La mondana nuda (Sergio Bergonzelli e Vural Pakel, 1980)

ovvero Bergonzelli assimila la lezione di Kurosawa e realizza un Rashomon alla turca con inserti porno.

FILM COMPLETO

Bergonzelli prende un onesto action turco senza infamia e senza lode, Şahit, ci inserisce delle scene sexy, qualche inserto porno e delle sequenze di uno spettacolo di auto che fanno numeri acrobatici e realizza una pellicola con una trama quantomeno improbabile che è evidentemente un pretesto per lo sfruttamento in chiave sexploitation del materiale che aveva a disposizione.

Praticamente Bergonzelli si carica su un aereo Karin Well e Malisa Longo e le fa interagire con tutto il cast di Şahit (compreso Richard Harrison, che già era presente nel film turco), realizzando una serie di sequenze erotiche e qualche essenziale sequenza di raccordo, limitando al minimo le location per chiudere tutta l’operazione in una giornata o due. Sarebbe interessante sapere se Bergonzelli ha girato in contemporanea con il regista turco Paker o se si è recato in loco successivamente radunando nuovamente il cast del film originario.

Da notare che l’importante per Bergonzelli era di mostrare pilu pilu e ancora pilu, senza la minima cura a rendere le scene di sesso un pizzico coerenti col resto del film (eccezion fatta per la sequenza “Rashomon” di cui parleremo in seguito).
Avviene così che durante un approccio amoroso tra due interpreti maschio e femmina salti fuori una mano femminile di una terza persona spuntata non si sa da dove a titillare il clitoride della prima ragazza, oppure che una scena iniziata con un amplesso eterosessuale si trasformi un un rapporto lesbico. Puro delirio e dabbenaggine, avvallata dalla convinzione di Sergione nostro che tanto il pubblico è venuto per vedersi un po’ di spurcellamento e non gliene fregava un cazzo della coerenza… E probabilmente aveva pure ragione! :scream: Emblema di questo atteggiamento è la sequenza finale, che si apre con delle effusioni amorose tra Harrison e la Longo e poi si trasforma in una sorta di veloce carrellata di tutte le sequenze hot alle quali abbiamo assistito nel film, tra particolare ginecologici, inserti hard e inquadrature più larghe con gli attori che si cimentano in effusioni amorose più caste.
Gli inserti hard veri e propri sono due: il primo è una fellatio che alcuni indizi mi fanno supporre sia stata girata effettivamente da Bergonzelli (elementi tipici del suo cinema sono le inquadrature fuori asse e l’utilizzo di luci colorate a dare un effetto simil-psichedelico) e l’altra è un’inquadratura di pochi secondi di una mano femminile che masturba un membro virile (chissà qual è la provenienze di questo frammento e come è finito per le mani di Bergonzelli). Alla sequenza della fellatio segue poi un’inquadratura coi due attori che si masturbano autonomamente uno accanto all’altra e poi una scena di accoppiamento ripresa in controluce in cui non si capisce nulla. Durante la fellatio il volto della donna è coperto dai capelli per cui è impossibile individuare chi sia la performer.
Un’altra scena degna di nota è la sequenza, reiterata più volte nel film, in cui due donne si scambiano effusioni mostrate col classico effetto caleidoscopio che è il marchio di fabbrica di Bergonzelli.

Passando alla sequenza Rashomon: due banditi penetrano in casa di Karin Well con scopo di rapina, uno se la porta a letto per distrarla mentre l’altro le svuota la cassaforte. Le cose vanno male, lei si accorge del raggiro, tenta di reagire ma un colpo di pistola la raggiunge. Non vediamo però chi spara. Durante il processo ciascuno racconterà la sua versione, il primo criminale, il secondo criminale e un povero diavolo che passava per le scale quando i banditi si sono dati alla fuga. Va da sè che, ogni volta in cui qualcuno esporrà la sua versione dei fatti, sarà solo un pretesto per mostrare da nuove angolazioni ed in nuove azioni erotiche il corpo nudo di Karin Well.

In definitiva, che vuoi dire di un film così? Ringrazi Bergonzelli e la sua troupe per ciò che ha saputo dare alla cinematografia italiana, non ti curi di loro ma guardi e passi.

