La Paura trema contro (Pupi Oggiano, 2018)

Film indie diretto dal torinese Stefano (Pupi) Oggiano.

Si tratta di una storia fantastica più che un horror o thriller come si potrebbe supporre dal titolo. Con chiari omaggi al maestro Dario Argento (di cui il regista -che ho conosciuto personalmente- è grande fan).
Ai testi ha collaborato il nostro Corrado.
Il film soffre dei tipici difetti delle produzioni indie, recitazione così così, trama banalotta, ma si intravede una certa passione nelle riprese e nella fotografia. Buoni alcuni pezzi della colonna sonora composta dal regista stesso.
Regista che è già al lavoro su un nuovo film.

DVD in vendita anche su amazon.

A dir la verità, di omaggi ad Argento non sono riuscito a scorgerne molti… lo stesso Pupi si è stupito di sentir dire ‘sta cosa, non era proprio sua intenzione farne. Sugli attori, dipende. Alcuni va be’, son stati presi per amicizia o che so io; ma ce n’erano di bravi, per me Osmar nei panni del commissario è perfetto. Ma lui lo fa di mestiere, è principalmente doppiatore.

La locandina è bella, però.

Suggerisco all’utente Matte accurata visita oculistica.
Se da questa non dovesse emergere alcuna patologia in corso, suggerisco visita psichiatrica.

Ce l’hai con me? Stai parlando con me? Buffo ti sembro? Citazioni a raffica :smiley: :smiley:

Per me è bella, d’altronde se sono pisano ed interista ci sarà un motivo :smiley:

Me l’hanno mandato alcuni mesi fa da visionare, lo ricordo poco e non positivamente
E’ una sorta di fantascienza un po’ autoriale girato sulle colline torinesi se non sbaglio
Gente rapita dagli alieni e cose del genere. L’idea di fondo non è neanche male, ma si perde quasi subito in quel cerebrale pretenzioso che nasconde il nulla da dire
Sono rimasto stupito che nonostante tutto la home movies abbia poi deciso di farlo uscire, ma se non ho capito male non è un’uscita 100% HM, ma una cosa a metà…avevo letto qualcosa sul loro FB proprio a riguardo di questo film
La Home Movies ha annunciato che tra un anno chiuderà come etichetta e ci credo, nell’indie italiano ha distribuito accanto a molti titoli meritevoli, una sequela di zozzerie senza senso (tra cui questo film) che l’ha fatta diventare un’etichetta poco affidabile
L’ignaro cliente rischia di comprare da questa label una perla che merita giustamente visibilità e subito dopo un film da scampagnata domenicale con gli amici quando il Torino non gioca e non si ha nulla da fare. Non c’è nessuna scrematura nella selezione dei titoli da editare e ovviamente in un attimo si inonda il mercato di titoli indie che non sono tutti uguali nè per livello nè per valore.
E ve lo dice uno che di horror e gialli indipendenti ne vede a bizzeffe tutti i giorni. Non si può pubblicare tutto indiscriminatamente, La HM aveva iniziato bene, dando spazio a film meritevoli, che sparivano una volta proiettati ai festival (e ce ne sarebbero ancora molti da fare uscire), ma non si può fidelizzare un cliente che compra un buon film e subito dopo 2 ciofeche fidandosi solo della label.
Poi oh, parere mio ovviamente, quindi discutibilissimo
Ma credo sia meglio scremare e fare uscire pochi titoli ma buoni, e magari così avrebbero potuto andare avanti a distribuire. Per il bene di tutti

Questo comunque lo stanno vendendo bene, alla Veco giorni fa l’avevano esaurito e l’hanno dovuto riordinare. Alla prima torinese al Massimo aveva fatto il sold out, hanno dovuto proporlo in due sale perché non c’era più posto. Quanto ai contenuti, tutto fuorché cerebrale: è proprio una parodia voluta, nasceva come un corto poi Stefano ha deciso di ampliarlo contaminandolo con altri generi e pigiando ancor di più sul pedale dell’irrazionale/ ironico/ quel che è. E’ un gioco, non aspirava a essere un film “di genere” nel senso classico del termine; mi fa piacere stia andando, ora ha da poco ultimato le riprese del suo nuovo film (“Ancora pochi passi” è il titolo) che come budget aveva già qualcosa di più sostanzioso e lo sta rifinendo. Il 21 Settembre, al Mufant di Torino, presenteremo sia il DVD La Paura trema contro che la novelization omonima scritta da me e pubblicata da Buendia Books.

