La mia vita a stelle e strisce di e con Massimo Ceccherini (italia 2003)

Fa ridere.

Ceccherini fa ridere, e penso che sia l’unico vero artefice del successo Pieraccioniano (Leonardo mi ha sempre fatto schifo).
La gente ricorda nel 99% dei casi soltanto le gags del Massimo nei panettoni natalizi toscani.
Non me ne vogliate ma se c’è un baluardo della sana vecchia commediaccia è lui.
Un erede povero dei vecchi caratteristi, uno che vedrei bene nei panni di un Vitali in un “insegnante” qualsiasi.
Becera ignorante spensiarata goliardia, ma che ti fa fare sane e grasse risate.
Trama da Movieup

Il tranquillo casolare di Lando, contadinotto della campagna toscana, sta per subire una sconvolgente invasione: dall’America arriva la mitica zia Giuly, ossessionata dal cibo nonostante i suoi 150 chili, con tanto di marito, ex colonnello dei Marines, figlia-bellezza mozzafiato made in USA e nipotino, pestifero e rigorosamente English-speaking. Dopo tanta sopportazione il povero Lando sbotta, esplode, si sfoga, ma a poco a poco.

Bel cast di comprimari macchietta, strepitosa Silvstedt, meraviglioso Novello Novelli.

E poi stò film è antiamericano…gli darei 10 solo per il finale.

Sono daccordo con te,questo film è molto simpatico e strappa diverse risate.E’ stato però il suo film meno visto,forse perchè i precedenti (Lucignolo e Faccia di picasso), alcontrario non erano affatto riusciti.Da riscoprire per chi se lo è perso.

“Eccomi qui, americanizzato fino ai 'oglioni”…a me il Cecca piace assai, il film spassa, e il finalone contro certo “yankismo” (scusate l’orripilante neologismo) è da incorniciare!

Mah, secondo i film di Ceccherini funzionano molto meglio sulla carta (e nell’immaginarsi una faccia come la sua alle prese con quello che gli succede) che non quando poi li si vede. Anche LA MIA VITA A STELLE E STRISCE aveva secondo me un’ottima idea di partenza e qualche gag che pure è centrata, ma poi la regia del tutto inefficace di Ceccherini butta via tutto. Per questo tutti i suoi film mi hanno sempre dato esattamente la stessa impressione: belle idee gettate al vento. Al contrario dei film di Pieraccioni, che seppur più banali hanno un loro ritmo e (almeno per quanto riguarda la “trilogia” iniziale) mi hanno fatto divertire. E lì sì che Ceccherini è stato valorizzato, molto di più che nei suoi film.

Questo l’ho mancato, visti i precedenti (sopratutto Faccia da Picasso, imbarazzante a dir poco), non mi sono azzardato nell’avventura. Magari se capita…

L’ho visto per caso su Rai 2 ieri o l’altro ieri.

Ceccherini più contenuto del solito, qualche buona trovata ma il film l’ho trovato poco originale, senza mordente poco “toscano”.

Film che si lascia sempre guardare più che volentieri grazie a diverse scene divertenti interpretate dal sempre simpatico Massimo Ceccherini e a una Victoria Silvstedt qui perfetta nella parte.
C’è spazio anche per spunti di riflessione sull’America e le sue caratteristiche…
Sono state finora distribuite 2 edizioni in dvd, di cui almeno una con un inaccettabile e fastidioso audio fuori sincrono in più punti della pellicola.
In compenso, tra i contenuti speciali, la mezzora di backstage del calendario con protagonista la statuaria svedese ne vale comunque da sola l’acquisto.