La via della prostituzione (Joe d'Amato, 1977)

http://www.cinematografo.it/bancadati/consultazione/schedafilm.jsp?codice=14445&completa=si

LA VIA DELLA PROSTITUZIONE
di Joe D’Amato
con Gabriele Tinti, Ely Galleani, Laura Gemser, Venantino Venantini, Tom Felleghy, Pierre Marfurt
Italia 1977

rivisto ieri notte su vhs Shendene… era da un pò che non la tiravo fuori e avevo voglia di vedere un film della serie Emanuelle.
devo dire che questo è uno dei miei preferiti del lotto -solo “…in America” e “…gli ultimi cannibali” mi piacciono di più.
ovvio nulla di nuovo… la giornalista disinibita e libertina esplora luoghi esotici bramosa di scoop e di -naturalmente- sesso libero.
però a convincermi è il ritmo che la regia riesce a determinare, la colonna sonora (stepitosa malgrado il riutilizzo di alcuni brani) di Nico Fidenco, e soprattutto una sequenza saffica -quella sotto la doccia- che per fotografia, montaggio, e score credo possa davvero essere annoverata tra le migliori del genere.

un film che non annoia, fila liscio e regala momenti davvero ben riusciti.
Joe D’Amato era un grande… e malgrado l’assenza di sceneggiature ben calibrate, malgrado tutto sia un pretesto per realizzare sequenze erotiche più o meno spinte, credo proprio che questi film palesino innegabilmente la genialità tecnica e artigiana del regista.

la vhs è abbastanza in linea con la media dei prodotti Shendene… quantomeno il master non è full.
non sono molto informato a riguardo… ma non credo che si tratti di una versione integrale.

cmq, più lo vedo più mi convince questo capitolo.
lo consiglio.
e poi la Gemser, qui, è davvero SPETTACOLARE;)

Mi pare fosse circolato pure in versione hard-core, ma con tutti gli Emanuelle massaccesiani realizzati con la Gemser mi confondo. Esilarante la trovata del travone che si riconverte all’eterosessualità grazie alle prestazioni della Venere Nera.

qualcuno saprebbe dirmi se l’edizione danese Another World contiene, o meno, la traccia ita anche se non segnalata?

domando perché come è stato detto alcuni titoli AWE riservano questa sorpresa.

Circola un mux da dvd con audio italiano, quindi non credo sia disponibile la traccia in lingua italiana.

Mi pare circoli pure da Dahlia Eros

Dvd Cinekult in arrivo:

http://www.videociak.net/customer/product.php?productid=30539&cat=&page=

Eccolo:

Audio ITA 2.0
Sottotitoli ITA n.u.
Durata 1.85:1 16/9
Video 1h25m06s
Extra Trailer, 9 trailers Cinekult, spot Nocturno, “Joe D’Amato Totally Uncut” (1h41m58s)

qualità video del dvd CK nella media, forse sotto, ma comunque accettabile
il film, come dice liberanomalia, non ha niente di originale ma non annoia

a me invece è sembrato tra gli episodi minori della serie. Intendiamoci, godibilissimo e le scene erotiche sono quasi tutte ben fatte, ma nel complesso l’ho trovato più stanco e ripetitivo di altri Emanuelle movie di D’Amato. La Gemser è sempre più ridotta all’osso, tra il petto ed il bacino ha un buco nero! Pure le musiche di Fidenco, solitamente ottime, mi sono piaciute assai meno stavolta.

Nella scena di sesso a tre con la Galleani e Venantini, ci sono continui momenti di buio, sono voluti, o erano pensati per ospitare gli insert che - a quanto dice il dvd Cinekult - non sono poi mai emersi?

Molto divertente l’ultima scena: la Gemser che per pagarsi il passaggio sul battello, si offre all’intero equipaggio di marinai, e sui titoli di coda la nave ondeggia vistosamente…dato che sono tutti impegnati nella gang bang :-p

Sarà che le ambientazioni esotiche hanno sempre una presa positiva su di me, ma quando l’azione si sposta dal Kenya, invece di un aumento del ritmo si comincia a percepire un certo tedio. Qualche buona scena qua e là. La colpa va anche data alla fretta nelle riprese, alla non recitazione e alla fotografia squallida.

Lo trasmettono questa sera in seconda serata su Cine34. Chissà quanto durerà :roll_eyes:

La versione di Cine34 è naturalmente massacrata di tagli, dura circa 71 minuti…

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Visto anche io su Mediaset, ma sostanzialmente è stata una perdita di tempo: le uniche scene rilevanti non si vedono…

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Lo dico io, una volta per tutte, prima che lo dica il mio amico Zardoz. La recensione sopra è molto pesante e, soprattutto con il nostro senno di poi, difficile da accettare. Me ne rendo conto e, pur nutrendo molta stima per il recensore, un po’ imbarazza anche me. Avendo conosciuto L.A., di cui conservo un paio di lettere in cui mi spiegava i criteri che applicava nei suoi giudizi, posso capire e rispettare i suoi punti di vista e i motivi di certi rilievi. Da vecchio appassionato del cinema-bis non posso però condividere la severità di alcune sue valutazioni. Ma in ogni caso, credetemi, l’intelligenza e la preparazione di questo critico erano lontane mille miglia dall’improvvisazione (e in qualche caso dal livello veramente basso) di altri recensori dell’epoca (ad esempio, per restare in àmbito CdS, R.P. o M.Po.).

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Napoli mi definisce “amico”, onore esagerato. Ma, lui è fatto così, perciò lo ringrazio di cuore. :heart::smiling_face:Fatta tale doverosa premessa, la recensione in esame più che indignarmi o farmi incazzare, mi lascia semplicemente perplesso. Per la quantità di pregiudizi espressi in poche righe, e la ferocia gratuita. Poiché, piaccia o no, Massaccesi buonanima non era un genio, né tantomeno un Autore, o un “venerato maestro”. Ma un professionista. A volte, pure un po’ cialtrone, sicuramente. Ma che conosceva il suo mestiere, e ci sapeva fare. E che curava, i suoi prodotti. Perciò, alla faccia dei critici e delle loro feroci stroncature d’epoca, i film rimangono. E noi, siamo liberi di apprezzarli, in varia misura. Senza paraocchi, estetici o ideologici. Il resto, insegna il Bardo, è silenzio… :no_mouth::sunglasses::wink:

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