La Zona

grazie a Mr. Sacher Moretti è arrivato in Italia questo bellissimo film del messicano Rodrigo Plà al suo primo lungometraggio.

una cruda fotografia di quel delirio securitario che negli ultimi anni ha preso sempre più spazio nelle nostre menti.
tra i più bei film della stagione.

Ricordo che a Venezia di quest’anno il film fece abbastanza parlare di sè, ciononostante non è stato tra le mie scelte nel poco tempo che avevo a disposizione al Lido. Nei mesi seguenti ho raccolto pareri abbastanza contrastanti: la maggioranza delle persone me ne hanno parlato molto bene incuriosendomi alquanto, ma proprio ieri un professore di filmologia con il quale chiacchieravo me lo ha indicato come film da far vedere a degli studenti per dimostrare loro come siano importanti i raccordi in un film, raccordi che qui latitano, a suo dire, completamente. Raccordi sbagliati non solo a livello di regia ma anche di scrittura, errori che gettano lo spettatore nella confusione totale.
Ora mi chiedo quanto questo sia vero e a chi dare ragione prima di una, prossima a questo punto, visione.

i professori di filmologia parlano sempre male dei film perché loro non sono capaci a farli. [inserire faccina]
comunque per quanto mi riguarda la storia è quanto di più lineare tu possa vedere. accompagnata poi da una regia asciutta e matura che difficilmente si trova negli esordienti.
io te lo consiglio poi se non dovesse piacerti per punizione mi leggo tutti i libri scritti dal filmologo succitato.

Visto ieri notte.
Devo ammettere che tecnicamente ha delle carenze impressionanti, è montato male (cosa davvero innegabile) e la sceneggiatura riesce a confondere le cose nonostante la storia sia semplicissima (e pure prevedibile)
Io onestamente non ci ho visto la maturità registica di cui parla l’infame, anzi, mi è parsa una regia acerba e ancora da affinare.
Nonostante questo, però, va detto che è un bel film, con un messaggio molto forte (con tante chiavi di lettura) e bravi attori (ma non tutti).
Mi chiedo se esista davvero un quartiere del genere a Città del Messico.

Il DVD italiano è squalliduccio, il master è decente ma non c’è interattività, manca pure il trailer.
Segnalo che i sottotitoli in italiano sono removibi quando si vede il film in spagnolo ma si tratta comunque di sottotitoli per non udenti per la versione italiana che quindi si limitano a copiare i dialoghi adattati al doppiaggio senza tradurre realmente quello che si dice in originale.

anch’io non riesco a spiegarmi tutto l’entusiasmo che ho messo nel consigliare questo film, del quale non ricordo neanche una scena.
quasi sicuramente l’avrò visto la sera prima d’aprire questo thread (aprile 2008) in qualche cineforum “militante”. :smt033