La morte avrà i suoi occhi - The caller (Arthur Allan Seidelman, 1987)

Strano che non sia stato aperto un topic dedicato… curioso filmettino (diventato già un piccolo cult personale dopo la prima visione) che inizia con l’impronta ben delineata di un kammerspiel per poi piano piano sciorinare, nell’ultimo quarto d’ora, in qualcosa di decisamente e totalmente diverso.
Abbiamo due interpreti in pieno stato di grazia, ossia Malcom McDowell e Madolyn Smith (che ha tutte le carte fisiche e nevrotiche per interpretare un thriller all’italiana Fulciano o Argentiano) che giocano inizialmente al gatto e al topo, alla preda e al predatore, a chi incastra chi.

La regia è di Arthur Allan Seidelman, conosciuto ai più per il weirdiano Ercole a NY

Segnalo alcuni effetti molto artigianali e ben fatti, un momento bodymelt e un finale plot twist che non ti aspetti.
Una interessantissima cosa è che il film dovrebbe essere stato girato negli interni di Cinecittà, difatti figurano molti addetti ai lavori italiani tra cui un Maurizio Merli che credo sia il nostro poliziotto col baffo, dal momento che aveva un doppio lavoro da attore e tecnico.

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stracultissimo, stavo così intrippato fin dal trailer che mi precipitai alla prima in sala - se a parte me ho contato oltre 5 persone è romanzare. alla sua uscita, mi accattai subito la vhs che ancora ho, che ho innumerevoli volte usato per sfidare chiunque (specie i più sboroni che facevano i navigatissimi) a indovinare il finale mettendo in pausa quei 10’ circa prima. e mai uno che ci abbia preso. :ninja:

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Si ti confermo che questo è uno dei tantissimi film Band e co girati in Italia
Come anche Striscia ragazza striscia con Kinski e tanti horror prodotti da Charles Band.

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ho intercettato molto spesso il suo gentilizio nei titoli di coda di commedie italiane della forbice 75-84 ma credendolo sempre un caso di omonimia.

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E credo proprio che in effetti sia, un semplice caso di omonimia. Non penso davvero che il baldo Merli avesse un “secondo lavoro”, nel cinema. Suvvia, siamo seri…:neutral_face:
P.S. A proposito di “serietà”. Non ho ancora capito, a distanza di oltre 30 anni dalla visione del film, se la “rivelazione” finale sia una cosa geniale, o semplicemente una clamorosa puttanata. Il dubbio mi rimane…:face_with_open_eyes_and_hand_over_mouth:

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il finale è chiaramente ciascun per sé (io lo trovo coerente con tutto il resto ma geniale per il suo esserlo in maniera così incoerente), ma ha di bello che resta ancora oggi a prova di tutti quegli sbruffoncelli che devono darsi un tono da viveur a suon di “avevo già capito subito tutto dal minuto 10”

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Hai ragione sul fatto che non puoi capire,o immaginare, il finale dopo i primi 10’. Ma ancora oggi io, appunto, non so se ringraziare o sfanculare il regista, per l’indubbia originalità della “rivelazione”. Il cinefilo, talora, è più tormentato di Amleto. In sedicesimo…:smiling_face:

ma neanche dopo i primi 65 credimi. ho bellissimi ricordi di amici che a bocce ferme avevano riempito fogli e fogli di appunti e si confrontavano tra loro pazzi nel culo tirando fuori fior di ipotesi degne di film a parte. mai nessuna comunque che si avvicinasse di un metro al vero finale. ovviamente al dunque volavano certi vaffanculo al film e a me che puoi ben immaginare. usato così il film era per me bello il doppio.

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Su questo sono d’accordo. La prima volta che lo vidi spiazzò anche me, ovviamente; però non sono di quelli che lo hanno sfanculato ed anzi, l’ho apprezzato moltissimo perché io sono un estimatore della serie “ai confini della realtà” e questo film (come altri) ne è diretto discendente.
Comunque, un piccolo gioiello!

