Le minivergini (Jean-Pierre Bastid, 1966)

Per quanto riguarda la reperibilità, tutti e tre i film della “trilogia” di Bastid sono abbastanza ardui da trovare. Massacro per un’orgia si trova solo in versione anglofona nella vhs (poi credo commercializzata anche in dvd-r) pubblicata negli Stati Uniti dalla Something Weird Video; Hallucinations sadiques circola tra i collezionisti in una copia tratta da un’oscura e preistorica vhs francese; la versione Usa delle Minivergini, infine, io la possiedo in una copia recuperata dal giro dei collezionisti francesi, ma dovrebbe essere stata pubblicata anche in un dvd (bootleg?) americano, almeno così viene segnalato da Bier.

Per quanto invece concerne i film bocciati o presi di mira dalla censura francese, potremmo secondo me suddividerli in tre categorie:

A) quelli inizialmente respinti, ma dopo un po’ di purgatorio riammessi, magari in seguito a patteggiamenti con gli autori, tagli o altre modifiche. Leggendarie sono state le battaglie tra Benazeraf e i censori, con lettere di fuoco e insulti inviati dal regista ai commissari (in una di queste lettere era arrivato a restituire sprezzantemente la sua tessera di regista, dichiarando che non avrebbe mai più girato in Francia…). Il film più celebre bocciato e poi riammesso (dopo tre anni di traversie) è forse il già citato Joe Caligula, appunto di Benazeraf.

B) i film bocciati e mai più riammessi. Tra i casi più noti vanno annoverati: i due film di Bastid, Le minivergini e Massacro per un’orgia – quest’ultimo fu appunto presentarto con grande scandalo a Cannes per poi essere vietato in Francia e mai più riammesso; il primo lungometraggio di Jean Louis Van Belle, Paris interdit (1969), rimasto inedito e pubblicato recentemente in dvd dalla Mondo Macabro; il penultimo hard di Francis Leroi, Le secret des écolières sans culotte, cioè il film che doveva concludere la sua trilogia sulla “pensione/bordello Birch” (anche se la reale identità del film bocciato è tuttora oggetto di un’intricata controversia tra gli specialisti); alcuni tra i primi oscuri hard interamente “omosex” prodotti nel 1977-78 dalla produttrice porno Anna Maria Tensi e diretti da lei stessa o da altri registi mascherati da pseudonimi collettivi; e sicuramente altri film ancora, perché vado sostanzialmente a memoria.

C) i film distrutti (dispersi, bruciati) in seguito a varie grane censorie. Il caso clamoroso e notissimo è quello de L’Essayeuse di Korber, su cui sono stati scritti fiumi d’inchiostro: da notare che il film era stato approvato in censura, ma in seguito alle proteste di vari gruppi organizzati (che volevano evidentemente avere un capro espiatorio), il film è andato incontro ai guai che sappiamo, ed è stato infine mandato al rogo (in senso letterale, anche se fortunatamente sopravvive nell’edizione hard anglofona intitolata Love Play). Un altro caso “maledetto” è quello del “porno-horror” del mitico Willy Braque (che era già stato attore per Benazeraf e lo sarà poi per Lasse Braun): La secte du diable (1970), un film che si dice essere stato il primo hard francese non clandestino, ma che non risulta mai passato per la censura (secondo alcuni perché mai presentato, secondo altri perché “pre-bocciato” da una sotto-commissione), rimanendo inedito e risultando oggi perduto (ne sopravvivono una fotografia apparsa su una rivista e alcune sequenze inserite in un porno successivo del già citato Van Belle).

Scusa la lunghezza eccessiva, ma sono tuttora molto appassionato di questa materia.

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