O un Vassili Karis barbuto…
La scena inizia con questo già nudo sul letto. Arriva Marina ormai più vestita che nuda e gli rimane a riposo. Cominciano un po’ di slinguazzamenti, dopodiché senza mai vederlo in erezione la prende da tergo. Alla fine sul sederone compaiono schizzi di sperma che neanche un elefante. Lei si agita come non mai ma è palese che fa finta. Con la faccia da impiegato del catasto, piccolino, magrolino e per di più neanche funzionante come possa essere approdato al porno rimane un mistero.
Pagava lui…
La scena attorno al minuto 37 in cui Marina accoglie un suo “amante”, abbracciandolo e sorridendo, mette una certa malinconia, dal momento che, seppur in un contesto così squallido, cerca di recitare sul serio.
Ancora di più considerato la triste parabola umana di Marina che traspare dai racconti di chi la conobbe.