Grazie per le info Andrea (e Mauro), non lo avevo assolutamente notato, è un taglio che hanno fatto bene di solito queste cose non mi sfuggono e sono fresco di visione da nemmeno 24 ore :(. La Giorgelli comunque con quel suo appeal da post matrona romana-neorealista mi arrapa sempre. :shy:
[Piccolo OT] nemmeno una settimana fa avevo rivisto Sette orchidee macchiate di rosse (rigorosamente nella mitica vhs GVR) dove la Nostra è una bellissima una donna di vita chiamata La Toscana, sebbene romana [fine OT]
C’è qualche differenza rispetto all’ottimo master recentemente passato sulle reti mediaset? Grazie.
Comunque per i completisti in lavorazione il film avrebbe dovuto intitolarsi “Il giardino delle lattughe”. Per non farsi mancare nulla il Palumbo pare abbia contattato un cast internazionale tra cui anche la grande Bette Davis. Pare inoltre che il dottore sia interpretato da tal Francisco Cortez un principe spagnolo amico del Palumbo. Comunque assolutamente e recisamente da recuperare l’autobiografia “C’ero anch’io” dove forse il compianto e improvvisato regista ci aiuterà a chiarire l"aura di mistero che aleggia attorno a questa curiosa e straniante pellicola
Quotando il buon A.N., non posso che essere totalmente d’accordo
Film noiosissimo, inutile, stucchevole già nel ruolo e nel disegno di questi alto-borghesi monodimensionali, deleteri peggio che in qualsiasi sotto-racconto alla Lancio Story al quale non gioca certo uno sviluppo farraginoso che rende la pellicola una visione veramente sofficante. L’esasperante recitazione dilettantesca resa ancor più fastidiosa da abbigliamenti che ho sempre trovato odiosi (tight, colletti di camicie appuntiti come spade; tagli di capelli alla Montezemolo); il totale scollegamento empatico tra questi cani ed io povero spettarore che devo sorbirmi 90 minuti di vizi segreti di questi ebeti altoborghesi…
scenografie squallide, montaggio apatico e regia moncorde che rendono tutto un vero e proprio sottoprodotto condito solo da noia e fastidio.
Certo, troppo, giallo-thriller italiano degli anni 70 è invecchiato veramente male, malissimo. Forse perchè era già rancido fin dagli inizi. O forse son io che sto cominciando ad averne un rigetto sempre più diffuso.
Sicuramente dei gialli “poveristici” è uno dei peggiori. Storia abbastanza assurda (la fotografia del pensiero e tutto quello che ne consegue) e attori decisamente scarsi ma ogni tanto una riguardata gliela do. Anche se ammetto trattarsi di pura perversione.
Se a qualcuno interessa, giusto per alimentare un pò di perversione, è stato postato sul canale RareFrames del Tubo in questi giorni.
Elio Palumbo fu il proprietario della casa discografica Yep molto nota soprattutto negli anni ‘70 grazie ai Santo-California (TORNERO’, DOLCE AMORE MIO, UN ANGELO) e i primi anni '80 a Flavia Fortunato.
Interessante (ho dato una rapidissima occhiata) l’omicidio della bionda con un coltello PALESEMENTE retrattile e la chiappa
di uno degli attori nascosta da un lembo del lenzuolo perché poi tutte e due erano troppe.
Scusate ma non vi viene il sospetto che il film lo abbia diretto Giuseppe Colombo, produttore e già generico all’epoca del girato, marito fra l’altro di Gabriella Giorgelli? Nel film interpreta il ruolo del losco maggiordomo.
di solito queste cose non mi sfuggono e sono fresco di visione da nemmeno 24 ore :(. La Giorgelli comunque con quel suo appeal da post matrona romana-neorealista mi arrapa sempre. :shy:
