Yojimbo (1961) di Akira Kurosawa
con Toshirô Mifune.
Oggi ho visto il suddetto DVD in edicola a 7,99 euro credo edizione MHE, qualcuno mi può dire come è qualitativamente parlando il master utilizzato e se ne vale la pena acquistarlo? Oppure meglio altre edizioni in negozio?
Chiaramente son ben accetti anche i commenti entusiastici all’opera.
So che questo mese la Mondo farà uscire un’edizione a 2 dischi del film, perciò occhio!
P.S.Ad ogni modo, se vai per esempio su www.dvd.it , vedrai come l’edizione disco singolo della Mondo non abbia qualità video proprio ottimale.
Io l’ho preso 2-3 anni fa (e ancora devo vederlo…) mi pare di ricordare che il formato fosse quello corretto. Sulla qualità non saprei dirti, stiamo comunque parlando di un film di oltre 45 anni fa del resto
Rimane comunque superiore allo standard qualitativo dei vari mondoHE dedicati a Kurosawa, vedanosi i 7 samurai e vivere.
Giustissimo…li ho tutti e tre, e la sensazione ad occhio è stata subito che La sfida del samurai avesse una qualità video decisamente superiore agli altri due, che onestamente mi sembrarono vhs riversate senza troppi problemi
Alla fine l’ho visto… senz’altro un buon film, anche se non lo metto tra i miei Kurosawa preferiti. Penso però che ne avrebbero potuto trarre un bel western, volendo… 
Sul dvd MHE: qualità mediocre, effetto scia costante, mancanza dei titoli di testa originali (sostituiti da una serie di cartelli in italiano su fondo nero) e ridoppiaggio del film (Andrea Ward doppia Toshiro Mifune, per dire). 'Na mezza ciofeca, insomma… comunque il film resta bello e godibile.
Io lo presi in edicola a suo tempo, era la prima versione, NON anamorfica. E’ uscita poi un’edizione che riporta sul retro “versione resturata”, anamorfica. Sperabilmente migliore, quindi…
P.S. Rifatevi gli occhi, piuttosto: www.dvdbeaver.com/film/DVDReviews11/yojimbo.htm
Rieditato in dvd dalla solita A&R. Anche stavolta saranno ricorsi al master Criterion…
P.S. Pensateci un attimo: se Kurosawa non avesse girato questo film, quasi certamente oggi non parleremmo e venereremmo Sergio Leone. Basta così poco per cambiare le carte in tavola, nella storia del cinema…