Se qualcuno volesse essere così folle come me da guardarsi pure Şahit per verificare le differenze e gli elementi comuni può reperirlo facilmente su YouTube:

PS Non conosco la fonte del dvd-r di La mondana nuda che mi sono guardato, sembrerebbe un riversamento da vhs ma sinceramente non so se il film abbia avuto edizioni home video ufficiali.

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La copia in mio possesso aveva delle scene hard che iniziavano per poi essere prontamente tagliate. Ricordo un momento delirante in cui gli attori si trovavano su una scalinata e fingevano di assistere alla corsa automobilistica.

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Ma in realtà come ho descritto più sopra anche nella copia che ho visto io le scene hard sembrano essere “clandestine”, sono brevi, appaiono all’improvviso, si troncano altrettanto all’improvviso. Non so però se ci fosse del materiale in più, secondo me Bergonzelli questo aveva e questo ha usato.

Il fotografo “di moda” con ignobile riportone che immortala la Well nella scena iniziale con macchine antidiluviane deve entrare prepotentemente nelle scuole di cinema

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Ma anche Harrison si presta a scene sexy (soft chiaramente)?

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C’è una scena con la Longo di discreto impatto. Fra l’altro Harrison non ebbe giudizi lusinghieri sulla pellicola definita come un film che non è nè d’azione nè sexy ma soltanto stupido (e ne ebbe ben donde!)

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Curioso che due anni dopo i due lavorarono di nuovo insieme in un film di tutt’altro tipo: CORRI COME IL VENTO, KIKO. Comunque penso che per un attore abituato prima ai mitologici, poi ai western e successivamente al cinema d’azione mettersi a fare i porno soft non deve essere stata proprio proprio una gran cosa. Questo al di là di avere ‘tra le mani’ Malisa Longo.

ot:
Sapevate che Richard Harrison è il padre di Sebastian Harrison: il Satomi di KISS ME LICIA?

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Credo che nel forum, lo sapessero tutti, o quasi. :sunglasses:La cosa che mi colpisce, nella carriera di Harrison, è che a un certo punto, davvero ha accettato di tutto. Per la serie “basta che sia lavoro, e mi paghino”. Assai significativo, a proposito, quel che diceva di lui Mario Bianchi buonanima, di cui era amico. Ovvero “non ti pagava un caffè, neanche a ucciderlo”… :no_mouth:

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Io non lo sapevo fino a pochissimo tempo fa quando ho letto un’intervista al figlio. :kissing_closed_eyes:

Riguardo lui come attore ha avuto i migliori doppiatori. Locchi e Rinaldi su tutti. Magari ha una voce da papera…

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Il nostro americanone con la faccia della salute doveva essere però piuttosto ingenuo. Nella seconda metà degli anni 80 si ritrovò coinvolto in una serie di deprimenti “ninja movies” diretti dal “mitico” Godfery Ho (della serie da uno ne tiravano fuori almeno quattro)
per i quali non solo non vide manco un centesimo ma pare che si trovò costretto a pagare delle tasse per dei films mai fatti!!

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Da quanto raccontatori a Istanbul anni fa, Bergonzelli si recava regolarmente in Turchia a procurarsi materiale per i suoi film. In che modo e con quali accordi coi registi è poco chiaro. Come diceva Kunt Tulgar, con un pizzico di rabbia, non sempre le intenzioni dichiarate corrispondevano poi agli obiettivi finali. Non è escluso però che per questo film in questione ci fosse stato già in origine un accordo per trasformarlo in una specie di porno con scene curate da Bergonzelli stesso. D’altra parte erano gli anni in cui anche in Turchia il porno stava furoreggiando.

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Come il mitico Kriminal porno. Qualcuno è mai riuscito a recuperarlo in lingua italiana?

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4 messaggi sono stati uniti a un argomento esistente: Kriminal Porno (Melih Gülgen, 1979)

grazie vado a vedere, sempre parlando di Bergonzelli il film La mondana nuda è hard o soft?

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Esiste sia la versione soft (uscita all’epoca nei cinema italiani) che una versione hard. Non vorrei andare OT, ma La mondana nuda ha fatto impazzire Bergonzelli (che lo considerava “il film della laurea”) anche perché - tra l’altro -, non essendo più disponibile l’attore che nel girato originale turco interpretava il guardacaccia, ha dovuto arrampicarsi sugli specchi per adattare al montaggio le nuove sequenze a quelle turche preesistenti.

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