Che letteralmente significa “Spaventapasseri” classica inventiva dei retitle italiani.
Registrato qualche notte fa da raisat cinema, incuriosito solo dal fatto che fosse un film russo del 1984.
Lena Bessoltseva una bambina di 12/13 anni arriva in un villaggio di periferia poco lontano da Mosca ospite del nonno ex ufficiale dell’ esercito, candida e innocente viene presa subito di mira dai compagni in quanto ultima arrivata col soprannome di “spauracchio” (pessima traduzione) ingenua e affatto permalosa, prende tutto per giuoco e si diverte anche quando scherzano sul pesante insultando suo nonno, interviene Dima, il primo della classe e il più rispettato che comincia a prendere le sue difese e diventare suo grande amico.
A un certo punto una svolta, Dima commette un grave torto alla classe che compromette un’ ambitissima gita a Mosca, Lena da brava ingenua prende le sue difese assumendosi la colpa del tutto, diventa lo spauracchio, la spia traditrice, sarà oggetto di intimidazioni e soprusi.
Premetto che ho visto il film questa mattina alle 5.30, un film russo di due ore sembrava il sonnifero ideale, e invece l’ effetto contrario, mi aspettavo qualcosa di soporifero invece mi son trovato di fronte a un opera poetica. Curioso di per sè vedere un film ambientato nei primi anni ‘80 della Russia rurale, una realtà inedita ove incombe lo spettro del comunismo, che dal regista viene quasi affrontato in modo spavaldo, leggendo in rete, il film creò non poche polemiche all’ epoca.
La colonna sonora portante del film è una marcia militare dal tono drammatico, la si vede suonare da una banda, diretta dal regista stesso, una musica cupa e drammatica, sovente contrastata da rock’n’roll occidentale e hit russe dell’ epoca, un accompagnamento adeguato a ogni scena del film, alcune scene divertenti e altre quasi disturbanti, tanta è la crudeltà dei compagni di classe nei confronti di Lena, un film completo e a suo modo perfetto, la classe è piena di stereotipi di quella che potrebbe essere una classe scolastica, curioso il fatto che il capo carismatico tra gli alunni sia una esile bambina con degli occhi che farebbero rabbrividire la bimba di operazione paura, c’è il meschino che rapiva cani per portarli a scorticare per farci il sapone (c’era anche nella vostra classe no?), la riccona, il secchione, la bellona, il buono tutti perfettamente caratterizzati.
Film altamente al di sopra delle aspettative, per un genere che ammetto di aver snobbato a priori, che non avrei mai e poi mai preso in considerazione di visionare se non come espediente soporifero.
Riguardo la reperibilità, in italia c’è stato questo passaggio su raisat, se mai ricapitasse consiglio caldamente di far scattare il videorecorder, in caso.