LA VIA DELLA PROSTITUZIONE
di Joe D’Amato
con Gabriele Tinti, Ely Galleani, Laura Gemser, Venantino Venantini, Tom Felleghy, Pierre Marfurt
Italia 1977
rivisto ieri notte su vhs Shendene… era da un pò che non la tiravo fuori e avevo voglia di vedere un film della serie Emanuelle.
devo dire che questo è uno dei miei preferiti del lotto -solo “…in America” e “…gli ultimi cannibali” mi piacciono di più.
ovvio nulla di nuovo… la giornalista disinibita e libertina esplora luoghi esotici bramosa di scoop e di -naturalmente- sesso libero.
però a convincermi è il ritmo che la regia riesce a determinare, la colonna sonora (stepitosa malgrado il riutilizzo di alcuni brani) di Nico Fidenco, e soprattutto una sequenza saffica -quella sotto la doccia- che per fotografia, montaggio, e score credo possa davvero essere annoverata tra le migliori del genere.
un film che non annoia, fila liscio e regala momenti davvero ben riusciti.
Joe D’Amato era un grande… e malgrado l’assenza di sceneggiature ben calibrate, malgrado tutto sia un pretesto per realizzare sequenze erotiche più o meno spinte, credo proprio che questi film palesino innegabilmente la genialità tecnica e artigiana del regista.
la vhs è abbastanza in linea con la media dei prodotti Shendene… quantomeno il master non è full.
non sono molto informato a riguardo… ma non credo che si tratti di una versione integrale.
cmq, più lo vedo più mi convince questo capitolo.
lo consiglio.
e poi la Gemser, qui, è davvero SPETTACOLARE;)
Mi pare fosse circolato pure in versione hard-core, ma con tutti gli Emanuelle massaccesiani realizzati con la Gemser mi confondo. Esilarante la trovata del travone che si riconverte all’eterosessualità grazie alle prestazioni della Venere Nera.
a me invece è sembrato tra gli episodi minori della serie. Intendiamoci, godibilissimo e le scene erotiche sono quasi tutte ben fatte, ma nel complesso l’ho trovato più stanco e ripetitivo di altri Emanuelle movie di D’Amato. La Gemser è sempre più ridotta all’osso, tra il petto ed il bacino ha un buco nero! Pure le musiche di Fidenco, solitamente ottime, mi sono piaciute assai meno stavolta.
Nella scena di sesso a tre con la Galleani e Venantini, ci sono continui momenti di buio, sono voluti, o erano pensati per ospitare gli insert che - a quanto dice il dvd Cinekult - non sono poi mai emersi?
Molto divertente l’ultima scena: la Gemser che per pagarsi il passaggio sul battello, si offre all’intero equipaggio di marinai, e sui titoli di coda la nave ondeggia vistosamente…dato che sono tutti impegnati nella gang bang :-p
Sarà che le ambientazioni esotiche hanno sempre una presa positiva su di me, ma quando l’azione si sposta dal Kenya, invece di un aumento del ritmo si comincia a percepire un certo tedio. Qualche buona scena qua e là. La colpa va anche data alla fretta nelle riprese, alla non recitazione e alla fotografia squallida.