A breve dovrei vedere un nuovo corto in cui c’è sempre il tuo zampino, Corrado

Che al Massimo si faccia il sold out è scontato, anche il doc sui truzzi broders ha riempito i 420 posti del massimo 1 e ci conoscevamo tutti…non prendiamoci in giro. Non credo di rifare la stessa gente ai Murazzi il 13 settembre (non avrei nemmeno le sedie)
Una o due sale piene al Massimo, con tanto di annoiato articolo de La Stampa, (chissà quale sala poi) non vale uno sputo di una programmazione nazionale anche solo in 1 sala per grande città per 1 settimana…e sto film nessuno lo avrebbe mai tenuto 1 settimana a torino
O magari lo hanno dato nella saletta minuscola del massimo o ai 2 giardini per amicizia con qualcuno. Tanto sono sale che avrebbero tenuto chiuse
Sulla VECO che ti devo dire? Alla Rinascente?, in corso lombardia?.. ce ne sono altre? E poi quante copie ne avranno prese, 2-3…diciamo 5 copie a negozio a essere buoni?
Ma si, so che i registi non regalano (abbiamo girato film anche da noi e un po’ di registi falliti li conosco anche io). Le avranno comprate gli attori, gli amici, forse anche tu… 10…diciamo 20 copie a torino non sono nulla
Il film è una merda (scusa) e ha in parte rovinato HM
Poi se vuoi ne parliamo una mattina a colazione (se mi inviti), anche io sto in zona c.so principe oddone, zona squat prinz eugen

ma sei torinese almeno dal 90? sennò magari non sai che il prinz è a 2 passi da casa tua…
comunque sono quasi tuo vicino di casa a un paio di vie da te
se ti va domattina ci prendiamo brioches e parliamo di sto insulto al cinema

A me non spiace; ecco forse il font del titolo non è proprio il massimo…

C’è anche da dire che dalla locandina (non l’avevo vista) sembra una cosa tra i vampiri goth teenager e i lupi mannari in voga adesso, ma il film non ha nulla di tutto ciò
E’ una schifezzuola e basta.
Non mi sto accanendo, ma se volete vi faccio un elenco di almeno 20 film italiani indie che spariranno e che invece dovreste vedere
Tipo sei nostri film piementesi
AMOST DEAD
UNDEAD western horror vercellese
YOU DIE SCARICA L’APP E MUORI (molto bello)
se volete li ho tutti

No, non li voglio grazie. E dalla locandina non vedo 'azzo si deduca la presenza di vampiri, fa riferimento a una scena (anzi, due) ben precisa del film… schifezzuola non discuto, ognuno si faccia piacere quel che vuole. Magari ci saranno “indie” fatti meglio; io ne ho visionati di infinitamente peggiori e non solo sul piano narrativo. Poi, oh. Rimane il fatto che questo sta venducchiando, altri non se li è inculati nessuno… non potrà certo essere l’unico metro di giudizio, di bei film dimenticati ce ne sono tanti. Ma il pubblico è sovrano, se caccia le svanziche magari tutti i torti non li ha. Alla fine, poi, è stato un gioco costato un’inezia (8000 euro di budget per pochi giorni di riprese) e come scommessa mi sembra vinta. Ma anche qua, ognuno… :slight_smile:


Er, quale? Mi sfugge ‘sta cosa… vero è che di sceneggiature ne ho scribacchiate un po’, perso il conto. Si gioca, via… sì, torinese dagli anni 90. E di vederci qualche volta in centro mi va, magari al Blah Blah e dintorni da sbevazzare te lo offro. :slight_smile:


ps. A proposito del sold out al Massimo, loro mica ci credevano. Biglietti solo prevendita, una saletta e amen. Si sono stupiti di doverne approntare un’altra, magari Stefano ha giocato bene le sue carte a livello di immagine pubblicitaria… boh. Sulla casa editrice non so, ti riferisco solo quel che ho visto da Veco e che mi hanno riferito. Chiaro che pure se sbancasse 'sto film, mica basterebbe un solo titolo a farli campare di rendita!


pps. Zona Principe Oddone? Phigo. Leggo solo ora se no la colazione te l’avrei offerta, una di 'ste mattine si rimedia. :wink:


Tornando al film, in tutta onestà e tralasciando guadagni e meriti: è un videoclip di una settantina di minuti, va visto con questo spirito e capisco che chi si aspetta una cosa più “cinematografica” possa ritrarsi inorridito. Poi c’è stato chi lo ha apprezzato, sentito pareri lusinghieri anche da addetti ai lavori (Antonio Tentori ne è rimasto così favorevolmente colpito da proporsi per il nuovo lavoro di Pupi, e non è che ci guadagni ‘sto gran che). Io chiaramente son di parte: l’ho visto nascere anche se il mio apporto ai testi è stato veramente minimo (alla fine è tutta farina di Stefano, soggetto e sceneggiatura), mi ha fatto piacere vedergli prendere forma e diventare qualcosa… bello o brutto mi è rimasto sotto pelle, mi ha divertito molto approfondirne alcuni personaggi per la novelization. Oh, be’. Ai posteri l’ardua sentenza.