Mi è piaciuto molto. Una ghost story sui generis, montata come un documentario e con uno spirito non propriamente horror.
Il tono è triste e malinconico anche se non mancano diverse scene che fanno davvero paura (senza però ricorrere a mezzucci, si fa paura con le atmosfere e con certi dettagli).
È la storia di una ragazzina che muore affogata e che in qualche modo manda dei messaggi alla famiglia per comunicare qualcosa.
Detta così sembra la solita solfa e invece no, il film ha una sua originalità e una grande forza che probabilmente viene soprattutto dall’ambientazione australiana e dall’atmosfera tristissima che dura dall’inizio alla fine.
Tra l’altro il film sta un po’ in bilico tra il film indie e quello più autoriale, un equilibrio che, secondo me, è molto riuscito.
Io ho il dvd americano, molto buono come qualità audio/video anche se un po’ scarno perché oltre ai trailer non ha extra.
Sembra molto interessante, segnalo che è disponibile una versione con subs inglesi, cover con quella orribile fascetta rossa e la dicitura tamarra “8 films to die for”.
Infatti è un film che fa parte del quarto AFTER DARK HORROR FEST, che dovrebbe essere un festival itinerante che si svolge in America con 8 film che vengono proiettati nei cinema convenzionati.
Molto molto bello, mi è davvero piaciuto. Non aggiungo dettagli, un solo accenno di spoiler rovinerebbe la curiosità. Molto inquieto e con dei piccoli accorgimenti spaventosi che fanno davvero il lavoro giusto, niente mezzi ed accorgimenti per ragazzini, notevole anche l’elemento drammatico sulla perdita dei cari, l’elaborazione del dolore, la fiducia ed i segreti.
Confermo gli entusiasmi dei due desaparecidos, bellissima ghost story che senza tanti inutili jumpscare o truculentame vario riesce a fare paura e dare un bel senso di disagio costante durante tutto lo svolgimento film.
Un bel mockumentary che avevo bypassato per non so quale motivo, il vederlo spoiler free è stato un valore aggiunto non da poco.
Visto qualche anno fa, dopo averne letto giudizi entusiastici nella board /tv/ di 4chan, ricordo che mi piacque molto.
Più che terrore il film insinua a poco a poco una sensazione di disagio – tristezza anche – ed evita l’uso di jumpscare (ne ricordo uno, efficace, e al momento giusto).
C’è chi non trova i film di fantasmi particolarmente orrorifici perché il fantasma è per definizione un qualcosa di non materiale e che quindi non rappresenta o non sembra rappresentare una minaccia fisica come uno zombi o un vampiro o un maniaco omicida; ma la caratteristica paurosa del fantasma è che è lì e non dovrebbe esserci. Questo basta.
Perciò ritengo inutile e anzi deleterio che mi svenga sbattuto in faccia con uno jump scare.
Se mi sveglio di notte e aprendo il frigorifero ci trovo dentro il Colonnello Bernacca, non c’è bisogno che salti fuori come l’uccello di un orologio a cucù, è già sufficiente che sia lì.
Ecco, questo film secondo me si basa molto su questo concetto: c’è qualcosa che non dovrebbe esserci e continuiamo a vederlo o non vederlo o immaginare di vederlo o non voler vederlo o voler vederlo.
C’è anche altro, c’è il tentativo di svelare un mistero e/o di rielaborare un lutto - forse le due cose coincidono - ma credo che la forza del film sia in ciò che ho descritto nella mia lunga e forse inutile digressione.