Assovideo

Tempo fa ho avuto modo di confrontarmi sul tema con @bastardnasum (che essendo uno degli animatori del defunto sito videoarcheologia.it per me è un punto di riferimento in materia di catalogazione vhs) in quanto, sull’altrettanto defunto sito bcult, veniva indicata come uscita in italia sempre per Assovideo una fantomatica edizione del Frankenstein Junior turco:
https://web.archive.org/web/20080222230004/http://www.bcult.it/review_other.asp?id=242 (purtroppo nella pagina attualmente consultabile su archive.org non sono più disponibili le immagini)

In realtà io non ne avevo mai sentito parlare, e inoltre ricordo bene che su bcult erano state pubblicate altre informazioni molto controverse (per essere generosi, all’epoca le varie community web erano insorte dando loro dei “cazzari”) che mai trovarono conferma altrove, come l’esistenza dell’edizione italiana in vhs di Kriminal porno.

Riporto le info che mi diede @bastardnasum all’epoca (sperando di non fare cosa a lui sgradita)

Sarebbe bello avere contezza del catalogo completo della Assovideo…

Se qualcuno ha info o osservazioni da aggiungere…

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mi ero rimesso a ricostruirlo proprio dopo questi messaggi, incuriosito dal fatto che oggi grazie a molti più canali di informazione, potessero girare più foto e prove… in realtà è proprio l’opposto: con la scomparsa di Videoarcheologia, la scomparsa dei miei cataloghi creati “in presa diretta” girando per anni in mezza Italia tra videonoleggi e magazzini, la scomparsa del collezionismo di vhs, l’impresa di recuperare queste informazioni oggi è più difficile che 15 anni fa…

Ci sarebbero i collezionisti - i pochi rimasti - che in tutti questi anni non hanno mai contribuito assolutamente a ricreare queste vhsografie… zero contributi, zero interventi, zero scambio di informazioni.

La vedo dura, se non veramente impossibile, ritentare quello che feci con Videoarcheologia e ancor prima da solo…

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Si è vero, ormai diventa difficile anche trovare le immagini delle cover delle vhs… O hai il culo di beccarle su ebay, oppure devi davvero incrociare le dita. Alcuni stores online non ci sono più ed altri, come kultvideo, hanno cancellato le vecchie pagine relative agli articoli andati sold out anni fa.

Situazione triste!

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Sai, io ho sempre pensato una cosa: per sapere cosa esiste e cosa no in VHS, e’ necessario stilare i cataloghi con i numeri di codice, perlomeno per quelle label dove e’ possibile farlo (Avo, Gvr, Torinovidro, Mitel, PAC, Assovideo, Capitol ecc ecc): solo così si può sapere con sicurezza se un titolo e’ mai stato pubblicato oppure no, i perlomeno annunciato sui cataloghi.

Il problema e’ che per riempire ‘sti buchi devi anche cercare in VHS che nessuno mai e poi mai si prende la briga di cercare o interessarsi… Tipo (faccio esempi limite e fantasiosi) “le meraviglie del mondo naturale vol 1: il vermicello bianco del nord Venezuela” o “I grandi successi di Nanni Svampa”… Però anche stammerda contribuisce a colmare i buchi… Sennò uno può sempre dire: eh li quel nr di catalogo mancante e’ “i vizi morbosi di una governante”, buttata lì a caso tanto per ingolosire i collezionisti… Poi magari fai una copertina farlocca, dici che conosci una sola persona al mondo che a quella VHS ed il giochino e’ fatto.

