scoperto tramite zine di mio cugino questo raro bikers italiano!
qualcuno l’ha visto… tramite il cerca ho visto che caltiky l’ha visto…
cavolo è passato quasi inosservato!
cercasi copiaa!
Negli anni 80 lo beccai su una rete privata. Non memorabile, ma aveva un suo fascino; un po’ rape-revenge, un po’ Arancia meccanica… m’era piaciuto abbastanza il finale. Ben delineato il personaggio del capo-banda dei bikers.
Una bella sorpresa. Gastaldi ha firmato poche regie ma la sua esperienza come sceneggiatore e soggettista nel cinema si sente e si vede, ci sono inquadrature ed elementi davvero efficaci. Personaggi ben caratterizzati ed un main theme un pò malinconico a cura del maestro Cipriani.
Lo stesso Gastaldi vende i DVD dei suoi films sul sito ufficiali. Tecnicamente come sono fatti, qualcuno li ha mai comprati?
Non saprei. Sarei anch’io curioso di effettuare un paio di acquisti.
Doppiaggio:
Robert Hoffmann: Pino Locchi
Walter Maestosi si doppia da solo
Fabian Cevallos: Massimo Turci
Riccardo Salvino: Ferruccio Amendola
Gianni Loffredo: Luciano De Ambrosis
a me non è piaciuto, noioso, pretenzioso e con una galleria di personaggi uno peggio dell’altro
nel senso che sono talmente loffi che delle loro sorti non te ne può fregar di meno e quindi il pathos è quasi sempre sottozero
che io sappia ne girano 2 versioni
1 da rete tv locale di qualita’ abbastanza scrausa e l’altra sensibilmente migliore senza nessun logo. Credo dalla pellicola. Il master e’ lo stesso, in quanto in alcuni punti presentano gli stessi piccoli difetti (alcune righe a meta’ schermio)
Probebilemnte la differenza di qualita’ e’ dovuta al fatto che la reg tv e’ stata fatta o su una vecchia vhs strausata, oppure la copia che gira e’ una copia della copia della copia ecc della reg tv fatta sulla vhs originaria
Io ho trovato un MP4 convertito da questa VHS. Lo stato della pellicola è abbastanza debilitante e penso sia proprio questa la VHS che gira.
Ad ogni modo, finalmente sono riuscito a vedere questo film e mi posso dire soddisfatto.
Non mi aspettavo sicuramente un film così incisivo nella caratterizzazione dei personaggi.
Anche se la tematica è un po’ datata (anticonformismo settantottino vs media borghesia) i dialoghi e i vari profiling sono ben studiati (segno che Gastaldi ci sa fare con lo script).
Hoffman si dipana bene nel ruolo di front-man dal cuore sensibile (alcune sue massime lo rendono distante dai vari “duri” heel dei poliziotteschi italiani dell’epoca e ne scoprono un personaggio con dei valori e non solo col ghigno)
Non male anche Walter Maestosi nel suo ruolo da topo di biblioteca attaccato alla quotidianità pericolosa e che cela insane verità.
L’attrice femminile a mio avviso non dice niente. Anzi, risulta persino fastidiosa con quella voce così accettata. Forse era nelle intenzioni del regista.
Peccato che un film del genere sia rimasto nell’ombra e anche nel “macero” vista la qualità che gira.
Mah, mi aspettavo di più sinceramente, nonostante le tematiche siano interessanti mi ha deluso il fatto che i personaggi siano delineati in modo così poco realistico da risultare quasi grotteschi. Il messaggio di critica alla società borghese risulta in questo modo superficiale, per nulla efficace. Peccato, perché lo spunto era bello.
I maggiori pregi del film sono le riprese mozzafiato dell’ambiente naturale e degli uomini, piccoli e insignificanti, che interagiscono con esso. Scorci magnifici e splendidamente fotografati, spiaggia ancora selvaggia, tramonti strabilianti e via dicendo.
I maggiori difetti sono legati soprattutto al personaggio del leader dei bikers, caratterizzato in modo inverosimile: ex hippie, passa il suo tempo alternativamente stuprando e filosofeggiando, tra una rissa, un discorso per la fratellanza tra gli uomini e una filippica sulla non violenza. L’obiettivo era quello di delineare un personaggio tormentato in balia di sconvolgimenti emotivi, che cerca di trovare un equilibrio impossibile sballottato qua e la tra due estremi che esperisce contemporaneamente. Il risultato è talmente scarso, poco credibile e grossolano da sembrare una parodia.
Dei dialoghi talvolta artificiosi od involontariamente comici ed alcune ingenuità nello sviluppo della storia fanno il resto, relegando un film che poteva essere un piccolo gioiellino anticonformista ad un oblio non del tutto ingiustificato.