La scuola cattolica (Stefano Mordini, 2021)

Tutta la verità sul terribile c.d. “massacro del Circeo”, dopo oltre 45 anni dai fatti, cercando di raccontare senza retorica oscillando stilisticamente tra presa diretta e struttura circolare (alternando la narrazione avanti e dietro nel tempo, a ripetizione, rispetto agli eventi principali) di tarantiniana memoria: un regista che, coadiuvato da un cast notevole senza eccezioni e da una solida sceneggiatura in tandem co Luca Infascelli e Massimo Gaudioso, riesce a non essere retorico e commiserativo-contemplativo (e non era, certamente, facile) offrendo uno spaccato perfetto sociale e psicologico ricostruendo non tanto (non soltanto) un’epoca bensì un microcosmo peculiare difficile da rappresentare ma non da comprendere.
Atto di coraggio è stato già il solo provarci a narrare queste vicende, affidandosi (talvolta) alla voce fuori campo di uno dei personaggi con un retroterra letterario d’origine (il libro omonimo, edito da Rizzoli nel 2016, di Edoardo Albinati che non ho letto ma che-ricordo- nello stesso anno ha vinto il Premio Strega)

Film da vedere, assolutamente secondo me, senza farsi (possibilmente) condizionare da certe recensioni negative (in giro per il web) per me non condivisibili e sovente intrise di quella retorica che il film non ha per niente. :writing_hand:

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Visto ieri ;
Abile raffigurazione della Roma e della sua provincia e dell’Italia del 1975.
Molto belle le scene musicate. Sempre bravissima e bellissima la Porcaroli, irriconoscibile Jasmine Trinca. Scamarcio , pienotto e barbuto, curioso nel ruolo del padre autoritario. Per il resto figli di papà della Roma bene ben raffigurati nella loro arroganza , bellezza e sfrontatezza.
A parte queste impressioni la visione mi ha lasciato piuttosto neutro e non mi ha per nulla appassionato.

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