Ma visto che ormai i collezionisti di VHS son scomparsi come i dinosauri e mai nessuno (a parte pochissimi scemi come me) si prendeva la briga di frugare anche tra i documentari ed i video musicali per catalogare i vermicelli bianchi del Venezuela e anche pochissimi cercavano, che ne so, le ennesime ristampe di classici anni 40 e 50 (gli Stanlio & Ollio su Torinovidro o Cinehollywod che non se li cagava nessuno o le rarissime commedie di Totò della Pac)… Beh immaginati oggi che tutto quel materiale sarà andato in malora, quanto sia impossibile ricostruire dei cataloghi che era già difficile costruire all’epoca quando i negozi esistevano, le VHS esistevano e forse qualche informazioncina anche sulle VHS che nessuno si sognava mai di cagare forse riuscivi anche ad ottenerla… Eh boh… Oggi e’ impossibile, non c’è niente da fare…: Si può dire di tutto e il contrario di tutto, tanto non esistono più informazioni attendibili ed inequivocabili di cosa e’ stato pubblicato/annunciato oppure no.

Però non escludo che il Frankenstein turco possa esistere: ma fino ad oggi non ne e’ e.mersa nessuna traccia. Neanche l’eventuale esistenza di una colonna audio italiana: c’è solo questo unico riferimento su internet copiato e ripreso da tutti gli altri (pochi) siti ma senza nessun fondamento finora provato anche in via moooolto teorica

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Comunque in questi giorni vado a fare un bel tour turistico fotografico tra le vecchie sedi di etichette VHS che c’erano a Prato: CVR/Centro Video Riproduzioni (che era dove venivano fisicamente prodotte le VHS: c’è ancora la targa esposta sul muro esterno), GVR/General Video Records (che era invece la sede degli uffici e della distribuzione), la scrausissima IT Video e la cosa… quella che ha tirato fuori “Un uomo chiamato Volpe Bianca”, “Paura di Amare”, “Hell’s Bells la donna dei centauri” e “Si può fare molto con 7 donne”… non mi ricordo il nome, con le copertine nere e dorate… boh, se il tempo regge domani vado in tutti questi posti a far vedere un pezzo della nostra storia…

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Che bello, non vedo l’ora di vedere le immagini, per noi “dinosauri” ancora sopravvissuti il collezionismo delle VHS, per quanto obsoleto, ha ancora un fascino magnetico, emotivamente la vhs mi trasmette un sacco di calore… Resto in trepidante attesa!

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provo a passare da CVR/GVR piu tardi e anche dalla IT Video che è proprio vicino a casa dove sto adesso… però se è buio le foto di CVR e GVR non so se farle oggi perchè volevo far vedere cose 'nu poco curiose proprio li attorno sempre relative al mondo del cinema e non so se si riescono a vedere bene… sennò vado domani con la luce del giorno. Domani di sicuro vado a farle anche alla sede della Video Diffusione Prato (quell’etichetta praticamente introvabile) che è un pò lontana ma ne approfitto per fare un saluto a un mio amico che lavora li vicino

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Assovideo non era una label, ma una associazione (come lo è ancora oggi Univideo) che curava gli interessi delle aziende che operavano nel settore home video.
TVU, Overseas e le altre citate, erano semplicemente dei soci partecipanti, e infatti sulle fascette veniva riportato “Associato Assovideo” col logo dell’associazione.

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VIDEODIFFUSIONE PRATO ricordo con concreta nostalgia quando da giovane mi inviasti la scansione di una fascetta, passati troppi anni, non ricordo neanche più quale dei due titoli era :smiley:

Forse eri stato l’unico ad averle in tempi moderni.

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si, però essendo la numerazione di catalogo consecutiva, sia nella serie col numero 100 che in quella col numero 600 dove vennero ristampati anche titoli della vecchia serie sotto loghi e denominazioni diverse, io li ho sempre catalogati come un unico continuum.

La serie “100” era tutto UV/Universal Video (poi diventata TVU/The Universal Video) mentre nella serie “600” sempre con una numerazione continua cominciarono ad apparire più loghi e marchi (Evergreen, I Sempre Verde e altro…) e scompare il logo TVU benchè vengano ristampati molti titoli con copertine diverse (Ultimo Mondo cannibale ed altri… mi ero messo proprio qualche giorno fa a provare a ricostruire il catalogo).

