L'amica (Alberto Lattuada, 1969)

Regìa di Alberto Lattuada, 1969
Con Lisa Gastoni, Gabriele Ferzetti, Jean Sorel, Elsa Martinelli, Frank Wolff, Ray Lovelock

Dramma erotico di Lattuada, uno dei suoi film che circolano poco: c’è una copia da vhs assolutamente inguardabile, adesso però lo sta programmando mediaset.

Nella notte tra il 13 ed il 14 dicembre alle 2:45 del mattino su Rete4.

Regolarmente trasmesso senza interruzioni di sorta ed in un buon master, direi non eccezionale ma imparagonabile alla pessima vhs GVR che circolava.

Stessa durata comunque, 100 minuti e 40 secondi circa.

Ed è cominciato con qualcosa come 30 minuti di anticipo! :smiley:

Ne ho un ricordo tutt’altro che esaltante, come uno dei film di Lattuada più mosci e svogliati. L’unico inside-joke degno di nota è quando la protagonista legge La spartizione di Piero Chiara, romanzo che non a caso il regista porterà sullo schermo subito dopo con Venga a prendere il caffè… da noi. L’impressione che ne ho avuto, appunto, è quella di un film girato un po’ con la mano sinistra, quando Lattuada era già proiettato su un altro progetto che lo interessava molto di più.

Secondo Pezzotta/Toffetti, il film a suo tempo circolò anche in una versione manipolata da alcuni esercenti di cinema a luci rosse, che avevano insertato dei dettagli hard. Se ne parla en passant nel volume Associazioni imprevedibili.

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In effetti il film non è dei più riusciti, però l’ho visto senza annoiarmi. La storia a tratti è sceneggiata un po’ confusamente… alla fine restano impresse le belle musiche di Luis Bacalov.

Comparsata per Marione Cecchi Gori, qui anche co-autore del soggetto (almeno stando ai titoli di testa).

Certo come enfatizzava la bellezza femminile Lattuada, in Italia direi nessuno… altro che Brass.

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uscito per CineKult
http://www.amazon.it/L-Amica-Lisa-Gastoni/dp/B00FCH1GYK/ref=pd_luc_bxgy_01_01_t_lh?ie=UTF8&psc=1

Il dvd CINEKULT

Audio ITA
Sottotitoli ITA
Video 1.85:1 16/9
Durata 1h41m00s
Extra Spot Nocturno, 9 trailers Cinekult, intervista a Pier Maria Bocchi (15min)

Il video è interlacciato e si vede maluccio … :frowning: Grande delusione :mad:

Quindi è probabile che il master utilizzato dal dvd Cinekult sia la vhs GVR riversata?

si e al master tv.

Il master tv mediaset:

La qualità del dvd Cinekult è pessima, davvero pessima. Il film per me stra-merita, e in giro non esistono altre edizioni, questo è l’unico motivo per cui salvo l’oggetto, altrimenti ci sarebbe da rifiutarsi di spendere soldi per una roba così abborracciata.

Pellicola anche fin troppo criticata di Lattuada, incolpato di essersi troppo “trattenuto”, di non aver spinto sull’acceleratore fino in fondo, di non aver trasgredito, denunciato, minato alle fondamenta la società borghesia del periodo con tutto il suo marciume, le sue ipocrisie, le sue convenzioni. Lattuada, che rivoluzionario non era, contestatore nemmeno, si muove felpatamente, alludendo, accennando, gettando il sasso e ritirando anche un po’ la mano, limitandosi insomma a porgere sul piatto argomenti dei quali discutere senza poi però mettersi a capo della protesta. Un colpo al cerchio ed uno alla botte forse; la borghesia è ipocrita, autoreferenziale, ottusa, ma è in fondo un’istituzione che deve essere riformata non debellata, pare dire Lattuada. E’ tutto quello che abbiamo, oltre c’è il caos e la violenza dei sentimenti, proviamo a correggere quel che non va ma non buttiamo via il bambino con l’acqua sporca.

Lattuada sembra identificarsi con il personaggio di Lisa (Lisa Gastoni) che scardina, distrugge, si ribella, ma che poi in fondo non ricava una gran felicità e libertà dalle sue azioni, perché è perfettamente ricompresa proprio in quella società borghese che più o meno consapevolmente combatte. Ho profondamente amato il suo personaggio, fragile, a tratti ingenuo fino all’infantilismo, sognatore, severo con gli altri come con se stesso, perennemente indeciso, dolce fino alla tenerezza. La Gastoni dà corpo a queste sfumature umane e caratteriali con infinito garbo ed una innata femminilità. Di una bellezza radiosa, la Gastoni ti fa innamorare dopo 20 secondi che compare sullo schermo. Si finisce col parteggiare per lei, come probabilmente fa lo stesso Lattuada. La rivoluzione stava altrove.

chi non volesse prendere il dvd a causa della scarsa qualità può vederlo su MediasetPlay
a me non è piaciuto per nulla, non si capisce mai dove voglia andare a parare, non intriga
e questo nonostante gli ingredienti ci siano tutti, il cast in particolare

Film piaciuto a metà, diciamo; stupende le musiche di Bacalov, le ambientazioni, Elsa Martinelli (che parla poco ma è irrilevante, ha un fascino irresistibile) e in generale quell’atmosfera rarefatta così lontana dalla contemporaneità ma così magnetica al tempo stesso, meno bene la sceneggiatura un po’ buttata lì, così come i dialoghi e Ferzetti praticamente accennato e poi abbandonato. In potenza poteva venirne fuori un capolavoro secondo me.

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reprise del 1976

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