L'eredità dello zio buonanima

Notevole la canzoncina: l’eredità dello zio buonanima, l’eredità dello zio Calogero, l’eredità dello zio buonanima, l’eredità dello zio Calogero, l’eredità dello zio buonanima, l’eredità dello zio Calogero, l’eredità dello zio buonanima, l’eredità dello zio Calogero, l’eredità dello zio buonanima, l’eredità dello zio Calogero, l’eredità dello zio buonanima, l’eredità dello zio Calogero…

Comunque c’è buonanima e buonanima… la buonanima de li mortè, ad esempio…

Il discutere con gente di pari o superiore cultura è una delle cose che mi piace di più in assoluto di questo forum.

Mi inchino per la nobile citazione.

Il critico più o meno (più senz’altro) uranista la definerebbe una “madeleine proustiana” (mecojons!): il capolavoro di Alfonso Brescia con Franco Franchi ed Enzo Monteduro l’ho visto in prima visione, all’età di 12 anni, in un cinema parrocchiale (l’Auditorium) meglio conosciuto come “il pidocchietto”. Chi l’avrebbe mai detto che un giorno avrei… (omissis)

azz… a breve mi tocchera spostare la discussione in un topic a parte sul film.

Che poi il titolo originale non è “L’eredita dello zio buonanima” ma un’altro, il film l’ho rivisto non molto tempo fa ma mi sfugge. Insomma negli open credits il titolo è un altro, e “l’eredità dello zio Buonanima” è il sottotitolo.

Al cinema uscì come “L’eredità dello zio buonanima (Porgi l’altra sberla!)”; ma i credit, forse per fare il verso ad un coevo successo della coppia Spencer-Hill, recitavano invece “Porgi l’altra sberla! (L’eredità dello zio buonanima)”, cioè esattamente il contrario.

Concordo con Franco che lo definisce il capolavoro di Brescia: segnalo che nella collana dedicata a Franco e Ciccio è uscito in edicola anche il dvd.

Uno dei film più inutilmente urlati della storia. Da strafan di Franco l’ho trovato rivoltante. Boh, forse avevo una giornata storta…

Rivoltante?

Quindi sei un fan di Jess Franco? Franco Nero?
A mio parere uno dei migliori film con Franco Franchi, una vera commedia che artisticamente si discosta anni luce da cose in un certo senso commercialotte come Ku fu?

Ecco, io considero KU FU (commerciale o non commerciale) l’apice di Franco Sparanero insieme a ULTIMO TANGO. Che ti posso dire? Ho pure preferito il primo Rompiglioni al secondo, per esempio…

Franco Benenato. Franco Sparanero, come si sa, è il vero nome di Franco Nero.
Comunque hanno ragione ionnibbì e suot: “L’eredità dello zio buonanima” è, anche a mio immodesto parere, uno dei migliori assolo del grande Franchi. Così almeno la penso da trent’anni.

Ehm, era una gag Franco (intendo Grattarola stavolta)… Era stato Swat a tirare in ballo Franco Nero, io volevo semplicemente continuare a stare al gioco. Ad ogni modo non riesco veramente a ricordarmelo come un buon film, quello della buonanima…

Il mio parere è appunto immodesto. E poi quando mai Franchi ha avuto, nella sua breve carriera da “single”, una spalla così clamorosa come Enzo Monteduro?

Non dico di no. Sarà stata la sceneggiatura, la regia di Brescia (che tra i tanti registi di genere è probabilmente quello che meno apprezzo in assoluto), sarà proprio il fatto che a quanto mi ricordo tutti salivano veramente TROPPO sopra le righe gridando e sovrapponendosi fastidiosamente…

Franchi è, spesso e volentieri, superbamente sopra le righe. E’ (anche) per questo che, noi giovani dei seventies, l’abbiamo amato almeno quanto il grande Totò.

Franco, svuota un po’ i pm fino ad arrivare sotto al tetto massimo, saran due settimane che cerco di mandarti un pm ma hai la casella piena!

Lo stesso vale anche per A.N., se sta leggendo!

:wink:

Che Franchi stia sopra le righe mi sta ovviamente bene (pure se a me piace - e molto - anche quando si contiene, come in buona parte di ZAGAROLO o nel primo ROMPIGLIONI, tanto per dire), che ci vadano tutti gli altri molto meno. Soprattutto il cast femminile, mi par di ricordare. E poi c’erano gag tirate avanti all’inverosimile, torte in faccia, un guazzabuglio in cui ognuno sembrava andar per conto suo col regista incapace di frenare il caos generalizzato. Non so che dire. Ripeto: a mio modesto, modestissimo parere (comunque sempre di uno che ha amato e ancora ama il cinema frankecicciesco), L’EREDITA’ non vale KU-FU, nè ZAGAROLO nè ROMPIGLIONI ma nemmeno PIEDINO IL QUESTURINO.

Se una farsa non è esagitata, e piena di situazioni come quelle che enumeri con disappunto, che razza di farsa è?
“L’eredità dello zio buonanima” è esattamente, piaccia o non piaccia (“a me mi piace (la serva)”, avrebbe detto il grande Totò), questo tipo di farsa.

per ch non avesse visto questo film, esso passa a ripetizione ad orari non definiti sulla televisione locale di Matera TRM (lo stanno facendo adesso e scommetto che stasera verso le 11 lo ripassano, la programmazione attuale di TRM è a dir poco delirante), in un master da far schifo. Ma almeno ci si toglie la curiosità di vederlo

D’accordo, però una farsa ben concepita, a mio modo di vedere, deve saper sfruttare molto meglio l’allegria popolaresca e tutto quel tipo di situazioni. Non basta urlare più degli altri, girare ognuno per conto proprio per fare una BUONA farsa. E’ una farsa, non dico certo di no, ma a me non è mai piaciuta. Per rimanere in ambito Totò le farse da Scarpetta stile IL MEDICO DEI PAZZI hanno tutt’altro rigore.

Anche il cinema di Totò, a ben guardare, non è esente da farse e farsacce salvate solo dalla sua grande vis comica. Per Franchi vale lo stesso discorso, anche se, a mio sempre più immodesto parere, “L’eredità dello zio buonanima” è una spanna sopra filmetti invero modesti come “Il figlioccio del padrino” e “Il gatto di Brooklyn aspirante detective”. E poi c’è il grande Enzo Monteduro, ovvero il “Buster Keaton del Tavoliere”.