Le Corbeau - Il Corvo (Henri-Georges Clouzot, 1943)


http://www.imdb.com/title/tt0035753/?ref_=fn_al_tt_4

Rivisto dopo parecchi anni resta un capolavoro che ancora appassiona e sorprende senza far pesare minimamente i suoi oltre 70 anni.

Un giallo/noir scritto benissimo, con dialoghi estremamente arditi per il periodo (era il 1943), una messa in scena inventiva e piena di lampi di genio, facce bellissime anche nei ruoli secondari, un’atmosfera tesa da gioco al massacro senza pietà che però ogni tanto viene alleggerita da qualche battuta (peraltro sempre riuscita e intelligente).

Bello anche per la storia che si porta dietro, con Clouzot che fu accusato di collaborazionismo e col film che fu criticato perché - in tempi in cui era fondamentale - condannava la delazione)

Il dvd italiano della Flamingo è molto deludente. La traccia francese è ai limiti dell’ascoltabile, con un fruscìo molto insistente ma, soprattutto, estremamente metallica e piena di altri problemi. La traccia italiana va già meglio ma ne ho ascoltato solo pochi secondi perché volevo vedere il film in francese.

Il master video necessiterebbe un restauro serio, ha tantissimi problemi nonostante provenga da CanalPlus. Presumo che il Criterion abbia materiali migliori.

Come extra c’è il bellissimo trailer originale e una featurette col solito Vieri Razzini che, come sempre, è preciso e preparato anche se vederlo leggere continuamente i suoi appunti dal macbook davanti a lui è un po’ imbarazzante.

La mia copia del dvd si blocca a 47 minuti e non ne vuole più sentire di andare avanti. Con molta pazienza ne ho quindi fatto una copia di backup (lottandoci a lungo perché il disco era difettoso) e quando ci sono riuscito ho notato che il disco ha anche un problema di authoring che sul mio lettore viene ignorato ma che su altri lettori sarà sicuramente fastidioso. Il film è in 4:3 ma è codificato come se fosse in 16:9, con le immagini stretchate. Nulla di grave (ci vuole un attimo per risolvere il problema se il lettore non lo fa automaticamente), ma è comunque un errore.

Bellissimo, lo preferisco a I Diabolici perché ha il coraggio di essere cattivo fino in fondo (nella trasposizione del libro di Boileau e Narcejac, invece, modificava il finale per non scontentare troppo il pubblico) e l’illusione di poter punire il colpevole non cancella la consapevolezza di quanto sia stato facile per lui mettere a nudo la sporcizia che ognuna delle sue vittime si portava dentro. Mi sembra che in TV non passi spesso…

Poi è significativa l’ultimissima scena col dottore che sa che il colpevole è stato ucciso dall’anziana madre del suicida ma la lascia andar via, giustificandone la vendetta e l’omicidio. Per un film del periodo era abbastanza ardita come cosa…

Ne “I Diabolici”, però, anche se il finale è un po’ ammorbidito rispetto al libro viene aggiunto in extremis (proprio nell’ultima inquadratura) un elemento spiazzante e davvero inquietante.

Sì, ci ha inserito un elemento horror accattivante. Idea poi citata da Peter Walker nel finale de Chi vive in quella casa?