La pazzesca storia di William Berger e moglie

Leggevo che il grande attore, protagonista di molti “nostri” film, ha avuto un’avventura pazzesca nella sua vita.
Negli anni '70 furono arrestati lui e la moglie dopo una notte di alcool e droga e rinchiusi per diverso tempo in un ospedale psichiatrico (leggasi manicomio).
La moglie, già gravemente ammalata, fu lasciata morire d’inedia, abbandonata a se stessa, nessuno si prese la briga di curarla. Pazzesco.
Se fossi uno scrittore o uno sceneggiatore, prenderei spunto dalla vicenda per farci un’opera.

[FONT=Verdana][COLOR=Black]Riportiamo pure l’articolo completo, la storia è assolutamente pazzesca:[i]

“La carriera di Berger è ormai lanciata verso il firmamento dei divi, ma la notte del 4 agosto 1970, nel corso di una operazione antidroga condotta nel napoletano, zona dove l’attore vive con la moglie Carolyn Lobravico, anch’essa attrice, la polizia fa irruzione nella sua villa, dove sono ospiti dell’attore sette persone e scopre in casa mezzo grammo di hashish, del quale l’attore giurerà di non averne mai saputo la provenienza. Attori, capelli lunghi, modi ribelli, persone stravaganti, considerazioni che i giudici napoletani devono necessariamente aver fatto per incriminare i nove come persone socialmente riprovevoli, tanto che William e Carolyn vengono ricoverati coattivamente nel manicomio criminale di Pozzuoli, nonostante non ci siano prove certe della loro colpevolezza, meno che meno delle loro presunte “malattie mentali” e, soprattutto, nonostante l’epatite virale di cui soffre Carolyn. Nel manicomio criminale di Pozzuoli William perde Carolyn, lasciata soffrire tra terribili dolori addominali prima di tentare un disperato intervento chirurgico per quella che probabilmente è solo una peritonite acuta, il 14 ottobre 1970; quando i medici si rendono conto che non c’è più niente da fare, Carolyn viene addirittura fatta ricoverare nel reparto degli incurabili, tanto (sicuramente è stato il loro pensiero) è solo una drogata, per giunta pazza. Berger riesce a vederla ormai in agonia solo il 9 ottobre, accompagnato da uno schieramento di agenti ed ammanettato non può persino abbracciarla, in uno straziante addio. L’autopsia, richiesta a gran voce dai quotidiani meno impegnati politicamente, potrebbe chiarire le cause della morte della giovane Carolyn, ma non viene disposta dall’autorità giudiziaria. William Berger viene trasferito nel carcere di Salerno, da dove sarà scarcerato solo nel marzo del 1971, perché non ha voluto seguire il “consiglio” di accusare la moglie morta del reato ascrittogli. In questo periodo buio, distributori senza scrupoli né sentimenti ritirano fuori dai magazzini “La lama nel corpo”, film dove Berger interpreta un dottore sospettato di omicidio, con un nuovo, crudele lancio pubblicitario: “Berger, colpevole o innocente?”. L’indagine invocata, anche a seguito dello sdegno provocato nel mondo dalla terribile vicenda giudiziaria, da esponenti del governo, non porterà a nulla di concreto, anzi complicherà notevolmente la vita all’attore, tanto che sui vari set frequentati la presenza delle forze dell’ordine, ogni volta per nuovi controlli e con incartamenti vari, diventa una costante.”

[/i][/COLOR][/FONT]fonte:
members.fortunecity.it/strahinja/william_berger.htm

Vomitevole e vergognosa la speculazione legata al film “La lama nel corpo” di Scardamaglia…

Che peraltro, secondo me, è un gran bel film.

Si, indubbiamente.

Storia davvero incredibile!

L’unica cosa su cui mi trovo in disaccordo, che in verità non c’entra molto con la vicenda, è il definire William Berger lanciato verso il firmamento dei divi.

Berger era un signor attore, ragazzi!

Se qualcuno ha una bella foto di William Berger potrebbe farmela avere?
Ne avrei bisogno per lavoro e in tutti i libri che ho sottomano non ho trovato nulla che possa fare al caso mio, grazie!

nel film di Scarpelli (Manlio, non Furio) “Siamo tutti in libertà provvisoria” l’avvocato antifascista, interpretato da Lionel Stander, cita il caso di Berger & moglie descrivendone minuziosamente i fatti.

Pare che esista un libro scritto dallo stesso Berger con un certo Timothy Wilson anni fa (Berger è morto nel 1993) che descrive tutta la vicenda. Titolo House of the Angels. Inutile dire che in italiano non è stato mai tradotto, ad oggi.

Una storia pazzesca e che non conoscevo… E non posso fare a meno di notare che allora per mezzo grammo di maria (e chissà se per altre ragioni) sono finiti in manicomio e poi lui in galera, quando oggi a momenti con un chilo ti concedono il consumo personale…