invece sappiamo averne quattro. Inoltre, per mia conoscenza, il secondo episodio non coincide con nessuno di quelli presenti nel primo numero di ‘Video vicende’, essendo invece presente nella seconda raccolta di filmati (finto) amatoriali, intitolata appunto ‘Video vicende intime 2’, uscita l’anno successivo (1987).

Uno dei tanti pasticci ottantiani, dunque, tanto per complicare la vita a spettatori passati, presenti e, chissà, futuri.

LA DEFONCE TRANSALPINE n. 1

Altri titoli: Video Vicende Intime (valido solo in parte)

Regia: Arduino Sacco

Questi i dati riportati nella vhs francese:
Studio: Antares Productions
Distribuzione: Penguin Collection

Questo invece il nome della (fittizia?) agenzia di produzione nominata nella versione italiana: BHV

Durata: 50’

Attori non professionisti

ldt.jpg

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La BHV è la vera società di produzione e distribuzione dei due film (distribuiti contemporaneamente al cinema e in video), ed è l’acronimo di BEST HOME VIDEO. E chi era il titolare di questa BEST HOME VIDEO? Nientemeno che il callido Nicomar, alias l’ineffabile Nicolino Matera…

Le due vhs italiane durano 96 e 106 minuti, ma in realtà entrambe proseguono senza soluzione di continuità con vari trailers e annunci fino a toccare le due ore di durata ciascuna, cosa insolita per le vhs porno nostrane degli anni '80.

Come sempre, intervento salvifico il tuo :slight_smile: Guardando una delle cover di Video Vicende Intime infatti ecco il BHV apparire ovunque

VIDEO VICENDE INTIME - VOL 1.jpg

Le cose assurde di questa french edition secondo me son due:

  • la coesistenza dei titoli di testa italiani con quelli di coda francesi
  • gli accrediti della cover relativi a queste realtà produttive francesi (Penguin, Antares): da ritenere delle enormi invenzioni, presumo…
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Antares Productions è la società francese che ha distribuito la vhs (c’è anche scritto: “distribution exclusive Antares Productions”). La Penguin Collection è una collana specifica della Antares.

Vero, infatti in questo non ci sarebbe niente di insolito, semmai lo strano resta pensare che questo film sia stato distribuito in Francia con audio doppiato e debiti titoli di chiusura - che poi in effetti si limitano slla sola avvertenza della futura seconda collana di amatoriali - ma senza essersi presi l’accortezza di togliere i titoli di testa italiani sostituendoli, chessò, con una semplice schermata recante il titolo francese. Si fa per ragionare, eh…

Ma ci sono anche altri casi francesi analoghi. Ad esempio, se non ricordo male, la vhs francese Space Video della versione hard (abbreviata) di SESSO PERVERSO MONDO VIOLENTO di Mattei, che è uscita peraltro con i credits dell’altro SESSO PERVERSO… Insomma, un totale casino…

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Ripesco questo post dopo anni per sapere quando in Italia iniziarono a comparire le prime videocassette con i filmati amatoriali di coppie.
Prima o dopo questo film??
Ho un ricordo dei film di Jessica Rizzo negli anni 90 con attori amatoriali, e qualche cassetta con gli annunci per scambisti. Ma negli anni 80 invece??

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Sacco fu l’inventore del genere degli amatoriali. Uno dei pochi meriti (dal punto di vista meramente commerciale, intendiamoci) che gli si può attribuire. Anche se qui, in realtà, non so quanto si possa parlare di amatoriale visto che addirittura, nel capitolo secondo, in un episodio si riconosce Giuliano Rosati, tutt’altro che amatore…

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