L'invincibile batman - Yilmayan seytan (Yilmaz Atadeniz, 1972)

Ok, so che sono di parte e mi lascio sempre trasportare eccessivamente dagli entusiasmi, ma qui siamo dalle parti del capolavoro.
Si tratta del mio film exploitation turco preferito, fin dalla prima volta che lo vidi fu un colpo di fulmine, contiene tutti gli elementi imprescindibili che hanno fatto innamorare di questa cinematografia un sacco di gente in tutto il mondo.

Si tratta di una pellicola pop, coloratissima, sciocca, esagerata, roboante: in una parola sola divertentissima.

Si comincia subito con l’azione, con una serie di omicidi che vengono commessi dagli sgherri del Dr. Diabolicus, un improbabile baffone cattivissimo col naso a patata che vuole conquistare il mondo impadronendosi di formule segrete e tecnologie militari d’avanguardia. Dopodiché al protagonista del film, Tekin, vengono consegnati maschera e costume del padre, che era un eroico giustiziere mascherato chiamato Testa di bronzo (e qui cominciamo col citazionismo/latrocinio, poiché la maschera è una palese imitazione di quella di Santo) ucciso in passato proprio dal malvagio Dr Diabolicus: e così Tekin assume l’identità segreta del padre e incomincia a combattere il male. Diabolicus vuole mettere le grinfie su dei progetti segreti sviluppati da un ingegnoso scienziato, e per fare questo semina una serie di cadaveri sulla sua strada (tutti morti in modo ridicolo ed improbabile, vedere per credere), avvalendosi di tecnologie da agente segreto dei poveri. Azione, inseguimenti, scazzottate, esplosioni, rapimenti, scazzottate e ancora scazzottate. Tekin/Testa di bronzo è coadiuvato nella sua indagine dalla classica figura del personaggio buffone presente in ogni film turco che si rispetti, una sorta di idiota che si chiama Maldestro e che se ne va in giro vestito da Sherlock Holmes.
La micidiale arma segreta del Dr Diabolikus è un irresistibile e divertentissimo robot di cartone verniciato con la bomboletta spray argentata, che incute un agghiacchiante terrore in tutti coloro che se lo trovano davanti, mentre lo spettatore non può resistere all’ilarità sbellicandosi dalle risate, roba da lacrime agli occhi.
Il tutto impreziosito da un doppiaggio che delirante è dir poco, dialoghi dementi e surreali da performance situazionista catapultati in un film che già di per sé risulta improbabile e sopra le righe… è la ciliegina sulla torta!

Tale capolavoro è uscito in italia per Assovideo, mai ho trovato la vhs originale in vita mia ma sarei capace di spendere anche una discreta sommetta per questo cimelio. Ne avevo una copia di ennesima generazione che prestai eoni fa a chissà chi e non mi ritornò mai più, e finora non ero più riuscito a ritrovarlo in italiano… fino a quando ieri il prode @mrblonde1369 me ne ha fornito una copia, onore e gloria a lui!
Nel mentre avevo acquistato il dvd americano della Mondo Macabro, che ha pubblicato la pellicola col titolo di Deathless Devil in double bill con Tarkan: viking kani.
Mi sa che a breve realizzerò il mux per quello che considero uno dei 10 film da portarsi sulla classica isola deserta (e quasi quasi me lo riguardo pure in aereo durante il tragitto per arrivarci).

Inutile dire che consiglio caldamente questa pellicola a tutti, agli amanti del cinema trash in primis ma anche a chi ne è completamente digiuno, sarà sicuramente un’esperienza incisiva difficile da dimenticare.

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Io non mi sono ancora ripreso dal superoistico 3 Dev Adam visto anni fa. Il rischio di questo Bathman (ah, no… sorry) lo correrei solo se in lingua domestica.

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Onestamente questo è un film turco che trovo semplicemente noioso e insipido, neanche trash. L’unica cosa un minimo memorabile è la versione italiana delirante col grande Nino Scardina sul buffone finto-Sherlock Holmes.

Il vero mistero del film sta nella “genesi” dell’edizione italiana. Come Frank, non ho mai avuto l’occasione di vedere o ammirare dal vivo il fisico della vhs originale, ma mi sarebbe molto utile soprattutto perché sul film mancano consistenti dati. Innanzitutto non risulta negli archivi della censura, cosa assai strana vista l’esistenza di numerose copie di fotobuste e locandine cinematografiche. Fino a poco tempo fa era anche un mistero il nome della società che con parecchio coraggio importò questo obbrobrio in Italia, ora (grazie ad una copia di una locandina con timbro della società) lo sappiamo: si tratta della D.A.V.C. - acronimo di Diamond Audio Video Corporation. È curioso perché in censura questa effimera società risulta intestata niente poco di meno che al regista greco George Delerno (?!) storpiato GIORGIO Delerno. E, stramberie a parte, la società risulterebbe davvero aver un qualche collegamento ellenico: i pochi titoli importati apparsi in censura sono tre hard greci anni 80, importati con alcuni anni di ritardo all’inizio degli anni 90. Tra le voci dell’imbarazzante turco, ho riconosciuto quella di Daniela Gatti, doppiatrice onnipresente nel porno nonché in varie telenovelas per le regionali. Sarebbe da indagare anche sulla Esse video, le cui vhs componenti del catalogo sono oggi di difficilissima reperibilità, ebbero persino il coraggio di distribuire una versione soft amputata delle scene hard di un porno di Bruno Vani, Teresa altri desideri (1983), per l’occasione rititolato “La cagna”.

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Questo è molto interessante, all’epoca non essendoci le videocassette credo fosse praticamente impossibile per qualcuno far circolare un film senza visto censura, i magistrati se lo sarebbero mangiato vivo. Ti chiederei se magari risulta sotto un altro nome ma dal tuo messaggio intuisco che tu abbia già esplorato quella pista.

p.s. la bravissima Daniela Gatti ha fatto sì molti porno e molte telenovele, ma dimentichi un suo ruolo molto importante: Sheila Lupescu di Ransie la strega :wink: Non la ricordo nel film però, dovrei ricontrollare.

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A me piacerebbe un sacco sapere chi ha curato i dialoghi per andarmi a cercare altre pellicole di cui ha realizzato la versione italiana :laughing:

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