Musiche: Pier Emilio Bassi, le canzoni Proteggimi e FInché vivrò cantate da Anita Traversi e Tony Renis
Ho acquistato il dvd direttamente da Mosaico media tramite Amazon, peraltro sfruttando uno sconto (ho pagato 8 euro il dvd più 2 euro di spese di spedizione). Buon prodotto, formato 1,33:1 non deformato in alcun modo, pulito e ben messo nel complesso.
Visto oggi pomeriggio, ne do un giudizio positivo: sceneggiatura, recitazione, tutto fila via abbastanza bene.
Quello che manca è il pathos; durante la scena chiave del film (nel bagno) e nel seguito tutto è troppo piatto e normale, anche la “scampagnata” in Brianza (parco del Curone, credo), visto il tema, doveva esser trattata diversamente, tutto rimane troppo sulla commedia.
Comunque un discreto lavoro di Vernuccio, supportato come aiuto dal micidiale De Fina.
Fighissima la Incontrera, al suo esordio cinematografico. Il film peraltro ha un divieto ai minori di 16 anni, ed in effetti in alcune scene è abbastanza “spinto” per il costume dell’epoca.
Bellissima la Milano di fine anni '50: il film va visto solo per questo.
Visto ieri, anche a me è piaciuto… svolgimento lineare con un ritmo discreto, che forse rallenta un pochino nell’ultima mezz’oretta. Buone interpretazione ed ottime musiche. Nella seconda parte ci sono anche almeno un paio di inquadrature di livello, mi hanno ricordato Cottafavi. Splendida la Incontrera, un valore aggiunto alla pellicola anche dopo 50 e rotti anni.
A questo punto mi tocca prenderlo
Fra l’altro Cottafavi e Vernuccio erano stati colleghi ai tempi della FERT di Giorgio Venturini, e avevano anche collaborato per Avanzi di galera, dove Vernuccio girò alcune scene dell’episodio di Walter Chiari.
Approvato. La tridimensionalità suggerita dalla profondita di campo, l’uso del chiaroscuro e la capacità di sfruttare al 100% la superficie dello schermo per me sono sufficienti a collocarlo in fascia “cottafavi”. Sul resto vi saprò dire appena mi arriva il DVD.
Grazie Renà per i tuoi fantastici contributi. Hai letto bene il trafiletto? A Milano c’erano 33 gradi all’ombra quando l’han girato…
Il titolo “L’inferno addosso” avrà quindi voluto dipingere la situazione atmosferica presente in quel periodo, I suppose…