Stupendo noir tratto dalle pagine di Cornell Woolrich (il quale invece apprezzò assai poco, anche per via delle numerose licenze potetiche rispetto al suo romanzo). Bellissime atmosfere, un fascino incredibile per un film che ha oltre 70 anni. June Vincent è da perdere la testa. Mitico Peter Lorre, una presenza scenica che si mangia letteralmente lo schermo. Si mastica amaro, il film non liscia al pelo allo spettatore e in generale i rapporti interpersonali sono all’insegna dell’opportunità e del cinismo (come è logico che sia, dato il genere).
Dvd Pulp dignitoso. Come extra solo il trailer.