non sono un fan della paccottiglia televisiva, eppure anche in mezzo al letame, a volte, è possibile trovare qualche perla… o qualche fiore, per citare la nota canzone.
ciò riassume brevemente quel che pensai scoprendo La Squadra nel lontano… umm… non ricordo… è davvero passato tanto tempo dalla prima puntata della prima serie di questa fiction.
all’epoca mi entusiasmò subito…: un cast artistico di tutto rispetto -cito solo il bravo Massimo Bonetti tanto caro a noi amanti del cinema di genere- un cast tecnico capace di far miracoli (entro certi limiti ovviamente), capace perfino di rendere -spesso- molto cinematografico il prodotto televisivo grazie a regie sapienti, fotografia raffinata, ottimi montaggi e sceneggiature realistiche, vicine fortemente vicine al territorio…
mi entusiasmò, lo confesso.
e fu tanto l’entusiasmo che in seguito non ho perduto nessuna puntata.
obiettivamente devo cmq ammettere che non tutte le annate di questa fiction son state allo stesso livello… ma mica è cosa semplice durare così tanto. non è semplice affatto.
infine, dolorosamente -almeno per me- l’anno scorso il caro ispettore Guerra (Bonetti) è stato ammazzato… un colpo di pistola in petto.
centro. e dico centro perché quel colpo di pistola aveva colpito il cuore, l’asse portante di questa “Squadra”. una scelta -degli sceneggiatori o di chi per loro- molto chiara; una sorta di eutanasia della creatura… una nuova annata sembrava abbastanza improbabile.
[ho scritto “o di chi per loro” perché si dice che tutti gli autori della fiction siano stati sostituiti… pare che certe tematiche affrontate sarebbero risultate un pò troppo “forti” per una fiction… pare…]
e invece no.
come un Jason redivivo per sempre ecco quest’anno tornare la serie; anche se con una nuova veste, anche se con nuovi attori, perfino un altro commissariato… del vecchio Sant’Andrea di periferia, infatti, non resta più nulla, forse nemmeno il ricordo… i legami con il passato ci sono, e hanno il volto meraviglioso del sovrintendente Sciacca (Tony Sperandeo, sempre perfetto), il volto dell’ispettore Battiston (Federico Tocci), dell’agente Silla (Gennaro Silvestro)… ma perfino loro sembrano condannati alla rimozione forzata di ciò che era “La Squadra”.
ho visto le prime puntate e ancora, francamente, mi sento abbastanza spaesato… devo ancora capire se seguirò questa serie oppure, come d’altronde già capitava con le ultimissime, avrò con essa un rapporto saltuario e occasionale.
per adesso posso solo dire che c’è qualcosa che mi convince, verificherò se si tratta di un abbaglio oppure no.
intanto qualche new entry: l’ispettore Sergio Vitale (il buon Rolando Ravello) -che coordina una squadra di “falchi”- mi è parso ottimo… come ottima mi pare l’idea di questa “squadra speciale”.
Vitale ricorda molto, in verità, certi Commissari dei film che amiamo: sempre in guerra con il mondo, costretto a combattere la criminalità ma anche l’ottusità burocratica delle istituzioni. gli ho sentito dire “battute” che sembravano uscire dalla bocca di un Merli.
e ancora: l’ispettore Vito Sorrentino (Pietro Taricone)… confesso che quando seppi di questa entrata ne restai decisamente disgustato, ma sono costretto a ricredermi e mi ricredo con piacere. i pregiudizi, l’ho detto credo spesso, non portano davvero a nulla… uno se li tiene stretti e fa bene -come direbbe Bukowski- ma quando la realtà li smentisce è bene ammetterlo senza troppe ipocrisie.
Taricone in questo ruolo è perfetto, funziona alla grande e se la cava piuttosto bene… d’altronde recita la parte del “falco” un pò trucido… direi che il ruolo gli calza a pennello e francamente, dovessi avere la fortuna nella mia vita di girare un poliziesco, un pensierino glielo farei.
un’attrice che invece ho detestato cordialmente durante queste prime visioni, piuttosto, è stata Lisa Galantini nel ruolo del vicequestore Paola Ricci… ok che il personaggio deve risultare “odioso” (si nota da come è stato costruito) però -senza voler denigrare un’attrice che cmq ho approfondito poco- non credo sia adatta per il personaggio, sembra una nota stonata… o almeno, queste sono le mie impressioni.
potrei continuare a scrivere anche di altri, ma mi fermo per spendere solo qualche parola sull’aspetto tecnico degli episodi che ho visto: fotografia regia e montaggio continuano a non perdere in “qualità”.
eravamo già stati abituati in modo soddisfacente e spesso perfino egregio per quanto riguarda l’action (inseguimenti, sparatorie, effetti speciali di trucco -naturalmente artigianali, ferite vecchio stile, per questo mi piacciono) e credo che anche questa volta ne vedremo delle belle.
Napoli, più che mai, mi è sembrata protagonista assoluta… con i suoi mercati, con i suoi vicoli…
e l’aria che tira è piuttosto nevrotica, violenta… toni lividi.
basta, o detesterete tanta prolissità.
concludo dicendo soltanto che ciò che ho visto promette bene… speriamo che la promessa venga mantenuta.
un ricordo dell’ispettore Guerra (Bonetti):