La Mafia Uccide Solo D'Estate (Pif aka P. Diliberto, 2013)


http://www.imdb.com/title/tt3374966/

Mi è piaciuto. Con tantissime riserve ma mi è piaciuto.
Pif mi sta simpatico e ogni tanto ho visto qualche puntata del suo programma dove andava in giro da solo con la videocamera e ne sono rimasto colpito per la piacevolezza e la freschezza mai banale dei contenuti. E poi il tutto era montato bene, cosa che non guasta.
Questo suo primo film alterna cose riuscite a cose abbastanza deprimenti ma alla fine trovo che il risultato sia positivo.
La voce off è spesso un po’ fastidiosa (anche se risolve e semplifica tante situazioni) ma alla fine non fa troppi danni. Mi hanno invece deluso i bambini perché li ho trovati diretti male. C’è chi dice che invece sono stati bravissimi… mah… non sono d’accordo. Un regista più sicuro li avrebbe diretti con risultati migliori, qui si vede proprio che recitano e che ripetono cose imparate quasi a memoria (e il montaggio non li aiuta). Peccato…
Però ci sono anche tante cose positive, il personaggio del bambino fan di Andreotti è una bella trovata, l’idea di mostrare tanti anni di mafia con gli occhi di un bambino è sicuramente riuscita, il fatto di citare e mostrare avvenimenti reali aumenta il coinvolgimento… Certo, Pif come attore non è certo credibile nei panni di un ragazzo sui 25 anni (e questa è una trovata un po’ assurda) però ci si passa sopra.
Non ho digerito certe scenette deliberatamente comiche (che oltre ad essere fuori luogo non erano divertenti, almeno per me) e la scena iniziale con gli spermatozoi mi è sembrata terribile.
Però il film si riprende bene con un finale innegabilmente emozionante (un po’ retorico, forse, ma che funziona molto bene e che ha la sua nobiltà).
Come opera prima ci può stare, in fondo.

L’ho noleggiato l’altra sera in dvd, qualità buona.

molto bello, divertente e doloroso nello stesso tempo, piacevole e triste
certo si vede che Pif non è un regista ma la cosa non mi ha pesato

Molto bella storia di anni di stragi che corre in parallelo con la visione e la progressiva disillusione del bambino e anche dei palermitani.
Stupendo il travestimento di carnevale :slight_smile:

Visto ieri sera, piaciuto anche a me, una storiella caruccia che si intreccia con i fatti di “Cosa nostra”. Anche a me Pif è sempre piaciuto,con quella sua aria sognante ed ingenua.

Il film emoziona, e questo credo sia l’aspetto che ne decreti la riuscita. Oltre all’ottima idea di raccontare i fatti storici e tragici attraverso il percorso umano e personale del protagonista, soggettivizzando tutto, vera chiave di reinterpretazione del tema mafia.

Molto cose non funzionano ( le gag di loro bambini; l’accento siciliano della Capotondi; la telecamerina alla ‘Il testimone’, che qui è un po’ pretestuosa; la conclusione che, per quanto toccante, arriva un po’ troppo bruscamente ), però è un lavoro da promuovere senza dubbio.

Una sorta di “Forrest Gump” sulla mafia in cui un bambino, poi giovane uomo, si ritrova a vivere buona parte della storia della Palermo delle stragi mafiose. Funziona come commedia amara (il bambino influenzato dalla figura sibillina di Andreotti), funziona dal punto di vista dell’impatto emotivo nella descrizione dei fatti di mafia. Affrontare una parte della storia dolorosa del nostro Paese attraverso degli occhi innocenti funziona, in quanto non viene fuori nessun tipo di retorica, nemmeno nella parte più didascalica del film, ossia quella finale, davanti alla quale non si può non pensare che Palermo sia una città piena di cicatrici indelebili, rappresentate dalle molteplici lapidi che ricordano i tantissimi caduti per via della mafia