La tenerezza del lupo - Tenderness of the wolves (Ulli Lommel, 1973)

Ulli Lommel per qualcuno è il regista di filmacci horror di dubbio gusto prodotti negli Stati Uniti, per altri è l’interprete di tanti film di Fassbinder. In pratica si va dal cinema d’autore più ostico al cinema horror più povero da cassetta. La pellicola in oggetto è tra le prime prove registiche, da qualche parte ho letto che è il debutto nonostante IMDB lasci intendere altro ma a mio avviso “La tenerezza del lupo” è davvero il suo debutto dietro la macchina da presa.

È un lavoro biografico sulle gesta criminali del celebre “macellaio di Hannover”, uno dei più noti serial killer tedeschi, Fritz Harmann. Il volto dell’omicida seriale lo presta un ambiguo e luciferino Kurt Raab, esteticamente adatto per vestire i panni di un personaggio losco e crudele come Harmann. Chiude il cerchio del cast una larga selezione di attori fassbinderiani tra cui lo stesso Fassbinder nei panni di un pappone.

Lavoro con diversi punti di interesse, l’atmosfera cupa e claustrofobica si respira egregiamente (notevole il tugurio di Harmann con quella enorme croce nera in legno), l’omosessualità violenta e sanguigna è ovviamente presente dato i personaggi coinvolti (Raab era dichiaratamente uranista) e certe scene aggiungono disagio ad una storia già di per se opprimente e agghiacciante. Purtroppo ha una messa in scena un po’ acerba e spesso il ritmo si affloscia specie in virtù di una scrittura non proprio eccelsa scritta da Raab che firma la sua prima sceneggiatura.
Finalissimo esteticamente molto bello ed avvincente, si conclude comunque con una bella soluzione piena di stile.

Ottima edizione Arrow in doppio formato con libretto.

Ed ecco appunto l’edizione Arrow, in tutto il suo splendore: www.dvdbeaver.com/film5/blu-ray_reviews_69/tenderness_of_wolves_blu-ray.htm
P.S. Fra gli interpreti, c’è pure Fassbinder, come si può notare dalla schermata relativa al tizio con l’orologio in mano. In quanto a Raab, morirà nel 1988 a soli 46 anni, a causa dell’AIDS. Che strano…

Veniva recensito un gran bene su un vecchio Nocturno dossier dedicato al cinema gay, ricordo. In effetti ho sempre avuto la curiosità di vederlo, per confrontarlo con le porcherie girate da Lommel in seguito. :smiley:

Raab e Fassbinder sono stati anche amanti, in questo film erano comunque già ex. Sulla sua biografia si accennava a qualche screzio se non ricordo male durante la sua lavorazione, dovrei riprenderla per ricordarmi…

questa pellicola ha avuto una edizione italiana?

Nelle sale italiane ha avuto una circolazione limitata a opera di Lab80, che l’ha distribuito in versione originale sottotitolata. Un paio di anni fa ho fatto acquistare alla RHV il 35mm d’epoca della Cineteca Ventana.

Speranze di vederlo anche in HV italica ce ne sono, dunque?

Io invece, che da ragazzo sono partito studiando Dziga Vertov e Dovzhenko, e che oggi, vari decenni dopo, sono affondato nel cinema di fascia bassa (porno compreso), vi ricordo che Kurt Raab ha diretto anche un film come regista, un wip altamente esploitativo mai arrivato in Italia, e che vanta un cast stracult per gli appassionati di b-movies (tra gli altri Udo Kier, Mike Monty e la stra-mitica Barbara Valentin, quella dell’horror seminale L’abbraccio del ragno). Si tratta di DIE INSEL DER BLUTIGEN PLANTAGE (1983), di cui possiedo - e vi consiglio, se lo trovate ancora - il dvd tedesco Mediawith Classics, che include oltre alla traccia originale tedesca anche il doppiaggio inglese.

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