La Villa Delle Anime Maledette (Carlo Ausino, 1982)

esatto, era proprio La villa… e riportata su un Nocturno. Il numero preciso non lo ricordo, ma me li sto rileggendo tutti, i primi numeri e li c’era. Mi pare nella storica rubrica “Noi siamo le colonne”.

Filmche ha un qualcosa di deprimente: non tanto la villa, bella, non tanto la storia, non originale ma alla fine ci son centinaia di storie simili… è proprio il clima poveristico, la messa in scena pauperistica, gli attori inconsistenti, gli evidenti errori… c’è un senso di squallore che aleggia su tutto

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Jean Pierre Amount, padre di Tina, era un signor attore dalla lunghissima e luminosa carriera. Chissà come ci capitò nel film di Ausino.

Verissimo. Lo fece o per soldi, o in amicizia. Mistero… :thinking:

Scusate ragazzi, qualcuno saprebbe identificarmi colui che si cela dietro l’improponibile pseudonimo di Paul Theicheid (sic!) presente in molti films di Ausino?

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che sia un signor attore, si… basta vedere la filmografia… ma in mano a registi come Ausino - o meglio: in un film come La villa… perchè le pochissime altre prove registiche di Ausino visibili ondeggiano tra il decente e il sufficiente - ci fosse stato anche Al Pacino, il risultato deprimente del tutto, non sarebbe cambiato di una virgola

Da Tourneur a Allegret a Litvak a Carnè, a Truffaut a… Ausino… mah

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Sempre rimanendo ai maestri del cinema ai quali Ausino evidentemente si ispira, faccio notare come un dialogo sia stato ripreso paro paro delll’inaspettato e allucinante esordio dietro la macchina da presa del “mitico” Tano Cimarosa “Il vizio ha le calze nere”. L’Ardisson, nella parte del Notaio Casati, viene definito, analogamente al succitato “capolavoro”, ora come “avvocato di grido” (le due professioni sarebbero incompatibili ma in fondo chi se ne frega!) ora come “pezzo da novanta” manco fosse un boss della camorra!!
E’ l’ultimo film di Annamaria Grapputo (che avrebbe meritato miglior fortuna) e della bonazza Beba Loncar, qui in un ruolo abbastanza dimesso, come del resto tutto il film.

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confermo, sottoscrivo, corroboro. presi la vhs gvr infinocchiato dalla suggestiva locandina, mi mise k.o. entro la prima mezz’ora. provai anche a rivederlo (come sempre faccio quando qualcosa sulle prime mi fa un forte effetto respingente), non ci fu verso di riabilitarlo.

sconsigliato ai deboli di cuore, da notare. i cardiopatici degli anni 70 finivano in barella facile, si vede.

s-l500 (1)

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Dopo una simile sfilza di stroncature, quasi mi auguro che entro il 2024 il film finalmente venga recuperato in br. Anzi, br 4k. Vinegar o Severin, le vedo adatte allo scopo… :blush::wink::stuck_out_tongue_winking_eye:

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fidati, poi lo usi per esercitarti a tiro al piattello…

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Sin dalla sua uscita mi ha sempre incuriosito chi fosse il tal Paul Teicheid.

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Mi sa che solo a me questo film è piaciuto. Mi ha ricordato, in certi momenti, la saga di Amityville, e devo dire che una sua atmosfera particolare ce l’ha. Un bel filmetto horror che il regista confeziona con la solita povertà di mezzi

Magari pensavano ai soldi spesi… certo che all’inizio degli anni 80, tirar fuori ancora pubblicità di questo tipo… hahahaha

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e ha fatto verdura fin quasi a fine decennio, specie con gli ultimi mondo. e la gente ancora se la beveva.

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