Diverso è il discorso di etichette con numerazione autonoma: Overseas Video di sicuro col codice “HC 000”, Foglia di Fico non ricordo se aveva una sua numerazione autonoma o faceva parte della serie “600” e c’era sicuramente qualche altra etichetta collegata

Poi c’era la U.Mida / Umberto Mida che aveva numero di serie 300-400 e aveva all’inizio un impianto grafico esattamente uguale alle UV/Universal Video (il titolo più alto che vedo oggi è il 409 “Il nido dell’uccello” ma c’era anche la ristampa di Io, Caligola (359) e all’epoca Kultvideo ne aveva tantissimi altri

Ricapitolando:

Serie 100-200: UV/Universalvideo (poi TVU/The Universal Video)
Serie 300-400: U. Mida Film / Mida Film / U.Mida
Serie 600-700: Assovideo (Evergreen / I Sempre Verde…)
Serie 900: Cherry Video (che aveva anche una altra serie autonoma sempre col logo Assovideo numerata 100)

Altre etichette asspciate:
Overseas Video (HC 000) e La Foglia di Fico

Poi diventa tutto Capitol Video (stesso indizzo: Via Tazio Nuvolari a Roma) e li è un casino perchè il catalogo della Capitol è decisamente più raro ed incasinatissimo come numerazione: purtroppo i titoli disponibili son troppo pochi per capire quale era il criterio logico (o perlomeno, a provare a ricostruirla adesso. Probabilmente in passato ne avevo trovati di più)

Cosa rimane di tutto questo oggi? Pochissimo… troppo poco per ritentare una impresa come 25 anni fa…

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Scusate se vado orrendamente off topic e sono pronto al cartellino, ma volevo dire a @bastardnasum che il suo ritorno sul forum è la notizia più bella del 2022.

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Ti meriti un cartellino rosa dell’ammòre!!! :heartpulse:

mah in tutta sincerità è un argomento quello delle vhs che non ho mai dimenticato ma non ritenterò mai una cosa come si fece ai tempi di Videoarcheologia… però parlare di queste cose coi pochi sopravvissuti di quell’epoca fa scendere sempre una lacrimuccia di nostalgia.

Pensate che ieri notte (cioè fino a stamattina alle 7) tanto per far qualcosa mi ero rimesso a buttare giù tutto il catalogo della Technofilm… poi mi son detto: “no no, sennò si ricomincia e sarebbe la fine” :smiley:

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Secondo voi quanti giorni passeranno prima che tra i nuovi argomenti compaia il topic “Technofilm”?
Si accettano scommesse :joy:

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Posso solo dire che come VHS mi piacevano assai, con un layout a volte quasi inquietante con quelle foto anni 70 in copertina dai con colori carichissimi, … Le cover di “Le Mans scorciatoia per l’inferno”, “Il complotto” e “Quiller memorandum” con quelle staticità disturbanti in cornici argentee, mi attiravano di brutto e mi facevano anche un po’ paura. Boh.

Per il resto…mancano solo tre titoli all’appello tra i film e altrettanti tra i documentari zoofili e tantissimi titoli sono usciti per mezza Europa ma in Italia no… Di più non so.

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Le mie Mida…

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Addirittura in duplice copia!

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ehbbè. C’è anche la versiome con copertina bianca della The Universalvideo (cod. 145)… lemme lemme ho un pò mandato avanti i cataloghi ma siamo ancora moooooooooooolto lontani da una parvenza di decenza di completezza…

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Occhio però a non fare confusione tra la Esse Video, misteriosa etichetta con pochi titoli in catalogo avente come sussidiaria la Hot Video (per gli hard) e la Assovideo, etichetta che controllava la U.mida, la Hot video (omonima di quelle Esse, tanto per confondere) la Cherry Video, la Diva (da non confondere con l’omonima Diva home video) e se ricordo bene pure le Dynasty.

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Più tardi a casa posto tutto il catalogo che ho ricostruito nell’ultimo anno a partire da TVU, per passare da Capitol e tutti i marchi sotto Assovideo, comprese le varie l’aver porno

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