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Anche Mereghetti, nella sua recensione, tira in ballo quella serie. Infatti forse, tutto sommato, era meglio farne l’episodio di un film antologico. Mezz’ora o poco più, sarebbe stata la dimensione ideale, anche produttivamente, per un simile soggetto.

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Ah non lo sapevo del Merenghetti! Ma d’altra parte, un critico è certo più avvezzo a cogliere certe influenze debitrici/ispirazionali all’interno di una pellicola.

Sì, sono d’accordo anche col pensiero generale riguardo ad una sua possibile realizzazione come episodio di mezz’ora.
Dipende un po’ anche dalla qualità della sceneggiatura & dialoghi; di questo sinceramente ricordo poco ma, per dire, con

“the truman show” hanno ottenuto un ottimo risultato allungando proprio un’idea presa da un episodio di “ai confini…” del 1989 (oltre ad un racconto di partenza scritto da Asimov nel '59)

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@Zardoz @Pizzafichi scusate ma io sarei per occultare almeno metà dei vostri ultimi 2-3 commenti perché già parlare di generi d’appartenenza e di parentele di serie fa spoilerissimo a sé, e qua lo abbiamo visto in pochi. detto questo io lo amo così come è. fosse stato l’episodio di una cine-antologia sarebbe rientrato in una comfort zone e avrebbe perso del tutto il carattere atipico e weirdissimo generale di corpo filmico fuori dall’ordinario.

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Sono pienamente d’accordo con te @schramm
Se dovessimo per forza etichettarlo ad un genere l’operazione corta sarebbe un’idea… ma in quanto non ascrivibile ad un genere vero e proprio (anche se si potrebbe parare di mix di generi senza spoilerare) il film pè è uun quanto weird e forse per alcuni con varie lungaggini è affascinante così… non cambierei nulla… le facce dei protagonisti, l’ambient, i dialoghi, la tematica e sopratutto il finale.
Va bene così.

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peraltro per essere un fondo di magazzino destinato a fine infausta annunciata (non sopravvisse nelle sale cagliaritane oltre 4 giorni e non beneficiò di seconde e terze visioni) venne fatto un lavoro di fino dalla cd doppiatori laddove di norma a prodotti secondari venivano affibbiati doppiaggi trascurati e trascurabili. colizzi in particolare su mcdowell è di punta. il che mi fa pensare che sarebbe l’ora di rivederlo in originale, cosa mai fatta, dato che malcolm al naturale è sempre da urlo. non ho invece mai capito il senso ultimo del titolo italiano di pavesina derivazione che gli han schiaffato a muzzo, che non ci appiccica una fava col plot (ma che va detto rende ancora più astruso il tutto). il titolo originale è molto più essenziale e centrato.

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verooooo! m’ha fregato il pino! :smiley: col tutto che locchi non ha mai doppiato mcdowell, che io ricordi! vado a correggere

scusa ma tirare in ballo il preciso genere a cui ascriverlo in una serie come twilight zone oltre a non essere affatto generico ma fortemente specifico è uno spoiler ENORME dato che il film parte da premesse eminentemente psycodrama thriller mistery e le mantiene per il 90% del metraggio, per poi derapare a sorpresa solo negli ultimi minuti. che essendo così magnificamente stronzetti nel loro sbalzo di paradigma andrebbero preservati da ogni definizione accademica, che mai come in questo caso rappresenta nugoli di pulci nell’orecchio per chi non ha mai visto il film. per cui sarei per contenere il danno come ha saggiamente fatto pizzafichi, occultando nel tuo nono messaggio tutto quanto va da tira in ballo a horror fantastico

se ti pesa il pandoro e non vuoi farlo, chiamo a rapporto @Frank_n_Furter

Boh. Se considerate rivelatori certi miei interventi, cancello pure, e amen. Cancellato pure il post sul doppiaggio.:v::sunglasses::cocktail:E buon anno a tutti, già che ci siamo…:star_struck::partying_face:
P.S. Non occorre fare intervenire le forze dell’ordine. Sono un probo cittadino che paga le tasse e rispetta la legge. Pure per questo, finirò allo zoo…:smile::tongue:

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