La Mummia (Alex Kurtzman, 2017)

Si potrebbe e si dovrebbe dirne tutto il male possibile di questo ennesimo reboot della Mummia. Non ha una regia (di fatto Cruise decide anche l’affettato nei panini dei cestini della troupe, basta vedere gli extra del dvd, fa impressione come il regista non conti veramente un cazzo); è tutto finalizzato ossessivamente a dare il via ad un nuovo franchise (compreso l’orrido finale); si vorrebbero omaggiare i classici della Universal ma il mix di terrore, fantastico e romanticismo di quelle pellicole leggendarie viene soffocato completamente dall’azione ultraspettacolare, unico vero ingrediente del film, fatto salvo qualche elemento volutamente e marcatamente comico (che lascia il tempo che trova, Cruise proprio non ce la fa a far ridere…l’unico miracolo lo ha compiuto in Tropic Thunder); la sceneggiatura ricorre a facilonerie che irritano; il cast è anonimo, Cruise è Cruise nel bene e nel male, e Russell Crowe è parodistico. Per fortuna c’è Sofia Boutella, sorpresa positiva, carisma e intensità notevoli, una scelta azzeccata (o fortunata), in altre mani e con un’altra sceneggiatura avrebbe potuto veramente esplodere. Gli effetti speciali sono ottimi ma si esaurisce tutto lì, al sopraggiungere dei titoli di coda le sabbie del deserto si portano via ogni ricordo.

Questa Mummia è un accrocchio di ogni cosa possibile, tanto per capirci ad un certo punto abbiamo una mummia regina d’Egitto alla testa di un’orda di cavalieri templari zombi, quanto a crossover insomma non ci facciamo mancare niente. Chiaramente abbondano le galoppate nel deserto, i sotterranei di una Londra misteriosa, le scene di lotta in assenza di gravità su aerei senza pilota, inseguimenti sott’acqua in apnea e quant’altro. Dentro i 110 minuti di pellicola Tom Cruise pigia tutto il possibile, come il frigorifero della viglia di Natale stipato fino all’inverosimile, una sola oliva in più e scoppierebbe.

Alla buon’ora, un thread su questo generalmente sputtanato, però non spregevole, blockbuster! Certo, non è un gran film, e la regia è di puro servizio. Comunque ha sempre ritmo, non dura troppo, c’è spettacolone baracconesco ma anche sana autoironia e umorismo, il finalissimo è curioso e perfino coraggioso (almeno all’interno del genere). Cruise è il consueto “ercolino sempre in piedi”, che corre salta combatte spara: uno spettacolo dentro lo spettacolo. La Boutella poi è brava, e con una faccia insolita e interessante. Da bocciare in pieno Crowe: oltre al doppiaggio del cazzo di Ward, dobbiamo sopportare pure la piena “sforma” fisica dell’australiano, bolso gonfio e panzone. È due anni più giovane di Cruise, ma vivaddio pare suo padre! Concludendo, rivedrei volentieri piuttosto questo imperfetto “filmastro” che non il coevo “Wonder woman” ( che globalmente ha incassato un fottio: mah?!): fra Cruise “salterino” e una Gal Gadot qualunque (e meno convincente della più scarsa cosplayer…), la scelta è fin troppo facile…

Concordo con d-fens. Un’accozzaglia terrificante. Quando vuole far ridere fa piagne, quando vuole esaltare con l’action annoia, quando vuole fare paura fa ride… mummie, zombie, a un certo punto arriva pure russel crowe che fa un tristissimo dr. jekyll, ma sì, mettiamoci tutto! E in mezzo… tom cruise che fa tom cruise, ossia… corre! Corre, cristo! Tom cruise deve corre! Sennò non è contento! Ogni volta sembra strafatto di cocaina, decide tutto lui, non usa controfigure perché è l’invincibile, è quello che salva il mondo, è dio in terra, è l’eletto, è colui che! Ovviamente la scena a petto nudo è d’uopo. La spalla comica, il tizio di new girl/jurassic world, è insignificante. A un certo punto omaggiano/copiano pure un lupo mannaro americano a londra! Cristo santo! Per favore, lasciamo stare la robba seria. E la solita scenetta alla fine dei titoli di coda che preannuncia il seguito (non mi ricordo neanche, c’era? Sicuramente sì, tanto so tutti uguali), che ormai hanno rotto i coglioni! Basta! Basta con sta cosa dei seguiti, cristo! È tutto serializzato, tutto una serie tv! Madonna! E fanno pure cacare. Fossero guardabili…
E mo ci dobbiamo sorbì pure gli altri mostri del dark universe??? Co johnny depp che fa l’uomo invisibile? Dio santo…

Io mi diverto con tutto, anche e soprattutto con la merda. Ma c’è merda e merda. A parte la boutella, che mi piace sempre, non salvo niente di questo film. Spazzatura.

