storia di jill robinson (raquel evans, reginetta del softcore caduta nel dimenticatoio, vista anche lungo la filmografia di jesús franco), una donna sola, manipolata sessualmente dalla sua segretaria lesbica e da altre presunte amiche che la aiutano a sopravvivere artisticamente come spogliarellista e cantante nei music-hall nell’estate del 1977. una giornalista cerca di salvarla dal baratro sul quale è affacciata.
ritratto femminista di una giovane donna sexy e tormentata, impressionò il pubblico per i suoi nudi e l’erotismo esplicito, ma decenni dopo a spiccare maggiormente un approccio interessante alla tragedia della solitudine.
andrebbe capito, causa ambiguità segnica di imdb, se era hard in origine oppure no ma è giunto ricombinato nelle nostre sale.
fantastico il segnale di stop sulla paperella, un triangolo sovrapposto a un altro triangolo, un classicone nei manifesti affissi all’esterno in luoghi di concentrazione dalle sale di terza!