Lifeboat - Prigionieri dell'Oceano (Alfred Hitchcock, 1945)


Ovvero Prigionieri dell’Oceano, che finalmente è uscito in DVD anche da noi e io me lo sono acquistato 2 volte (la prima nell’edizione inglese che iniziai a vedere ma rinunciai perchè essendoci troppi dialoghi e molto veloci non riuscivo a seguire i sottotitoli in lingua inglese e a godermi il film).
E finalmente ho visto questo film che è uno dei pochi che mi mancavano.
Ora devo assolutamente recuperare Under Capricorn (il Peccato di Lady Considine) con la Bergman e Cotten.

Ma parliamo di questo film, innanzitutto dell’edizione che mi pare molto buona, doppio DVD con making of, commento, ecc… che devo ancora vedere quindi ne parlerò entro breve.
Il film è ottimo ed è uno dei meno conosciuti del grande Maestro. Spettacolare la sua apparizione che è stata citata nel thread dei cammei appare in un giornale nella pubblicità di un trattamento dimagrande con le classiche 2 immagini prima e dopo la cura.
Come altri suoi film anche questo è una vera e propria sfida essendo tutto ambientato su una scialuppa di salvataggio e tenere per 1 ora e 30 questa unica ambientazione vuol dire avere una sceneggiatura di ferro e personaggi ben delineati. Non so nel 1944 quanti film fossero già stati fatti con questa tecnica, cioè mettere diversi personaggi e farli convivere in uno spazio ristretto, mi viene in mente Ombre Rosse che è del 39 ma non molti altri. Si può comunque considerare precursore di un tipo di format che poi abbiamo visto e rivisto in seguito con risultati altalenanti. E quello che stupisce è la capacità di non annoiare mai lo spettatore ma di coinvolgero in scene molto drammatiche che considerata l’epoca allora dovevano risultare davvero forti. E poi c’è di tutto dal confitto tra classi, all’inganno, alla superficialità dei beni materiali (mi viene da ridere pensando che queste cose spesso vengono tirate in ballo anche oggi con toni pseudo-seri, vedi i reduci dell’isola dei famosi che dicono “mi sono reso conto di quanto le cose che contano nella vita non siano il cellulare, il plasma, ecc…” oggi sono banalità ma una volta probabilmente non lo erano). Molte altre scene fanno di Lifeboat un film ancora attuale e coraggioso. quasi subito muore un bambino neonato, cosa che oggi verrebbe deprecata, c’è pure una scena di amputazione, cosa che oggi viene ancora sfruttata per creare scene ad alto contenuto drammatico, vedi Lost, vedi Master e Commander…. Insomma c’è tanta carne al fuoco e c’è il regista che secondo me è il più grande di tutti i tempi.

Vero, Johnny, già nel 1943 Hitch riprendendo un racconto di Steinbeck, sfidava i limiti e le possibilità del mezzo cinematografico e della “messa in scena” (in tutto il suo spettro semantico) e studiava i presupposti di un modello rappresentativo che sessant’anni dopo avrebbe avuto grande successo. Straordinaria l’analisi dei “tipi sociali”: a bordo della scialuppa c’è il borghese, il proletario, il magnate, la casalinga (in realtà è un’infermiera, ma non esiste praticamente differenza d’atteggiamento), la donna in carriera, lo straniero etc.

Hitchcock ha più volte dichiarato (siamo nel '43…) di avere voluto fare un film che ricalcasse la contrapposizione tra democrazia e nazismo: mentre i nazisti erano ben organizzati, le democrazie vessavano in uno stato di totale disorganizzazione. Il messaggio voleva essere: superate divisioni e differenze e unitevi contro il nemico.
A parte tutto questo, un capolavoro da gustare inquadratura dopo inquadratura: l’ineguagliabile messa in scena claustrofobica - che, seppure diversamente rappresentata, ritorna più volte nella filmografia del maestro -, la descrizione della metamorfosi psicologica dei personaggi, etc. etc…

ho iniziato a vedere anche i contenuti speciali e già ho intuito che sono ottimi. c’è un’intervista televisiva a hitchcock di circa un’ora in cui si parla di tante cose interessanti sul suo modo di vedere il cinema. si parla tanto di psycho e, nota curiosa, viene detto che il film considerato il suo migliore è l’ombra del dubbio (ottimo film, perfetto). L’intervista risale al periodo di Marnie e non ha nulla a che fare con lifeboat. Poi c’è un making of. vedremo. comunque gran bel dvd, di ottima qualità.

Da quel che dici mi pare di capire che sia la medesima intervista trasmessa in due puntate da SKYCINEMACLASSICS.

purtroppo non ho sky e mi son perso sia le puntate di Hitchcock presents che i due film “di guerra” Aventure Malgache e un’altro di cui non mi sovviene il titolo. qualcuno li ha?

Visto sulla RAI quand’ero un imberbe scolaro. Non il mio Hitchcock preferito, ma come giustamente sottolineato da voi l’atmosfera claustrofobica funziona e la cattiveria del buon vecchio Alfred emerge alla grande. Violenza più psicologica che grafica (e di solito Hitch non lesinava sulla seconda), memorabili i dialoghi (“di che son fatte le lacrime?” “acqua e non so che”).

Rivisto ieri notte dal doppio dvd francese.
Grandissimo film, incredibilmente poco considerato, con impennate di crudeltà davvero efficaci.
Peccato solo per la teatralità di alcune scene che perdono un po’ di mordente (tipo quando il tedesco butta in mare l’uomo con la gamba amputata o quando lo stesso tedesco viene linciato e poi cacciato dalla barca)
È sicuramente uno dei film più “politici” di Hitchcock (questo è chiaramente filoamericano) ma suspense e i colpi di scena non mancano mai. Tra l’altro anche a livello produttivo è stato fatto un piccolo grande miracolo .

Notevoli gli extra del secondo disco. La featurette sul film del secondo disco è ottima. Dura venti minuti e coinvolge uno studioso di Hitchcock, uno di Steinbeck e la figlia e la nipote del regista. Fatto molto bene, ben montato, informativo e curato.

L’intervista televisiva di Hitchcock è un autentico gioiello, col regista in formissima che regala grandi battute e dice cose molto interessanti su vari film (Psycho, Il Sospetto, Gli Uccelli e altri ancora). Un documento preziosissimo.

Visto ieri pomeriggio nell’ottimo doppio dvd UK, gran film, ma avete gia` detto tutto. Spezzo una lancia a favore della splendida e bravissima Tallulah Bankhead, una delle poche a riuscire a passare dal muto ai talkies senza problemi, ma che comunque non partecipava ad un film da quasi 12 anni. Della gag nel cameo ne parlano i triva di Imdb:

in “before” and “after” pictures in a newspaper advertisement for Reduco Obesity Slayer. The pictures were genuine, as he had just been on a crash diet (although not with the fictional Reduco) from 300 to 200 lbs. However, the so-called “Reduco Obesity Slayer” diet pill or potion ad seemed so real that people who had seen the film called the studio and wrote letters to Hitchcock asking where could they get this product. (In Rope, a neon sign advertising “Reduco” with Hitchcock’s famous silhouette is seen outside the Manhattan apartment where the film takes place.)

Non sono del tutto d’accordo col “filoamericanismo” del Maestro, finale a parte. All’epoca infatti si becco` non pochi strali della stampa, in quanto il personaggio del tedesco era troppo ambiguo e non abbastanza cattivo. Non ho ancora visto gli extra, ma ha tutto l’aspetto di una sontuosa edizione (tra l’altro pagata due lire).