Ho appena caricato sul mio canale YT i primi 5 minuti di questo film (uno dei pochi non hard) di Arduino Sacco.
Segnalo due curiosità legate al porno. L’aiuto regista è Mara Bronzoni, futura cineasta hard anche lei e all’interno del film compare un personaggio, tale Zio Spino, che altro non è che Luigi Soldati, fedele sodale del regista marchigiano, pure lui regista hardcore e attore in diversi altri film non hard.
Visto nel pomeriggio in compagnia di un amico (ciò che prima sembrava normale ora ha un valore così grande! Era un anno che non vedevo un film in compagnia di qualcuno che non fosse la mia zita!!!), uno dei vecchi sodali delle serate trash, di quando ancora si potevano fare… Nessun film avrebbe potuto essere più adatto per celebrare questa reunion!!!
Sacco faceva davvero un cinema naif, senza nessuna velleità autoriale, senza intenzone di rendere conto di nulla a nessuno, infischiandosene della grammatica cinematografica e della verosimiglianza della trama. Alterna alcune trovate visive interessanti a sequenze risibili o cmq ai limiti del ridicolo, i dialoghi sono poi ovviamente divertentissimi nella loro assurdità.
Elementi memorabili in ordine sparso: la protagonista che si chiama Brait (ma che cazzo di nome è?!?!) che si scrive proprio Brait, i ragazzi di “Radio Joint” che se fumano gli spinelli si svuotano di voglia di vivere, Brait che fuma con la madre e invece sperimentano effetti di incontenibile ilarità, lo spacciatore paranoico Zio Spino che va in giro vestito come il Divino Otelma, Marco che corre per chilometri attraversando tutta la città a velocità accelerata e che sorpassa le macchine mettendo la freccia con la mano, Brait che soffre di disturbi di personalità e 5 minuti prima vuole chiavare a tutti i costi con Marco e 5 minuti dopo addita Marco di essere un porco maiale che pensa solo al sesso (come tutti gli uomini) e 5 minuti dopo ancora cerca di rimorchiarsi tutti i maschi presenti in discoteca per farlo ingelosire, l’insistito uso di zoom aggressivi, inquadrature ingiustificate fini a sé stesse come la soggettiva di uno che camminando salta e fa una piroetta in volo, la gag del tavolino invisibile che insostenibile continua per un numero spropositato di minuti ma alla fine mi ha pure fatto ridere, e via così senza soluzione di continuità fino alla fine della pellicola.
D’altronde non poteva che essere una perla rara questa versione poveristica del tempo delle mele all’italiana, una delicata rivisitazione del tema della perdita della verginità vista con gli occhi di un incallito regista di film porno incline al pissing e all’animal… Un amante del cinema trash non può chiedere di meglio!
Segnalo @Bmw2002 (e a chiunque altro possa essere interessato) la presenza di una lunga sequenza nell’officina e nella pista di prova della Puma in cui si vedono in azione dei prototipi della Puma GTV-033
Chiudo riportando una magnifica recensione tratta da Paese Sera (trovata su cinematografo.it e quotata qui ad imperitura memoria):
@Frank_n_Furter giuro che non ne avevo mai sentito parlare ma il mio termometro per il degrado è esploso quinsi stasera me lo cerco . Sento già di amarlo questo film.
Grazie della segnalazione
Il film mi ha lasciato basito per l’enorme quantità di carne al fuoco in prevalenza sul disagio giovanile vista in solo un ora e venti pur rimanendo architettato in maniera molto ma molto approssimativa.
Sulle ali della nostalgia gli appartenenti a una/due generazioni precedenti alla mia potranno rivivere quegli anni, quell’Italia, spariti.
Grazie ancora a @Frank_n_Furter per la segnalazione. Mi sono riletto la storia della Puma e delle KitCar (Tutto finito per colpa delle omologazioni del cazzo).
Una Puma GTV messa bene oggi può valere anche 25K. Non male.
Comunque ZioSpino è di un trash assurdo, Brait che cazzo di nome è come si fa una a chiamarsi Brait , Ciccio ha la voce di Michael J Fox. Gli amici e i clichè sono semplicemente deliranti.
Il film è quasi un incontro ravvicinato del terzo tipo. Sacco girò con la stessa troupe dei suoi porno e di questo il film ne risente parecchio, avendo una fotografia sottoesposta in cui dominano inspiegabilmente i colori caldi come se i personaggi stessero recitando dentro ad un forno a 180 gradi. Avendo poi un budget piuttosto misero, le musiche (alcune già sentite nei suoi porno) sono piuttosto datate (1975-1979) per un periodo in cui spopolavano la italo disco e la musica elettronica (Sacco fa ballare agli sprovveduti protagonisti un twist anni 50 e brani strumentali totalmente inadatti!). Per il resto il film è quel che è, uscì per 2 giorni in 2 cinema romani, riscuotendo più che incassi l’ira degli spettatori truffati. Strappa un sorriso solo il buon Soldati…
Per i coraggiosi, occhio che passerà Venerdì 11 alle 6:04 sulla rinomata Cine34, quasi sicuramente in una copia di ottima qualità. Lo replicheranno sulla stessa rete il giorno dopo, alle 4:15 di mattina.
Oggi mi sono svegliato convinto di trovarmi sul decoder Sky la registrazione programmata una settimana fa, del film andato in onda stamattina verso le 6. Per qualche strana ragione non c’era proprio niente, tant’è che sto iniziando a pensare che le guide tv siano incasinate, ho comunque riprogrammato per la replica di domani mattina anche se chi può registri e diffonda…
Stanotte (stamattina, sarebbe più opportuno) il decoder ha registrato il film di Sacco. Che dire, qualità ottima con restauro anche nel sonoro. Fa uno strano effetto vedere un film sacchiano restaurato, era da mesi che non guardavo La tua prima volta e solo guardandolo con questa qualità mi sono reso conto di quanto il film stoni nelle inquadrature, nella fotografia ecc.
Purtroppo non riesco ad esportare la registrazione, il decoder SkyQ per questo tipo di cose ha una protezione nell’hard disk, peccato, anche se sono fiducioso che qualche altro saccofilo lo abbia registrato su supporto video…
Registrato l’altra notte, ne ho guardato qualche pezzetto in qua e in là. Notevolmente brutto, non male.
Secondo il Mereghetti ne esisterebbe anche una versione hard (?!?)