Per rifarmi la bocca mi so rivisto Barbarossa di Kurosawa! In culo a tom cruise!

Zardoz: io invece mi rivedrei wonder woman 100 volte. Almeno quello era “guardabile”. Un minimo di senso ce l’aveva, pur essendo na cacatella pure quello alla fine. De gustibus. Ma questo manco sotto tortura. Tom cruise ha rotto il cazzo. Quando è a briglie sciolte è insopportabile. Se lo utilizzassero bene in un film che si guarda (vedi il buonissimo edge of tomorrow) e lo tenessero “al guinzaglio” allora me lo guardo.

Che merda di film.

Cruise continuo a difenderlo a spada tratta: fuori dai set posso ampiamente discuterlo per la sua fanatica (“talebana”?) adesione a Scientology. Ma come “uomo di cinema”, lo rispetto e talvolta pure ammiro (vedi anche “Barry Seal”, passato nelle sale frettolosamente, dove Cruise imbrocca la sua migliore interpretazione degli ultimi 15 anni almeno). Tornando al cosiddetto " dark universe": gli incassi sotto le previsioni hanno inficiato in parte il futuro di questo nuovo franchise. Nel 2018 arriva comunque “La moglie di Frankenstein”, con Javier Bardem: puzza di “inutilità” lontano un km…
P.S. La Gadot già mi aveva fatto cagare in “Batman vs Superman”: è totalmente sbagliata e fuori ruolo. Quando poi ho visto il trailer di WW, volevo sprofondare. Ma come hai saggiamente detto tu, Tony: de gustibus…

Oltre agli incassi mi auguro che anche l’estrema mediocrità di un simile prodotto abbia influito pesantemente sulla fregola di dar vita ad un nuovo “dark universe” (che poi, se paragonato all’originale…c’è da vergognarsi per aver solo ambito ad un’operazione del genere).

Cruise come infaticabile uomo d’azione è degno di ammirazione, ma questo di per sé non significa che ogni cosa che tocca sia oro. Questa Mummia è il topolino partorito da una montagna e comunque puzza fastidiosamente di operazione commerciale molto prima e molto di più di un sincero e devoto omaggio al “cinema dei mostri” del bel tempo che fu. La Boutella potrebbe essere una regina tanto egiziana quanto sumera, atlantidea o calabrese, non farebbe alcuna differenza. Men che mai se invece dei geroglifici indossasse la tutina dell’ennesimo infinitesimale periferico collaterale supereroe Marvel (…tanto grossomodo lo standard di riferimento è proprio quello).

La tua analisi sul fatto dell’“operazione commerciale” non fa una piega, e la condivido in pieno. Del resto parliamo di prodotti mainstream, col marchio delle major hollywoodiane, ovvero di roba che deve girare il mondo ed essere “assimilabile” un pò da chiunque. Prodotti “omogeneizzati”? Certo: ma anche, cosa fondamentale, film “di intrattenimento”. Che poi possono essere abbastanza (come, secondo me, nel caso de “La mummia”) o molto (vedi il recentissimo, e riferendoci appunto all’universo Marvel, “Thor ragnarok”) riusciti. La cosiddetta “arte cinematografica” è un’altro pianeta, sì. Ma trascorrere un paio d’ore divertenti, in sala, è pur sempre cosa buona e giusta. E tornando un attimo a Cruise: esatto, non tutto gli riesce al 100%. Questo rimane un lavoro di transizione, tanto per tenersi in allenamento. In vista del prossimo “Mission: impossible”: è Hollywood, baby…
P.S. Comunque il film di Kurtzman mi ha spassato anche per la spudoratezza quasi “alla Raimi” esibita, coi templari praticamente usciti da un lavoro di De Ossorio e gli zombi subacquei degni di “Zombi 2”!!

Ma infatti non c’è alcuna critica a La Mummia in quanto mero intrattenimento hollywoodiano da botteghino, ci mancherebbe, mica pensavo di star vedendo Solaris, altrimenti non avrei in casa dvd a pacchi di Schwarzenegger e Stallone. E’ che secondo me fallisce anche sotto questo aspetto, è un film estremamente pretenzioso, con qualche freccia al suo arco (la Boutella, il livello fotonico degli effetti speciali, un ritmo adrenalinico) ma che sostanzialmente si sgonfia come un soufflé venuto male. Troppa faciloneria, troppa roba un tanto al kg, troppi attori anonimi (e quelli di blasone non danno una gran prova), troppa furberia nel voler citare il dark universe della Universal che era ben altra roba, troppa strategia nel voler costruire a tutti i costi un nuovo franchise (unico vero obiettivo di questa operazione, mancavano dei neon lampeggianti durante il film che ce lo ricordassero ad intervalli regolari), ed un finale - lo ribadisco - per me orripilante.