Altro commedia classica per chi ha la mia età, soprattutto per i passaggi tv. Io adoro Gene Wilder, e questo è uno dei suoi film migliori secondo me, almeno tra quelli che ho visto… memorabile la sequenza in cui l gruppo di amici scopre che Charles Grodin è gay, oltre a tutto il finale. La colonna sonora è forse più famosa del film stesso…
E quant’era gnocca Kelly LeBrock a quel tempo, lo vogliamo dire? E diciamolo! Serviti il pasto, cowboy! :ipso:
Però non è nulla di che, va detto. Anche la strafamosa “I Just Called To Say I Love You” è un pezzo davvero minore nella sterminata produzione di Stevie Wonder (eppure ha vinto pure l’Oscar).
Nel film le canzoni ci stanno anche bene (ma sono comunque canzoni minori), ascoltate nel cd una dopo l’altra sembrano una raccolta di b-sides e outtakes (anche se in un pezzo duetta con Dionne Warwick).
Il film è divertente e brioso ma l’ho sempre trovato sopravvalutato.
Gene Wilder era qui in Toscana qualche giorno fa, un mio amico l’ha incontrato in giro per Pietrasanta…
Boh io non sono un fan di quella musica lì, ma la OST di questo film per me spacca, soprattutto il pezzo sui titoli di coda… oltre alla ben nota I just called to say I love you.
Concordo in toto sul discorso di Giorgio Brass sulle canzoni che sembrano “outtakes”: la qualità della canzoni di Stevie Wonder anni '80 non è minimamente paragonabile con quella dei 70, purtroppo. Peraltro a me piace più il pezzo “The Woman in Red” rispetto ad “I just called…”.
Passando al film… all’epoca mi piacque, anche se non più di tanto (è sopravvalutato anche per me), ma poi rivedendolo nel corso degli anni ogni volta perdeva sempre più smalto. Pur essendo anch’io un fan di Gene Wilder, per certi versi lo ritengo l’inizio del suo declino. Ma forse il mio giudizio sul film è troppo influenzato dalla visione dell’originale francese da cui è tratto, ossia “Certi piccolissimi peccati” di Yves Robert con Claude Brasseur, Jean Rochefort e Annye Duperey, anche se non lo vedo da secoli e gli darei volentieri una revisione per poter fare un nuovo confronto.
Resta il fatto che la LeBrock qui è splendida e più bella della Duperey ai tempi del film, anche se ho sempre preferito la LeBrock nello stile de “La donna esplosiva/Weird Science”.
L’originale francese lo ricordo bruttino, un tentativo mal riuscito di copiare Amici miei. Il film di Wilder è davvero grazioso e per passare meno di 90 minuti in allegria va benissimo. Sarà pure un film minore, ma avercene adesso di commedie così.
Invece io ricordo molto migliore l’originale (che mi piacerebbe assai riuscire a rivedere, essendo la mia unica visione assai lontana nel tempo) ripsetto al remake americano. Per quanto riguarda il rapporto con “Amici miei”, a mio giudizio è stata la pubblicità dell’epoca che per richiamare spettatori lo accostava al capolavoro di Monicelli, ma in realtà poco e niente hanno a che vedere i due film.
Un classico che rivedo sempre volentieri… ricordo che lo vidi al cinema della località balneare dove mi recavo solitamente tutte le estati, e mi divertii moltissimo… Kelly LeBrock è semplicemente meravigliosa ed indimenticabile come pure tutta la bellissima colonna sonora, purtroppo non ho visto quello da dove è stato tratto… ma, penso che ora lo recupererò per curiosità, e concludo con la scena che m’ha fatto piu’ ridere e cioè quella dello scherzo del finto cieco nel ristorante… assolutamente esilarante… avercene oggi di commedie cosi’!!!
P.S. Io possiedo ancora il dvd della Stormovie… qualcuno mi sa dire se l’altra versione della Warner è migliore o no? Grazie.
Rimane sempre un gran bel film, una comedia divertente, e certamente nella filmografia del compianto Wilder lo metto al secondo posto dopo il cult di Frankestein junior. Mi è sempre piaciuto molto, è vero forse la musica di Wonder in questo film vale moto piu del film stesso, ma la LeBrok all’epoca era molto sensuale e affascinante, e vero anche che la mitica scena della gonna che si alza e stracopiata dalla Marilyn…ma tantè che quella scena la ricordano tutti, (che poi anche ora la LeBrook anche se con il botox due colpi glieli darei altrochè:D:D) tornando al film mi trovo concorde con chi dice che questo “remake” e molto meglio della versione francese originale che io ho visto solo di sfuggita e mi era parso parecchio lento e poco divertente.
Anche se è un remake, rimane un film valido. Lo vidi a suo tempo al cinema, mi ci portò mio padre. Credo mi abbia usato come “scusa”, giacchè a lui interessava vederlo sicuramente più che a me. E il suo motivo di interesse era ovviamente la LeBrock, nel 1984 effettivamente un pezzo di donna spettacolare (poi si è sposata con quel carciofone di Steven Seagal, ha avuto con lui ben 3 figli, ed è successivamente diventata una balenottera: ah, certe strafighe…). Visto poi in tv, più volte, il suo dovere di intrattenimento lo fa egregiamente: perchè Wilder era ancora in forma, e le scene con la segretaria Gilda Radner (poi sfortunatissima - morirà a soli 42 anni! - consorte nella vita di Wilder) sono davvero spassosissime. Ottimo anche Grodin, attore che avrebbe meritato più fortuna e “visibilità” nella sua pur lunga carriera. Un solo vero appunto: il protagonista è qui doppiato da Eugenio Marinelli (padre di Luca…), anzichè dall’allora consueto Oreste Lionello. Una voce obiettivamente non molto adatta, e troppo giovane (Marinelli all’epoca aveva 30 anni, mentre Wilder era già cinquantenne). E a proposito delle musiche: non sarà la più bella della carriera di Wonder, ma “I just called…”, anche a distanza di tre decenni, non te la togli dalla capoccia…
P.S. Battuta memorabile e formidabile: “Serviti il pasto, cowboy…”!