Diciamo che i primissimi anni ottanta era decisamente più sopportabile. Poi, sostanzialmente dal 1984, cominciò la pioggia. Ricordo che c’è chi chiamava Risatissima la pubblicità con lo spettacolo in mezzo. Ma questa è un’altra storia.
però rodar ricordi male. fino al 1985 gli spot sulle reti fininvest erano quantitativamente una sciagura (il monologo di celentano a riguardo cui faccio riferimento era di fine 81). ogni blocchetto non era inferiore ai 5’ e ne davano almeno 5 blocchi per film. che poi col tempo è diventato anche uno dei motivi per cui film anche non vietati venivano limati per farci entrare a spintoni i pacchetti pubblicitari.
Non sono mai stato un divoratore di televisione, soprattutto in prima serata.
Ma il mio ricordo è che crescendo la frequenza delle interruzioni pubblicitarie durante i film è aumentata sempre più, al punto di diventare insostenibile (tenete presente che i miei primi ricordi saranno relativi al 1989/1990).
Specialmente sui canali mediaset.
se non ricordo male i provvedimenti legislativi per limitarla di circa la metà vennero presi attorno al 1986. invano. perché come tutte le leggi nostrane, lo spauracchio di multe e sigilli ai ripetitori durò si e no un paio di mesi, dopodiché la pubblicità è tornata ai tempi primigeni per poi aumentare di un bel tot. pensa che per questo motivo (unito a problemi di diritti) la stessa videomusic, dopo la prima, non ritrasmetteva mai per intero i live. erano sempre smozzicati di un buon terzo… per farti un esempio, alle repliche del live dell’arezzo wave 1990 di elio mancavano circa 40’