Les Triplettes de Belleville - Appuntamento a Belleville (Sylvain Chomet, 2003)

http://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/appuntamento-a-belleville/42301/

Titolo originale: Les Triplettes de Belleville
Nazione: Francia/Belgio/Canada
Anno: 2003
Genere: Animazione
Durata: 78’
Regia: Sylvain Chomet
Sito ufficiale: www.lestriplettesdebelleville.com
Distribuzione: Mikado

Trama:
Il piccolo Champion vive con la nonna, Madame Souza(fantastica, occhiali a fondo di bottiglia e zoppa!). La sua è un’infanzia solitaria, niente sembra interessarlo o renderlo felice, finché un giorno non riceve in dono una bicicletta… La passione sportiva lo condurrà attraverso inimmaginabili avventure, rapimenti e viaggi in terre lontane. E Madame Souza, aiutata da un trio di vecchie jazziste(cacciatrici e mangiatrici di rane…), Les Triplettes de Belleville, e dal fedele cane Bruno(cane nutria ciccione che assomiglia a quella baghina della mia Lucy) dovrà correre in suo aiuto.

Bellissimo lungometraggio dai disegni curatissimi e storia originale!
Le tre megere sono uno sballo!
Risata assicurata!

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Una sola parola per descriverlo : capolavoro!

Le 3 megere (poverette…),sono spettacolari : pescano rane con granate,scena che mi ricordo,anche se sono passati 2 o 3 anni da quando lo vidi…veramente bello,e con questa risposta,spero che qualcuno lo noti,e che se lo guardi,perché merita!

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Davvero poetico. Uno dei migliori film d’animazione dell’ultimo decennio. Pregevole anche la colonna sonora…

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Visto Sabato pomeriggio con le bimbe, anche se questo è un film più per adulti, certe scene sono abbastanza fortine. Comunque bellissimo, idea originale interpretata come un grande omaggio a Tatì, idolo del regista. Citazioni a gogo sul cinema e personaggi francesi: il guidatore del pulmino che sembra Bernard Blier, e poi Charles Trenet, De Gaulle, Django Reinhardt, Josephine Baker…
Assolutamente da vedere.

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Visto finalmente (vergognosamente tardi per un appassionato di ciclismo!) questo magnifico film di Chomet.
Davvero particolare e accattivante lo stile grafico, che insieme all’uso mirabile di una colonna sonora priva di dialoghi ed ai mille sapidi piccoli particolari disseminati qua e là rende affascinante una storia semplice e lineare.
Devo dire che vedere i ciclisti che pedalavano attaccati a quel congegno che proiettava davanti a loro il paesaggio che scorreva su megaschermo mi ha ricordato un sacco swift e tutte quelle altre applicazioni simili per il ciclismo indoor che vanno di moda adesso. Quasi 20 anni prima Les triplettes de Belleville aveva già precorso questa moda… wow!

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