Allora, per tornare in topic, vai a vedere le immagini allegate: se vedi un’affettatrice rossa beh, allora il film l’han girato nella villa di Tognazzi, almeno per gli interni.
Ho verificato: no, nel film non compare la vera cucina di Tognazzi.
Allora, per tornare in topic, vai a vedere le immagini allegate: se vedi un’affettatrice rossa beh, allora il film l’han girato nella villa di Tognazzi, almeno per gli interni.
Ho verificato: no, nel film non compare la vera cucina di Tognazzi.
Quello che intendo dire è che il ruolo di Spaggiari, trovo sia perfettamente in linea con la tipologìa portata in scena da Tognazzi, o meglio ne rappresenta proprio una sorta di “evoluzione”: Tognazzi, principe dei ruoli difficili, ha prestato la sua immagine a personaggi fondamentalmente squallidi, arrivisti e cinici, anche ridicoli nelle loro ossessioni senza, però, dare l’idea di quella certa indulgenza di tipo “sordiano”.
Ragazzi: Spaggiari non riesce a decidersi tra la vita del figlio e l’azienda di famiglia - allucinante.
In genere ci si domanda cosa non si farebbe per un figlio e con questo film, Bertolucci dice che la vita, non solo di un essere umano ma proprio di un figlio, potrebbe non essere la priorità dell’industrialotto borghese. Un ruolo davvero complicato e difficile che, secondo me, solo Tognazzi avrebbe potuto fare.
'azzo… un autentico cimelio! :shock:
Insomma… Che mi dici del maiale al cioccolato in salsa tonnata con fette di panettone alla panna acida? :blah:
…e nell’animo di Primo-Ugo si combattono
due forze, due desideri: salvare e ritrovare l’unico figlio che ha
generato, o invece sacrificarlo per salvare l’altra sua creatura, il
caseificio che è l’opera del suo lavoro; sacrificarlo “come un contadino
che usa la morte del figlio per concimare il suo campo” dice una battuta
di Ugo.
Bertolucci prosegue riproponendo una tematica ricorrente nei suoi film:
…Per la prima volta, dunque, con questo film che è nato pensando a Ugo,
invece di identificarmi con un personaggio-figlio mi sono identificato
con un personaggio-padre: ecco che cosa intendo quando dico che La
tragedia è un Edipo rovesciato, la storia del conflitto di un padre con
suo figlio, invece che del figlio con il padre.
'Ugo Tognazzi: la supercazzola" Roberto Buffagni, Mondadori.
Infatti, considero questo film come un “test”: scegliere tra due creature, tra la propria storia personale/familiare e il risultato di parte della propria storia personale/familiare.
Quando Spaggiari cita Pasolini, “i figli sono mostri”, etc., mi domando: ma chi ha mai generato questi mostri? Riflette anche il conflitto interiore della borghesia che deve fare i conti con sé stessa, col mondo che ha generato dal dopoguerra ad oggi, con i compromessi dettati dal mito della ricchezza e del benessere, le promesse mai mantenute all’indomani della sconfitta del fascismo… tutte cose che ci si è portati appresso sino ad oggi.
Beh, perfetto, no? Il vecchio che si trova costretto a fare una scelta importante, drammatica. Vecchio contro nuovo, certo contro incerto, passato contro futuro. Penso che se ne possano trarre tante considerazioni.
Ovviamente, anch’io possiedo il libro + DVD di Buffagni che più che altro, è una raccolta del meglio di altri libri su Ugo Tognazzi.
La discussione culinaria su Tognazzi continua qui:
http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?26431-Tognazzi-e-la-cucina
A proposito di location, durate e scene tagliate, segnalo la filmografia completa di Bertolucci curata da Adriano Aprà per il festival di Pesaro, disponibile adesso on-line.
http://www.pesarofilmfest.it/IMG/pdf/029FILMOGRAFIA263-298BERTOLUCCI_Minc.pdf
L’ho rivisto ieri sera in un’arena all’aperto, ed ho notato nei titoli di coda Maria Luisa Bavastro accreditata come “Consulente alla numerologia”, il che mi ha fatto pensare che nel film ci siano, magari poco evidenti, dei riferimenti numerici, simbolici, esoterici o di altro tipo che io di sicuro non ho colto.
Mi pareva anche di aver letto che la perdita di una scarpa da parte del figlio fosse una qualche citazione mitologica.
Qualcuno ne sa qualcosa di più?