La ragazza col lecca lecca - La fille à la sucette (Daniel Daërt, 1976)

alcuni film accreditano la regia a sergio gobbi e pierre vance, ma secondo i dati ministeriali, il primo manifesto dell’edizione del 75 e imdb

la paternità registica è di daniel daert… perché questa doppia attribuzione?

allunaggio negli schermi del milanese nel 78

poster prima edizione

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Ma è un vero porno? Gobbi aveva lavorato (e lavorerà in seguito) con attori molto importanti.

@Lindo @A_N @Carlitos che mi dite?

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Non ho idea, sinceramente

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considerato l’anno di uscita da noi, può darsi che fosse un softcore spinto destinato a interpolazione certa. imdb lo sigla comunque come adult, il che significa che qualche sequenza hard la contiene. se poi questa provenga da una dimensione parallela o meno, non so dire.

Sai che l’IMDb spesso prende enormi cappellate (vedi il caso di Questo si che è amore catalogato anche come horror). Più che altro mi meraviglia anche un regista produttore non famosissimo ma sicuramente con grossi agganci poi si mette a fare film del genere. Poteva coinvolgere Virna Lisi visto che ci stava. Come MILF sarebbe stata esplosiva!

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non è tanto imdb in sé tanto chi inserta il film. ed è vero che molto spesso su adult (che è un tag designato ai contenuti esplicitamente hard) ci ho vsto incasellate opere che non avevano neanche un mezzo nudo o sushi typhoon. però qua siamo alle prese con un erotico, per cui il sospetto si fa lecito. in ogni caso più di così non so dire. l’ho piazzato su questa board per via dell’adult. se poi voci esperte del settore recano delucidazioni contrarie, lo sposto.

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Il problema è che @Lindo non lo sa mentre @A_N e @Carlitos non hanno risposto. Anche se non posso esserne sicuro al cento per cento immagino che sia un soft. Magari spinto ma sempre soft.

bisognerebbe sentire andrea, che è però effettivamente assente dal forum da un paio di settimane.

io comunque non trascurerei l’anno dell’uscita nostana, dove le interpolazioni stavano prendendo piede a falcate sempre più ampie, così come da un pezzo si tendeva a ipersessualizzare (specie nei manifesti o nei flani) anche opere che in sé e per sé non afferivano al genere. se vuoi cavarti il dubbio prova magari a cercarne la versione originale…

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Proverò. Spero che Napoli non abbia di nuovo abbandonato il forum perché uno come lui è così prezioso da doverlo mettere sotto teca.

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Anche questo film di Daërt non è un hard.

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E grazie Carlitos!

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lo spero anch’io perché solo con le ultime tre infornate di flani ho incamerato dozzine e dozzine di hard e/o presunti tali sui quali fare chiarezza, non bastassero tutti quelli che avevo già e che ancora non ho trovato modo di inserire. non che manchino eh, sui circa 300 immessi ce ne sono circa 3/4 rimasti ancora nell’oscurità

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No, non è così. La vicenda è più complessa. In sintesi: il film è stato girato da Daert come un giallo erotico, ma appena terminate le riprese, prima di smontare i set, la produzione ha rigirato le sequenze erotiche aggiungendo dettagli hard. Il film è uscito in Francia solo con queste scene hard, e quindi - da un punto di vista tecnico-tassonomico - va considerato hard.

Conseguenze: il regista Daert, forte di un contratto che gli assegnava il montaggio definitivo, ricorre alle vie legali contro il produttore Gobbi, la censura in un primo tempo blocca il film (che poi però uscirà nelle sale con le aggiunte hard), il povero Pierre Danny (l’attore protagonista) si ritrova controfigurato a sua insaputa e si incazza con tutti.

Le scene hard rovinano il film, che è un giallo notevole, anche perché sono montate male e stravolgono la narrazione. Volevo postare alcuni frame hard del film, ma purtroppo il relativo dischetto mi è al momento raggiungibile con fatica.

In Italia la prima milanese dell’agosto 1978 al Diamante era soft, ma l’uscita romana di fine 1980 al Blue Moon sarà stata sicuramente hard.

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Scelta curiosa di questo Gobbi che dopo aver lavorato con attori del calibro di Aznavour, Berger e Lisi, si butta nell’hard come un Siciliano qualsiasi. Va bene che i soldi sono soldi, ma credo che ci sia un limite a tutto.

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Da produttore, avrà pensato che il porno gli avrebbe garantito la classica equazione che ogni buon finanziatore di film sogna: minimi costi, massimi ricavi. Poi la realtà,alla faccia delle teorie, poteva essere ben diversa…:thinking::dizzy_face::shushing_face:

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e quindi che faccio? filologicamente, va rispostato in hardboard? non potendo, richiamo al disordine @Frank_n_Furter