Primo film della cosiddetta trilogia dell’alienazione, seguiranno La Notte e L’eclisse.
La pellicola girata in un denso bianco e nero narra le vicissitudini sentimentali di Anna, Sandro e Claudia ed attorno a loro ruotano una serie di personaggi che come i protagonisti mettono in mostra la banalità e la superficialità di sentimenti forti ed importanti come l’amore, il rispetto, la fedeltà. I dialoghi sono scritti in maniera eccellente, la sceneggiatura seppur sprovvista di una linea narrativa solida riesce a tenere tutto in piedi contando anche sulle ottime interpretazioni del parco attori.
Cupo e distruttivo, seppur elegante e malinconico. Splendido ritratto dell’incomunicabilità e della paura di amare.
Splendido film: per me probabilmente il miglior Antonioni di sempre insieme al sicuramente più commerciale “Blow Up”. Qui il regista ferrarese riesce a raggiungere la perfezione della sua poetica (a differenza de “La notte” e dell’ormai quasi inguardabile e datatissimo “L’eclisse”) ben asservito da un ottimo cast, Ferzetti su tutti.
Pur avendo il dvd Medusa non lo rivedo da secoli, anche perché non è che sia un film da guardare per passare un po’ di tempo a cuor leggero
A questo film peraltro è legato un ricordo particolare: ebbi modo di vederlo per la prima volta direttamente su grande schermo, di domenica mattina (grazie ad una iniziativa organizzata a metà degli anni 90 da Veltroni, credo ai tempi in cui era direttore de l’Unità) seduto nella seconda fila di poltrone di un cinema Mignon affollatissimo. A pochi centimetri da me c’era un commosso Michelangelo Antonioni, che, sebbene già malato, si riguardò tutto il film seduto in prima fila al posto immediatamente successivo al mio
ah questo sicuramente
io non ricordavo nulla ed è stata come una prima visione (su Prime)
tanto ho apprezzato la prima parte quanto la seconda mi ha annoiato, non comprendendone (limite mio) il nesso fra le due
ottima l’ambientazione siciliana e grandiosa Monica Vitti in ogni singola inquadratura
Non mi sembra il caso di aprire un topic a parte, avete mai visto questo inserto televisivo? Individuato per caso mentre ripercorrevo la filmografia del Maestro.
23 anni dopo il film, Antonioni ritorna a Lisca Bianca realizzando un breve cortometraggio che monterà con alcuni dialoghi e musiche del film.
Utlisissimo e pertinente (a mio avviso) poiché trattasi dell’ottimo Ritorno a Lisca Bianca" in cui appunto 23 anni dopo il film, Antonioni ritorna a Lisca Bianca e (come riporta, fedelmente, mymovies: trattasi di un breve documentario “Girato nelle isole Eolie (Sicilia). Presentato al Festival di Cannes nel 1989. Dopo più di venti anni, Antonioni ritorna sui luoghi de L’avventura, presso le isole Eolie, in Sicilia. Realizzato per il programma televisivo ideato da Enrico Ghezzi e Michele Mancini Falsi ritorni per un’archeologia del set, rimasto incompiuto. «Mi piacerebbe rifare L’avventura a colori» dirà un giorno il regista. Due solerti cinefili della terza rete RAI Enrico Ghezzi e Michele Mancini, lo prendono in parola: nel luglio del 1983 Antonioni ritorna nell’isola di Lisca Bianca per girarvi un breve film destinato ad un programma televisivo di un’ora, dal titolo vagamente wendersiano: Falsi ritorni, per un’archeolologia del set…”…
…purtroppo non lo possiedo in vhs e/o dvd o altro audio visivo…